Forte di un particolare legame con le sue strade, la capitale francese ha più volte rivestito il ruolo di città guida dell’arte calata nello spazio pubblico: dalle prime azioni fuori dai contesti convenzionali [...] affichistes francesi. Alta riproducibilità e velocità di installazione sono i segni distintivi della poster art, la cui lunga parabola nella capitale francese è tracciata negli anni Cinquanta dai décollages di Jacque Villegle e prosegue oggi con le ...
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GIUDIZIO UNIVERSALE
Y. Christe
Il g. universale costituisce, nell'ambito della dottrina cristiana, il momento conclusivo della storia dell'umanità nel quale si compie in forma grandiosa e solenne la [...] .In alcune opere di età paleocristiana si fa certamente riferimento a questo tema, sia pure in maniera indiretta, attraverso la parabola delle pecore e dei capri, come in un coperchio di sarcofago, della fine del sec. 3°-inizi 4°, conservato a ...
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CASORATI, Felice
Giuseppe Marchiori
Figlio di Francesco, ufficiale dell'esercito, e di Carolina Borgarels, nacque a Novara il 4 dic. 1883. Dotato di un'acuta e vasta intelligenza e di multiformi interessi [...] dai gessi e dal vero, e dove dipinse Le vecchie (1909: Roma, Gall. naz. d'arte moderna), un quadro ispirato dalla Parabola dei ciechi di Bruegel. Nel 1911 si stabilì a Verona, dando inizio a un periodo di travagliate ricerche e creando varie opere ...
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FORNARA, Carlo
Andreina Ciufo
Nacque a Prestinone (oggi frazione di Craveggia, provincia di Novara) il 21 ott. 1871, da Giuseppe Antonio, battitore di rame, e Anna Maria Nicolai. Manifestò subito una [...] Ombra estiva e Sera di settembre. Sempre con un trittico partecipò nel 1902 alla Quadriennale di Torino, dove espose La parabola della natura, formata da Autunno (Il presagio), Tristezza invernale (La morte) e La primavera (Vita nuova).
In omaggio al ...
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LIGOZZI, Iacopo (o Jacopo)
Luca Bortolotti
Nacque a Verona, probabilmente nel 1547, se si può dar credito a un documento anagrafico datato 1555 che lo dice di otto anni (Gamba, pp. 1 s.). Discendente [...] il marzo 1587 - ben cinque dipinti di piccole dimensioni del L.: tre paesaggi, in uno dei quali era rappresentata la Parabola del buon samaritano; una sorta di natura morta con fiori e farfalle (tutte opere oggi irreperibili); e infine un S. Gerolamo ...
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FERRARI, Giacomo
Alessandra Zametta
Nacque all'inizio del XVII secolo a Cremona, dove il padre, mantovano, si era trasferito. Secondo l'Arisi (Accademia ...) fu allievo di P. M. Neri e, dopo il definitivo [...] Battista, Rosa e Antonio Maria. È del 1668 come attesta la nota di pagamento (Longeri Corradini, 1993), la Parabola del convito della cappella del Ss. Sacramento nella collegiata di Fiorenzuola d'Arda, caratterizzata dal gusto narrativo tipico del ...
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BONA, Tommaso
Angela Ottino Della Chiesa
Pittore, figlio di Bernardino, di famiglia patrizia, nacque a Brescia nel 1548. Prima opera documentata (1580) che ci sia rimasta è la Madonna con i ss. Sebastiano [...] e iniziando come un ritardatario sotto l'influenza del Savoldo, il B. percorre con originali accenti e interpretazioni la parabola compositiva e luministica dei veneti del secolo d'oro, divenendo la figura di gran lunga storicamente e artisticamente ...
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Decaë, Henri
Stefano Masi
Direttore della fotografia francese, nato a Saint-Denis (Seine-Saint-Denis) il 31 luglio 1915 e morto a Parigi il 7 marzo 1987. Cineasta poliedrico, gran conoscitore della [...] set del film Le cercle rouge (1970; I senza nome), che segnò la rottura con il regista e l'inizio di una parabola discendente della sua carriera. Negli anni Settanta, infatti, D. si allontanò dagli ideali della Nouvelle vague e si avvicinò sempre di ...
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CITTÀ
P. Cuneo
La definizione di Isidoro di Siviglia (Etym., XV, 2, 1), identificando la civitas nel vincolo associativo che lega gli abitanti e l'urbs entro le mura che circondano lo spazio abitato, [...] che spesso vi possedevano un magazzino e contadini che regolarmente mettevano in vendita i prodotti in esubero. Tuttavia la parabola di questi centri fu in molti casi estremamente breve e generalmente compresa nell'arco di due secoli. Lo spostamento ...
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GHISOLFI (Grisolfi), Giovanni
Giulia Conti
Figlio di Giuseppe, architetto piacentino, nacque nel 1623 a Milano, dove studiò pittura con G. Chignoli. La prima notizia certa sulla sua attività è legata [...] (Ozzola, 1913).
Una delle prove più palesi dell'interesse del Panini per l'opera del G. è il quadro Rovine con la parabola del pesce del Nelson-Atkins Museum di Kansas City, firmato e datato 1744. Esso cita quasi letteralmente l'opera del G. di ...
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parabola1
paràbola1 s. f. [dal lat. parabŏla, gr. παραβολή, der. del tema di παραβάλλω «confrontare»]. – 1. a. Presso i Greci e i Latini, termine che significò propriam. comparazione, similitudine, per mezzo della quale si chiarisce un argomento...
parabolano1
parabolano1 agg. e s. m. (f. -a) [der. di parabola1, nel sign. ant. di «parola»], non com. – Chiacchierone, ciarlone, millantatore: nella nostra città noi non vogliamo parabolani (Goldoni). Come agg., fatto di chiacchiere vuote...