INCUBO
G. Becatti
− Personificazione dell'i. febbrile, di natura demoniaca, che è attestato nella letteratura greca. Sembra che venga identificato con Ephialtes, che assume varie forme nel nome ᾿Εºιαᾒλτης, [...] di strozzare questo I. (᾿Ηρακληᾖς ᾿Ηπιαᾒλητα πνιᾒγων). Il significato di questi frammenti trova una spiegazione in Aristofane, che nella parabasi delle Vespe (1016 ss.) si gloria di aver attaccato non gli uomini comuni, ma, con l'ardore di un Eracle ...
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Letteratura
In poesia, unità di discorso avente una struttura metrica e un disegno ritmico e delimitata da una pausa virtuale, di solito isolata, nella tradizione grafica occidentale, mediante un a capo [...] , con dimetri giambici e ionici.
Cratineo Riportato nel nome al poeta Cratino (5° sec. a.C.), che usò tale v. nella parabasi delle sue commedie: è un doppio dimetro coriambico catalettico con anaclasi nel 2° e 3° metro; schema nella forma pura: àââà ...
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Architettura
Nelle chiese occidentali, lo spazio destinato ai cantori e al clero durante le funzioni liturgiche; ne è parte integrante l’insieme dei sedili, in origine semplici banchi di marmo, in seguito [...] affidate agli attori; anche nella commedia, dopo Aristofane, il c. comincia a perdere d’importanza; nella commedia di mezzo manca la parabasi e il c. è ridotto a intermezzo di canti e danze.
Presso i Romani il c., tratto sulla scena, comparve solo ...
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parabasi
paràbaṡi (ant. paràbaṡe) s. f. [dal gr. παράβασις, der. del tema di παραβαίνω «procedere, avanzare»]. – Nell’antica commedia attica, intermezzo in cui i coreuti, a scena vuota, si toglievano la maschera, sfilavano (di qui il termine)...
epirrema
epirrèma s. m. [dal gr. ἐπίρρημα «aggiunta», comp. di ἐπί «sopra, dopo» e ῥῆμα «detto, discorso»] (pl. -i). – Parte della parabasi dell’antica commedia attica, in cui di solito il semicoro rivolgeva, in tetrametri trocaici, beffe...