Costruttore di strumenti musicali (Dinant, Belgio, 1814 - Parigi 1894); studiò flauto e clarinetto al conservatorio di Bruxelles e tecnica organaria col padre Charles-Joseph, fu prof. di sassofono al conservatorio [...] di Parigi (dal 1857). Inventò o perfezionò strumenti, che da lui prendono nome, come il sassofono, il saxhorn, ecc. ...
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Pianista statunitense (Long Branch, New Jersey, 1926 - Parigi 1969). Debuttò nel 1937 con l'orchestra di Filadelfia e poi, terminati gli studî musicali, riprese l'attività concertistica a Parigi nel 1946. [...] Fu stimato interprete di Mozart, Beethoven, Schubert, ma soprattutto di Brahms, Prokof´ev e Bartók. Dal 1968 suonò anche in duo con il violinista J. Suk ...
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Nome d'arte del mezzosoprano Victoire Noël (Parigi 1815 - ivi 1903). Dopo il debutto come corista a Bruxelles (1831), esordì nel 1837 all'Opéra di Parigi con La juive di F. Halévy. Grazie alla sua voce [...] singolare (soprattutto nel registro centrale) e all'eccezionale temperamento drammatico, eccelse come interprete delle opere di Meyerbeer e Donizetti (fu la prima interprete de La favorita). Cantò all'Opéra ...
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Librettista e impresario francese (Lione 1620 circa - Parigi 1675). Autore di versi per musica (airs de cour e canzoni), scrisse e fece rappresentare (1659) una pastorale musicata da R. Cambert e la pubblicò [...] poi nella raccolta Oeuvres de poésie (1661) col titolo Première comédie française en musique. Istituì a Parigi un teatro pubblico d'opera, che inaugurò nel 1671 con Pomone (su musica di Cambert); oberato dai debiti, dovette in seguito cedere il ...
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Rouget, Gilbert. – Etnomusicologo e antropologo culturale francese (Parigi 1916 - ivi 2017). Africanista, laureatosi in Etnologia e antropologia presso l’École pratique des hautes études di Parigi, collaboratore [...] dal 1942 del Musée de l'Homme, di cui dal 1965 è stato nominato direttore del Dipartimento di musicologia, e direttore di ricerca del CNRS dal 1973 al 1985, è stato una figura cardinale degli studi antropologici ...
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Teologo e scienziato (La Soultière, Maine, 1588 - Parigi 1648). Nel 1611 entrò nell'ordine dei minimi; insegnò a Nevers e a Parigi. Fu in contatto con i più noti filosofi, eruditi e scienziati del suo [...] tempo: N.-C. Fabri de Peiresc, R. Descartes, P. Gassendi, P. Fermat, Pascal padre e figlio, Th. Hobbes, Ch. Huygens, E. Torricelli. Come teologo, fu legato alla tradizione scolastica, ma per i suoi molteplici ...
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Musicista francese (Saint-Germain-en-Laye 1862 - Parigi 1918). Figura geniale di innovatore, profondamente anticonvenzionale, rivoluzionò l'armonia, il ritmo, la sonorità e la forma della musica occidentale [...] nel primo dei quali il dramma wagneriano lo esaltò, nel secondo lo deluse; la conoscenza, all'Esposizione universale di Parigi (1889), di musiche orientali; quella del Boris Godunov nella versione originale (1893) e di altra musica mussorgskiana alle ...
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Poeta e musicista francese (Champagne 1285 circa - Parigi 1361); vescovo di Meaux: quale teorico dell'Ars nova aprì nuovi sviluppi alla ritmica e alla notazione musicale. ...
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Pianista (Kiev 1910 - Dallas 1972). Studiò a Parigi, iniziando giovanissimo l'attività concertistica. Vincitore nel 1932 del concorso internazionale Chopin a Varsavia, divenne celebre come interprete chopiniano. [...] Dal 1955 insegnò nel conservatorio di Toronto ...
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COP (Cop) Acronimo di Conference of Parties (‘Conferenza delle parti [che hanno sottoscritto una convenzione]’), che indica la riunione annuale dei Paesi ratificatori della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (United...
vaccinodromo
s. m. Grande centro vaccinale, allestito in strutture molto capienti, ad esempio impianti sportivi multifunzionali. ♦ [tit.] Parigi, nascono i / vaccinodromi: velodromi / per la campagna contro il / Covid: come funzionano [sommario]...