DANIELLI, Bassano
Carol Bradley
Figlio di Francesco e Teresa Borella, nacque a Crema il 27 maggio 1854 (Sodini, 1900-01). A Milano, dove la sua famiglia si era stabilita, seguì dal 1867 fino al 1879 [...] del 1898, Catalogo delle belle arti, Torino 1898, pp. 127, 132, ill.) e partecipò senza successo con due bozzetti, Papiniano e Cicerone, al concorso indetto per alcune statue di ornamento del nuovo palazzo di Giustizia di Roma.
La Galleria d'arte ...
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PETRONI, Riccardo
Paolo Nardi
PETRONI, Riccardo (Ricardus de Senis). – Nacque da famiglia di oscure origini, presumibilmente intorno alla metà del XIII secolo.
Non si può provare che suo padre, di nome [...] forse la redazione vulgata del Formularium audientie litterarum contradictarum, che fu poi composta sotto la guida del suo successore Papiniano da Parma, ma ancora per altri tre anni e mezzo proseguì intensa la sua attività di giurista sia nel ...
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FOGLIANO (de Foliano), Matteo da
Corrado Corradini
Esponente di rilievo della famiglia Fogliano, figlio di Ugolino (II) e di una Contessa di cui si ignora il casato e fratello di Bertolino e Niccolò, [...] Borgo San Donnino, dove sì erano ritirati i Rossi, nemici di Giberto da Correggio. Per iniziativa del vescovo di Parma, Papiniano, le due parti in lotta cessarono le ostilità: il F. e Guglielmo Canossa (esponenti di primo piano delle due opposte ...
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GIULIOTTI, Domenico
Giuseppe Izzi
Nacque a Luciana, frazione di San Casciano Val di Pesa, presso Firenze, il 18 febbr. 1877 da Giuseppa Aretini e da Francesco, fattore presso la tenuta di Verrazzano, [...] poderi e le settimanali visite a Firenze il venerdì, giorno di mercato e, più tardi, giorno degli incontri con A. Vallecchi e G. Papini.
Tra il 1908 e il 1910 si consolidarono i rapporti fra il G. e F. Tozzi, già avviati a Siena agli inizi del secolo ...
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SOZZINI (Socini), Bartolomeo
Paolo Nardi
SOZZINI (Socini), Bartolomeo. – Nacque a Siena, dove fu battezzato il 25 marzo 1436, terzogenito di Mariano e di Nicola Venturi.
Il padre, valente giurista, [...] e il Poliziano, tanto che quest’ultimo, poco tempo dopo, definì Sozzini, forse con una venatura di ironia tipicamente umanistica, «Papiniano della sua epoca» (Ascheri, 1998, p. 328).
D’altra parte, il clima di tensione che s’instaurò nell’ambiente ...
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CANONICA, Pietro
Francesco Negri Arnoldi
Figlio di Giulio e di Luigia Piedemonti, nacque a Moncalieri il 1º marzo 1869. Entrò dodicenne all'Accademia Albertina di Torino, ove seguì l'insegnamento di [...] verista-purista ancora di schietto stampo ottocentesco. Brevi concessioni da lui fatte all'arte rinascimentale (per es. il donatellesco Papiniano del 1905, bozzetto per il palazzo di Giustizia a Roma, oggi alla Galleria d'arte moderna di Venezia, o ...
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GRAVINA, Gian Vincenzo
Carla San Mauro
Nacque a Roggiano, nei pressi di Cosenza, il 18 febbr. 1664, da Gennaro e Anna Lombardi, ambedue di famiglia facoltosa. Dopo avere ricevuto la prima istruzione [...] - se si fa eccezione per il De Romano Imperio liber secundus - è quella delle tragedie (Palamede, Andromeda, Appio Claudio, Papiniano, Servio Tullio). Furono composte, pare, in soli tre mesi nel 1712 e pubblicate a Napoli nello stesso anno (con il ...
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pentola
péntola s. f. [der. di un lat. pop. *pinta, part. pass. femm. di pĭngĕre, per il class. picta; propr. «(vaso) dipinto, verniciato»]. – 1. Recipiente da cucina, di forma cilindrica e con due manici, in genere di altezza maggiore del...