L'Eta dei Lumi: l'avvento delle scienze della Natura 1770-1830. Fisica e chimica esatte
Theodore S. Feldman
Frederic L. Holmes
Marco Beretta
Fisica e chimica esatte
Misure premoderne e strumenti
di [...] che, in un futuro neanche tanto lontano, le dispute sui 4 elementi di Aristotele o i 3 principî di Paracelso sarebbero del tutto scomparse. Pragmaticamente, dunque, Lavoisier definiva "elemento" qualsiasi sostanza che fino ad allora non si era ancora ...
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Cellula
Daniela Caporossi
Benedetto Nicoletti
Il termine, derivante dal latino cellula, diminutivo di cella, "cameretta, piccola stanza", indica in biologia l'unità morfologica e fisiologica di base [...] di indagine morfologica, ovvero all'invenzione e al perfezionamento della microscopia. Già nel passato, Aristotele e Paracelso erano giunti alla conclusione che gli organismi animali e vegetali complessi fossero formati da elementi fondamentali ...
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Espressione che comunemente è riferita al complesso di eventi che ha segnato la nascita e l’affermazione in Europa della scienza moderna, nel periodo convenzionalmente compreso tra la pubblicazione del [...] della tecnica e dell’ascesa sociale degli artigiani nella nascita della scienza moderna, mentre sulla scia degli studi di W. Pagel su Paracelso, J.B. van Helmont e W. Harvey, di Yates sull’ermetismo e le arti della memoria, di P. Rossi su F. Bacon ...
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Ipnosi
Camillo Loriedo
L'ipnosi (dal francese hypnose, derivato dal greco ὕπνος, "sonno") è uno stato psicofisico caratterizzato da modificazioni della coscienza affini a quelle del sonno e con prevalenza [...] magnetica dei pianeti e delle stelle condizionava la mente umana, mentre le radiazioni terrestri avevano effetto sul corpo. Paracelso iniziò, quindi, a trattare gli scompensi del corpo e della mente tramite l'applicazione di minerali che erano ...
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GAGLIO, Gaetano
Amilcare Carpi De Resmini
Nacque a Girgenti (l'attuale Agrigento) il 5 apr. 1858 da Luigi e da Vincenzina Nocitto, in una famiglia di magistrati. Seguì i corsi di medicina e chirurgia [...] empirismo terapeutico della medicina inglese, dall'altro avevano consentito di accantonare definitivamente la teoria dell'arcano di Paracelso alla quale, ancora nella prima metà del XIX secolo, si appellava J.G. Rademacher nella sua ricerca ...
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CASTELLI, Bartolomeo
Augusto De Ferrari
Nacque a Messina da Francesco verso la fine del sec. XVI. Era fratello di Giovanni Pietro sacerdote, autore di una Guida spirituale degli afflitti condannati [...] medico abbia subito continue variazioni, accrescendosi continuamente anche per l’apporto degli alchimisti, sulle orme di Paracelso.
Alla prima edizione, col titolo Lexicon medicum Graeco-Latinum (Venetiis 1607), seguirono molte ristampe: a cura ...
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MONTORO, Pietro Francesco
Filippo Crucitti
MONTORO, Pietro Francesco. – Nacque a Narni nel marzo 1558 da Costantino e da Dianora Cortesi, romana, figlia di Pietro Francesco; il 28 dello stesso mese [...] ricordò che, molti anni prima, lo aveva ricevuto di notte in casa sua e gli aveva consegnato dei libri di Paracelso destinati all’Accademia del cardinale di S. Giorgio. Negli incontri Montoro e altri intellettuali dibattevano di filosofia, alchimia e ...
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COLONNA, Francesco Maria Pompeo
Gustavo Costa
Nacque a Roma, il 10 sett. 1646, dal patrizio romano Pompeo Colonna, del ramo di Zagarolo, noto impropriamente come principe di Gallicano, conte di Samo, [...] Namen 1527-1893 erschienenen Druckschriften, Graz 1958, pp. 644-645). L'Abrége può dare un'idea di alcuni scritti perduti su Paracelso, dovuti a Boulainviller, cui il C. fu assai vicino. Dava quindi alle stampe un altro lavoro, destinato ad uscire l ...
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Scienza che si propone lo studio dei farmaci e delle leggi secondo le quali si svolgono i fenomeni indotti da tali sostanze nell’organismo.
La f. e i suoi scopi terapeutici
Tra i compiti della f. rientrano: [...] , la ratania, la salsapariglia e altre droghe. F. Bonafede fonda a Padova nel 1445 il primo orto botanico; T. Paracelso comincia a estrarre dalle droghe i loro principi attivi e introduce in terapia l’uso di sostanze minerali (tartaro emetico).
Nell ...
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HOLBEIN, Hans (il Giovane)
Paul Ganz
Pittore e incisore in legno. Nacque nel 1497 in Augusta, morì a Londra nel 1543. Imparò l'arte dal padre H. H. il Vecchio, a diciassette anni si trasferì a Basilea, [...] in legno Imagines mortis e Icones Veteris Testamenti. Appartengono allo stesso periodo il ritratto di Erasmo e del Paracelso, gli sportelli dell'organo della cattedrale e la Madonna del borgomastro Meyer (Darmstadt) con importanti studî per le ...
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spagirico
spagìrico agg. [der. del lat. umanistico spagiria, o spagyria, coniato con il gr. σπάω «estrarre» e ἀγείρω «raccogliere» come sinon. di alchimia in quanto tecnica volta a scomporre le sostanze naturali estraendone le diverse componenti,...
sinovia
sinòvia s. f. [dal lat. rinascimentale synovia, voce di formazione oscura creata dal medico, naturalista e filosofo svizz. Paracelso (1493-1541)]. – In fisiologia, liquido contenuto, in piccolissima quantità, nelle cavità articolari,...