Dopo che lo scientismo positivista, nella seconda metà del 19° sec., aveva aspirato a fare della b. uno strumento ad alta precisione - caratterizzato dal vaglio scrupoloso dei documenti storici e delle [...] la conoscenza della vita di uno scrittore risulta fondamentale per la comprensione della sua opera e della sua parabola intellettuale: basandosi sulla propria erudizione, sul proprio intuito e sulla sintonia simpatetica che avverte nei confronti del ...
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DEL CHIARO, Anton Maria (Antonmaria)
Gino Benzoni
Assai scarsa di dati la biografia del D., solo lacunosamente e, anche, ipoteticamente ricostruibile per lo più, comunque, utilizzando i cenni a proprio [...] ammirato dal D. come "incomparabile" epperò indifeso di fronte alla barbarie vendicativa della "gelosia" turca, segue la rapida parabola di Stefan Cantacuzeno che, troppo di sé presumente, viene deposto e quindi, il 7 giugno 1716, strangolato assieme ...
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LOMBARDI, Antonio
Franco Arato
Nacque a Modena il 22 sett. 1768 da Venerio e da Barbara Zerbini. Laureatosi nell'Università cittadina in matematica, ottenne il titolo di perito ingegnere ed esercitò [...] secolo diciottesimo precede i capitoli dedicati agli studi sacri, alla matematica e alla filosofia. Ponderato il giudizio sulla parabola dell'Arcadia: "dopo di aver figurato assai, questa istituzione andò poi dopo la metà del secolo passato languendo ...
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INGENHEIM, Luciano von (pseudonimo: Luciano Zuccoli)
Patrizia Bartoli Amici
Nacque a Calprino, nel Canton Ticino, il 5 dic. 1868, in una famiglia aristocratica di origine tedesca (questi i soli dati [...] Kif Tebbi. Romanzo africano (ibid. 1923), ambientato in Libia all'epoca dell'occupazione italiana. Dopo questa prova la parabola dell'I. subì un'inarrestabile fase di declino, in cui lo scrittore continuò a riproporre moduli narrativi scontati e ...
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LA CAVA, Mario
Patrizia Bartoli Amici
Nacque a Bovalino, in Calabria, l'11 sett. 1908 da Rocco, maestro elementare, e da Marianna Procopio.
La madre, donna semplice e poco istruita, era tuttavia dotata [...] dalle delusioni, incapace di agire e di trovare un suo ubi consistam, conclude con la morte la sua breve parabola: l'autore accompagna lucidamente il suo personaggio sino alla sconfitta definitiva senza facili pietismi, con l'amara consapevolezza che ...
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GIOVANNI da Capua (Iohannes de Campana, de Campania, de Capua)
Mauro Zonta
Ebreo convertito al cristianesimo, attivo intorno al 1300 a Roma come traduttore in latino. Di G. non si conosce il nome ebraico [...] . 99v (prefazione al De regimine sanitatis), 121r (colophon del De haemorroidibus); Johannis de Capua, Directorium vitae humanae alias Parabola antiquorum sapientum, a cura di J. Derenbourg, Paris 1889, pp. XIII-XVI, 3; Beispiele der alten Weisen des ...
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Italiana, letteratura
Marziano Guglielminetti
La produzione poetica
È facile constatare che i primi anni del 21° sec. non hanno mutato né soggettivamente, né tematicamente, né tecnicamente il quadro [...] Guerra, N. Pedretti e altri ancora) sembra avere concluso la sua lunga (e sempre bene accolta da filologi e linguisti) parabola lirica. Un dialetto si è trasformato in una lingua aristocratica di poesia, quasi di antico stampo romanzo. Con il passare ...
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DI GIACOMO, Salvatore
Angelo Pellegrino
Nacque a Napoli da Francesco Saverio e Patrizia Buongiorno il 12 marzo 1860. Conseguita la licenza ginnasiale presso il collegio della Carità, si iscrisse nel [...] con R. Bracco - a Matilde Serao presso la rubrica Api, mosconi e vespe del Corriere di Napoli. Ma ormai la sua parabola giornalistica volgeva al termine (una raccolta di suoi articoli. con il titolo La vita a Napoli, è stata pubblicata a Napoli nel ...
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DELEDDA, Grazia
Angelo Pellegrino
Nacque il 27 sett. 1871 a Nuoro, tra le periferie culturali più remote d'Italia, da Giovanni Antonio e da Francesca Cambosu. Pur formatasi in seno a una famiglia discretamente [...] , e non l'etico orgoglio umano dell'eroe tragico che viola l'ethos divino nemico degli uomini, sino a concludere la sua parabola di rivolta in una laica catastrofé. Il pathos genera la colpa, e la colpa - per la D. l'infrazione dei tabù ancestrali ...
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CONTARINI, Giovanni
Giovanna Nepi Scirè
Figlio di Francesco, "cognominato dalla Valonia", nacque nel 1549 (Ridolfi, 1648, p. 96) probabilmente a Venezia.
Il significato del soprannome paterno non è [...] rilevata dalla Bristot (1980), interessano il C., non senza citazioni da Iacopo Bassano, e successivamente, seguendo una parabola comune ad altri manieristi, il tardo Tintoretto coi suoi esiti luministici ed infine Palma il Giovane divengono le fonti ...
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parabola1
paràbola1 s. f. [dal lat. parabŏla, gr. παραβολή, der. del tema di παραβάλλω «confrontare»]. – 1. a. Presso i Greci e i Latini, termine che significò propriam. comparazione, similitudine, per mezzo della quale si chiarisce un argomento...
parabolano1
parabolano1 agg. e s. m. (f. -a) [der. di parabola1, nel sign. ant. di «parola»], non com. – Chiacchierone, ciarlone, millantatore: nella nostra città noi non vogliamo parabolani (Goldoni). Come agg., fatto di chiacchiere vuote...