Processo di rarefazione ossea con diminuzione della massa scheletrica senza una rilevante alterazione percentuale della componente minerale del tessuto osseo residuo. Si distinguono varie forme di o. in [...] intestinale del calcio (da senilità, gastroresezione), grave insufficienza epatica e renale, prolungata immobilizzazione (per fratture, paralisi, miopatie). Il termine ha acquisito un più vasto significato che fa riferimento, oltre che alle peculiari ...
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(o nevrite) Denominazione comune a molte malattie dei nervi, cranici o periferici, di natura infiammatoria (n. interstiziali) o degenerativa (n. parenchimatose), che determinano la diminuzione o la perdita [...] si hanno, come fenomeni irritativi, spasmi o contrazioni fascicolari, come segni di compromissione della funzione, paresi o paralisi. I fenomeni irritativi delle n. dei nervi sensitivi consistono in parestesie o sensazioni di ‘arto fantasma’, quelli ...
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Medico (Venaria Reale, Torino, 1907 - Firenze 1983); prof. univ. dal 1943, ha insegnato clinica oculistica nelle università di Sassari, Pisa e Firenze. Le sue ricerche più significative concernono la motilità [...] , la trombosi allergica delle vene della retina, la chemioterapia dei tumori metastatici della coroide, lo strabismo di Hertwig-Magendie. Tra le sue pubblicazioni: Le paralisi dei muscoli oculomotori estrinseci. Sintomatologia e diagnostica (1948). ...
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MERCURI, Paolo Baldassare
Augusto Calabi
Pittore e incisore, nato a Roma il 20 dicembre 1804, morto a Bucarest il 30 aprile 1884. Allievo dell'Ospizio di S. Michele in Roma sino al 1825, visse a Parigi [...] , e poi ne fu presidente. La sua attività creativa fu quasi completamente interrotta nel 1859 per una sopravvenuta paralisi degli arti. Come pittore eseguì numerosi ritratti e quadri religiosi, come incisore e disegnatore collaborò a varie edizioni ...
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ipertonia
Aumento del tono muscolare, che si traduce nell’aumentata resistenza ai movimenti passivi, nell’incapacità di frazionare l’esecuzione di un movimento, nell’inappropriata attività dei muscoli [...] delle vie corticospinali, reticolari e vestibolospinali. Nelle lesioni del motoneurone centrale, l’i. compare tardivamente, come paralisi spastica, ed è indice di diminuita attività inibitoria dei circuiti che connettono il tratto piramidale con i ...
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rinolalia
Alterazione del timbro della voce, che acquista un carattere nasale (voce nasale): si distingue in: r. chiusa (detta anche iporinolalia o iporinofonia), quando è causata da ipertrofia adenoidea, [...] voce morta), oppure da atresia del vestibolo o delle fosse del naso, da deviazioni del setto, da riniti (r. chiusa anteriore, voce di Pulcinella); r. aperta (detta anche iperrinolalia o iperrinofonia), caratteristica delle paralisi del velo palatino. ...
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Aumentata e accessuale secrezione di lacrime, provocata sia da stimoli fisici sia da moti dell’animo. Fenomeno motoricamente complesso, il p. si attua mediante collegamenti nervosi con i centri tronco-encefalici [...] stimoli del tutto banali e inadeguati, a volte piacevoli; esso si verifica in malattie cerebrali (encefalite, cerebrosclerosi, paralisi pseudo-bulbare) e può coesistere o alternarsi col riso spastico. Caratteristico è il p. lamentoso e monotono in ...
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Patologo e clinico medico (Jaun-Auce, Lettonia, 1853 - Lipsia 1925). Prof. straordinario di clinica medica a Lipsia, poi ordinario a Erlangen, Breslavia, Vienna e infine di nuovo a Lipsia. Ha diretto un [...] legato il suo nome alla descrizione di varî quadri morbosi, tra cui la Spondilosi rizomelica di S.-Marie e la Paralisi familiare ereditaria spastica di S. o malattia di Erb-Charcot, affezione sistematica del midollo spinale, della quale S. riconobbe ...
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TRIPANOSOMIASI (da tripanosoma; sin. Castellanosi, da A. Castellani)
Aldo Castellani
Filippo Rho
Nno Baboni
Le tripanosomiasi o, più brevemente, le tripanosi sono malattie infettive causate da tripanosomi [...] Col progredire dell'infezione gli ammalati si presentano sempre più deboli, con movimenti incoordinati; gradatamente s'istituiscono paralisi a tipo paraplegico per cui i pazienti finiscono col giacere ininterrottamente al suolo. Nella forma acuta la ...
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MOTT, Sir Frederick Walker
Agostino Palmerini
Neurologo e psichiatra, nato a Brighton il 23 ottobre 1853, morto a Birmingham l'8 giugno 1926. Insegnò fisiologia e patologia alla Charing Cross Hospital [...] Londra, nel 1923 fondò a Birmingham un istituto di ricerche psichiatriche.
Sono molto importanti i suoi studî sulla paralisi progressiva in rapporto alla lue, quelli sull'alcoolismo e le malattie mentali, sulla demenza precoce, sull'importanza delle ...
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paralisi
paràliṡi (ant. paraliṡìa, parlaṡìa, parleṡìa) s. f. [dal lat. paraly̆sis, gr. παράλυσις «allentamento, rilassamento», der. di παραλύω «sciogliere, rilassare», comp. di παρα- «para-2» e λύω «sciogliere»]. – 1. In medicina: a. La perdita...
paralizzare
paraliżżare v. tr. [dal fr. paralyser, der. di paralysie «paralisi»]. – 1. Determinare, per paralisi, la perdita della funzione muscolare e della motilità volontaria in uno o più distretti somatici: l’emiplegia gli aveva paralizzato...