FEDERIGHI, Antonio
Morena Costantini
Figlio di Federigo, nacque probabilmente a Siena agli inizi del terzo decennio dei sec. XV. Pochissimo si sa sulla sua formazione artistica, quasi certamente ricevuta [...] 1459 è registrato un pagamento per una tarsia marmorea del pavimento del duomo, realizzata probabilmente nel 1457-1458, raffigurante la parabola del Cieco che guida il cieco, oggi in condizioni rovinose, i cui resti si conservano nel Museo dell'Opera ...
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DE DONATI, Ludovico (Alvise)
Mario Natale
Janice Shell
Ne sono sconosciuti l'anno e il luogo di nascita; le più antiche testimonianze documentarie a lui relative lo segnalano non ancora "magister" e [...] Magistris..., 1968-1969, pp. 292 s.). L'intervento del D. a Visgnola conclude, intorno al 1515, una parabola produttiva coerente; altre attribuzioni, formulate dagli storici, non sembrano, allo stato attuale degli studi, pienamente convincenti. Esse ...
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MANETTI, Rutilio
Luca Bortolotti
Figlio di Lorenzo di Iacopo, di professione sarto, il M. fu battezzato a Siena il 1 genn. 1571 (R. M. 1571-1639, 1978 [cui si rimanda dove non diversamente indicato], [...] di interlocutori artistici avrebbe costituito un energico fattore d'impulso nella produzione del M., portandone a compimento la parabola evolutiva e ponendo le basi per l'esplosione qualitativa che avrebbe caratterizzato i due decenni successivi.
Tra ...
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COBELLI, Giuseppina
Maurizio Tiberi
Nacque a Maderno (prov. di Brescia) l'11 agosto 1898 da Giuseppe, proprietario di un forno, e da Maria Bazzani, che in Germania era stata al servizio di Cosima Wagner, [...] A.R. di Torino; poi nel 1941 le ultime due recite al teatro S. Carlo di Napoli, che concludono la parabola illuminante e irripetibile della cantante italiana più vicina alle radici della tradizione vocale wagneriana.
I sintomi d'una grave malattia si ...
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DONZELLI, Domenico
Maurizio Modugno
Nacque a Bergamo il 2 febbr. 1790, da Antonio e Maria Siboldi. Manifestò presto singolari doti vocali e musicali, tanto che a tredici anni cantava già da soprano [...] e scrisse il prologo del nuovo stile romantico.
Contrariamente a quanto sostenuto da R. Celletti, non sembra possibile distinguere nella parabola artistica del D. in modo certo dei "periodi" (almeno tre) nei quali la sua voce e i suoi modi esecutivi ...
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CASATI, Alessandro
Piero Craveri
Nacque a Milano il 4 giugno 1881 da Alfonso e da Luisa Negroni.
Le ascendenze familiari esercitarono su di lui un'influenza psicologica più profonda della naturale consapevolezza [...] liberali, il divorzio del C. dal fascismo fu altrettanto naturale: in modo più diretto ed esplicito la sua breve parabola politica corre parallela a quella allora percorsa da vasti settori del ceto dirigente liberale.
Spezzatosi il legame con la vita ...
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BENEDETTO da Mantova
Salvatore Caponetto
Si ignorano di lui il casato e l'anno della nascita. Quasi certamente B. fece la sua professione religiosa nel monastero di S. Benedetto Polirone. Sebbene non [...] una visione spiritualistica e agerarchica della Chiesa (Cons. LXXIII; CIX; Beneficio, p. 31). Ancora di derivazione valdesiana sono la parabola del bando del perdono, la "viva fede", la pietà, frutto della giustificazione. E che Valdés sia la fonte ...
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FIORI, Giovanni Francesco
Tommaso Manfredi
Nacque a Roma l'8 ag. 1709 da Domenico Antonio e da Caterina De Rossi (Mancini, 1979, p. 22). Fu tenuto a battesimo da G.F. Pellegrini, scenografo e "gentiluomo" [...] per incarico della Confraternita della Trinità dei Pellegrini, nel quale, pur a un livello qualitativo più modesto, la sua parabola stilistica si conclude riflettendo il generale mutamento culturale (L'Angelo e la città, 1987; P. Fortuna-A. Moschetti ...
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PALMIERI, Matteo
Elena Valeri
PALMIERI, Matteo. – Nacque a Firenze il 13 gennaio 1406 da Marco, iscritto all’arte dei medici e speziali, e da Tommasa Sassolini.
La famiglia paterna era originaria del [...] ariana» e a sostenere che il poema era stato «condannato dai teologi e bruciato» (Giovio, 2006, p. 358). La parabola intellettuale di Palmieri si consumò, in realtà, in stretta connessione con la mutata realtà politica e culturale della sua città ...
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PITATI, Bonifacio, detto Bonifacio Veronese
Francesco Trentini
PITATI (de’ Pitati), Bonifacio, detto Bonifacio Veronese. – Nacque a Verona, nell’anno 1487 circa, da Marzio de’ Pitati figlio di Bonifacio [...] suo catalogo si contano diversi pezzi ascrivibili per dimensione e soggetto a questo genere. Di particolare interesse è la Parabola di Lazzaro e il ricco (Venezia, Gallerie dell’Accademia), databile al 1535-40, forse di committenza Bragadin (Cottrell ...
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parabola1
paràbola1 s. f. [dal lat. parabŏla, gr. παραβολή, der. del tema di παραβάλλω «confrontare»]. – 1. a. Presso i Greci e i Latini, termine che significò propriam. comparazione, similitudine, per mezzo della quale si chiarisce un argomento...
parabolano1
parabolano1 agg. e s. m. (f. -a) [der. di parabola1, nel sign. ant. di «parola»], non com. – Chiacchierone, ciarlone, millantatore: nella nostra città noi non vogliamo parabolani (Goldoni). Come agg., fatto di chiacchiere vuote...