SCEVOLA, Cervinio
Vincenzo ARANGIO-RUIZ
Giureconsulto romano, in auge sotto M. Aurelio (del quale sembra essere stato consigliere autorevole) e sotto Commodo, praefectus vigilum nel 176, forse ancora [...] vivente sotto Settimio Severo. Fu considerato, fino all'avvento di Papiniano, come il massimo giurista del tempo; ed ebbe ad allievi Paolo e Trifonino. Nient'altro si sa della sua vita.
Le opere, che i compilatori del Digesto ebbero presenti ...
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Romanista (Parma 1866 - Bologna 1926). Discepolo di G. Brini, insegnò la storia del diritto romano nelle università di Parma (1891-97) e di Bologna (dal 1897 alla morte). Studiò l'antichità classica per [...] una più profonda comprensione della storia del diritto romano. Tra le opere: Papiniano: studio di storia interna del diritto romano (4 voll., 1894-99); Storia delle fonti del diritto romano (1909); Profilo storico del processo civile romano (1918); ...
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Altro nome della Lex romana Burgundionum. Trasse certamente origine dal fatto che in qualche manoscritto (non conservato) questa legge si trovava senza una propria intitolazione, di seguito alla Lex romana [...] Wisigothorum, e fu scambiata per il suo titolo la rubrica dell’ultimo frammento di questa, estratto dai Responsa di Papiniano, il cui nome nelle fonti tarde si trova spesso storpiato in Papianus. ...
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VENULEIO, Saturnino
Emilio Albertario
È sempre dubbio se vi siano stati tre giuristi con il nome di Saturnino: Venuleio, Claudio e Quinto Saturnino. Chi ritiene che V. sia un giurista diverso e più [...] recente di Claudio, si appoggia a un passo di Lampridio (Vita Alexandri, 68, § 1), secondo il quale V. sarebbe stato discepolo di Papiniano, e a due rescritti, l'uno del 213 (Cod., V, 65, de excus. veter., 1), l'altro del 224 (Cod., VII, 35, quib. ...
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MACRINO (M. Opellius Macrinus)
Alberto Olivetti
Imperatore romano dall'11 aprile 217 all'8 giugno 218. Era nato a Cirta (Mauritania) nel 164 da umilissima famiglia. Sotto Settimio Severo aveva ricoperto [...] advocatus fisci (avvocato erariale). Caracalla lo prescelse come prefetto del pretorio, in sostituzione del celebre giureconsulto Papiniano (213). M. sentendosi insidiato anch'esso da Caracalla lo prevenne organizzando un complotto, in seguito al ...
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Costituzione emessa nel 426 a Ravenna dall’imperatore romano d’Occidente Valentiniano III e diretta a disciplinare in giudizio le modalità con cui le parti, al fine di vincere la lite, potevano richiamare [...] postumo), purché la controparte non ne avesse citato alcuno, o almeno uno in meno; a chi avesse citato Papiniano, qualora la controparte avesse invece citato lo stesso numero di giuristi; a chi il giudice ritenesse più opportuno, qualora ...
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Nel Medioevo, titolo sia di scritti consistenti essenzialmente in un raffronto, sia di sermoni tenuti in particolari adunanze come esercizio spirituale o scolastico.
C. legum Mosaicarum et Romanarum Opera [...] e contenente un raffronto fra passi biblici, trasposti in latino, e frammenti tratti dai giuristi Gaio, Emilio Papiniano, Domizio Ulpiano, Giulio Paolo ed Erennio Modestino, oltre che dalle costituzioni imperiali comprese nei codici Gregoriano ed ...
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Giurista romano (2º-3º sec. d. C.) dell'età dei Severi; dai molti rescritti citati fra il 198 e il 211 si presume che appartenesse alla cancelleria imperiale. Oltre alle Institutiones in 16 libri, sua [...] , due De publicis iudiciis, un libro Ad senatusconsultum Turpillianum, un altro De delatoribus, Notae ai libri De adulteriis di Papiniano. È dubbia l'attribuzione a lui del Liber singularis ad formulam hypothecariam. La sua opera rivela una notevole ...
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Vaticana Fragmenta Opera della giurisprudenza postclassica romana, probabilmente occidentale, così denominata in quanto nella Biblioteca Vaticana ne furono rinvenuti, nel 1821, dal cardinale A. Mai 341 [...] , di cui non è per questo possibile arguire l’impianto complessivo. I V. comprendono sia passi dei giuristi classici Papiniano, Paolo e Ulpiano, sia costituzioni imperiali tratte dai codici Gregoriano ed Ermogeniano, ma non dal Teodosiano; il che ha ...
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Imperatore romano (Lione 186 - Carre 217), figlio di Settimio Severo e di Giulia Domna, fu associato nell'impero nel 198; sposò Plautilla, figlia del prefetto del pretorio Plauziano: questi fu fatto uccidere [...] anche questo, spegnendo nel sangue i tumulti dei soldati e le proteste dei fautori di Geta, tra cui il giurista Papiniano. Per guadagnarsi la simpatia dell'esercito aumentò gli stipendî, e dovette di conseguenza inasprire le tasse, mentre la moneta ...
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pentola
péntola s. f. [der. di un lat. pop. *pinta, part. pass. femm. di pĭngĕre, per il class. picta; propr. «(vaso) dipinto, verniciato»]. – 1. Recipiente da cucina, di forma cilindrica e con due manici, in genere di altezza maggiore del...