CASTIGLIONI, Giannino
Giovanna Rosso Del Brenna
Figlio di Giacomo e Piera Bergamaschi, nacque a Milano il 4 maggio 1884. Studiò scultura con E. Butti all'Accademia di Brera. Il padre era direttore dello [...] con il ritratto di A. Bertarelli, ill. in Medaglia, I[1972], 1, p. 14), statue, bassorilievi, busti commemorativi (Paracelso, 1951: Milano, Biblioteca Ambrosiana; La battaglia di Parabiago, in terracotta, di m 6 × 10, 1968: Parabiago, Sala comunale ...
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RIDOLFI, Cosimo
Federica Favino
RIDOLFI, Cosimo. – Nacque a Firenze il 23 agosto 1570, da Pietro di Lorenzo, del ramo di Piazza, e da Maddalena Salviati.
Il padre era stato condannato a morte, nel 1575, [...] c. 293r), in cui «da altri principalissimi libri non manca cosa alcuna» (c. 420v). Sicuramente vi erano tutte le opere di Paracelso e di Cardano, oltre che, forse, un Albero della Kaballah trascritto da Lippiano (Goldberg, 2011b, p. 283). Un ruolo di ...
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MEDICI, Francesco Maria
Maria Pia Paoli
de’. – Nacque a Firenze il 12 nov. 1660 dal granduca Ferdinando II e da Vittoria Della Rovere, diciotto anni dopo il fratello maggiore Cosimo, destinato a succedere [...] la biblioteca privata del M. nella villa medicea di Lappeggi, sua residenza prediletta, incluse anche testi proibiti, tra i quali Paracelso, P. Gassendi, R. Descartes, T. Hobbes, R. Boyle, N. Malebranche, F. Bacon e T. Campanella. Poco dopo, in una ...
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GHINI, Luca
Franco Aurelio Meschini
Nacque a Croara (Casalfiumanese) presso Imola (in località "Le colline", un podere di proprietà della famiglia) nel 1490 (non sono noti il giorno e il mese), terzo [...] risale il primo caso conosciuto), numerose erano state le pubblicazioni sull'argomento: il menzionato Libellus del Leoniceno, lo scritto di G. Paracelso del 1530 e quelli di G. Fracastoro del 1530 e 1546; il G. stesso fa riferimento a G.B. Monte, G ...
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GABBRIELLI, Pirro Maria
Mario De Gregorio
Nato a Siena, da Giovanni e Aurelia Cosatti, fu battezzato il 2 apr. 1643 (Arch. di Stato di Siena, Biccherna 1141, c. 197v). Costretto a interrompere più volte [...] 1824, pp. 307-314; F. Inghirami, Storia della Toscana, XIII, Firenze 1844, pp. 103 s.; G. Vaselli, P.M. G. e Paracelso…, in Scritti editi e inediti…, Firenze 1857, pp. 3-25; A. Nannizzi, I lettori dei semplici nello Studio senese, in Bull. senese di ...
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DONZELLI, Giuseppe
Pietro Messina
Nacque a Napoli nel 1596.
Laureatosi in medicina, intraprese la professione. In età già matura, però, decise di tornare sui libri per dedicarsi in particolare all'approfondimento [...] accuse veementi.
Il suo pensiero scientifico si collegava per un verso alla tradizione naturalistica rinascimentale (egli infatti riconosce Paracelso fra i suoi maestri, e da lui mutua il principio dell'"archeus"), ma è evidente nelle sue opere ...
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POMPONAZZI, Pietro
Vittoria Perrone Compagni
POMPONAZZI, Pietro (Petrus Pomponatius Mantuanus, de Pomponatiis). – Nacque a Mantova il 16 settembre 1462 in una famiglia agiata, da tempo legata ai Gonzaga, [...] Renaissance thought and letters, Roma 1993, pp. 370-392; Quaestio de alchimia, in P. Zambelli, P. sull’alchimia: da Ermete a Paracelso?, in Studi filologici e letterari in memoria di D. Aguzzi-Barbagli, a cura di D. Bocassini, Stony Brook (N.J.) 1997 ...
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CASTIGLIONI, Arturo
Vincenzo Cappelletti
Federico Di Trocchio
Nacque il 10 aprile 1874 da Vittorio e da Enrichetta Bolaffio a Trieste, dove conseguì la maturità classica. Subito dopo, nel 1890, s'iscrisse [...] . Il C. compiva un generoso sforzo di trasformare l'idea medica in idea teoretica, in Ippocrate come in Galileo, in Paracelso, in Sydenham, in Stahl: l'ippocratismo, che il C. non riusciva a risolvere nella nozione fondamentale dello hekaston, vedeva ...
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DELLA PORTA, Giovambattista
Raffaella Zaccaria
G. Romei
Incerti sono il luogo e la data di nascita: nacque forse a Napoli (ma secondo altri a Vico Equense), intorno al 1535, se si dà fede alla dichiarazione [...] science, V-VII,New York 1941, ad Indicem; G. Alliney, Gli occultisti. Con brani scelti di Agrippa di Nettesheim, Paracelso, Cardano, D., Milano 1951, p. 25; L. Firpo, Appunti campanelliani, XXV, Storia di un furto, in Giorn. critico della ...
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BORRI, Francesco Giuseppe
Salvatore Rotta
Nacque a Milano il 4 maggio 1627 da Branda e da Savina Morosini, che morì nel 1630 poco dopo aver dato alla luce il secondogenito, Cesare.
I Borri vantavano [...] chiederà in tutta confidenza la sua opinione "de liquore illo mirabili Alkahest": se il modo migliore di prepararlo fosse quello di Paracelso o quello di van Helmont.
Furono proprio l'Oldenburg e il Digby a presentargli due anni dopo il "virtuoso e ...
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spagirico
spagìrico agg. [der. del lat. umanistico spagiria, o spagyria, coniato con il gr. σπάω «estrarre» e ἀγείρω «raccogliere» come sinon. di alchimia in quanto tecnica volta a scomporre le sostanze naturali estraendone le diverse componenti,...
sinovia
sinòvia s. f. [dal lat. rinascimentale synovia, voce di formazione oscura creata dal medico, naturalista e filosofo svizz. Paracelso (1493-1541)]. – In fisiologia, liquido contenuto, in piccolissima quantità, nelle cavità articolari,...