Scrittore cristiano (n. seconda metà sec. 1º - m. prima metà sec. 2º). Scrisse un'opera esegetica sui detti del Signore (Λογίων κυριακῶν ἐξήγησις), basata sui Vangeli come sulla tradizione orale dei "presbiteri": [...] dei pochi e oscuri frammenti rimasti sono importanti i due relativi alla composizione del Vangelo di Marco e Matteo. Papia fu millenarista, ed esercitò molta influenza su Ireneo, che lo dice discepolo di Giovanni l'Apostolo. ...
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(fr. bible; sp. biblia; ted. Bibel; ingl. btble).
Sommario: Natura e carattere della Bibbia: Nome e divisione, autorità e ispirazione, p. 879; numero dei libri e canone, p. 882; ordine dei libri e carattere [...] giunse fino a noi. Accanto a questo primo nucleo del Nuovo Testamento un altro ne appare allo stesso tempo nelle opere diPapiadiGerapoli e di S. Giustino, cioè i quattro Vangeli, che il suo discepolo Taziano fondeva in un solo racconto dal titolo ...
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IRENEO di Lione, santo
I. stesso afferma (Adv. Haer., III, 11, 2 e lettera a Florino, in Eusebio, Hist. Eccles., V, 20-24) di essere stato a Smirne uditore di Policarpo dal quale, già vecchio, I., ancora [...] in un millenario regno terrestre del quale Cristo stesso sarà re. La fede millenaristica d' I., in questa eco fedele diPapiadiGerapoli (v.; e v. millenarismo), appare però, se non negata (I. infatti ne tace del tutto) certo superata in un altro ...
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Apostolo e autore del Vangelo che nelle edizioni della Bibbia precede sempre gli altri tre. Circa la personalità di M. abbiamo notizie molto scarse. Dal Nuovo Testamento si desume solo che egli aveva un [...] . Un esame attento mostra una composizione eseguita con una certa arte e studio. L'ordine cronologico spesso è sacrificato per quello logico. Già PapiadiGerapoli (verso la metà del sec. 2°) affermava che M. coordinò in lingua ebraica i detti (λόγια ...
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Termine (gr. λόγια «detti») dell’esegesi per indicare le parole di Gesù conservate nei Vangeli sinottici, che siano sprovviste di una cornice narrativa. Storicamente si fonda su una notizia di Eusebio [...] di Cesarea tratta da una testimonianza diPapiadiGerapoli a proposito dell’opera di Matteo: «Matteo ordinò in lingua ebraica i detti, ma li tradusse ciascuno come meglio poté».
Per i l. apocrifi ➔ agrapha. ...
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millenarismo
Nella storia del cristianesimo, la credenza e l’attesa del regno di Cristo in Terra, prima del giudizio finale, riservato ai soli giusti e, secondo la maggior parte dei computi, destinato [...] quale godette tanta autorità da essere ritenuta per qualche tempo uno scritto canonico), in Giustino martire, in PapiadiGerapoli (del quale ci è conservato un significativo frammento con l’ingenua descrizione della prodigiosa fecondità della terra ...
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Presso i Greci la parola έκκλησία "assemblea" significava l'adunanza generale del popolo nella pubblica piazza allo scopo di prendere deliberazioni politiche (così anche in Atti, XIX, 32,39 segg.); quindi [...] Aristide di Atene e Giustino; a Marco Aurelio s'indirizzarono Melitone di Sardi, Apollinare diGerapoli, e apparso nella vita della Chiesa, specialmente durante i papatidi Niccolò III (Orsini) e di Martino V (Colonna), fu da Callisto III (Borgia ...
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GIOVANNI Evangelista, santo
Leone TONDELLI
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Nella Bibbia portano il nome di G. il IV Vangelo canonico, tre Lettere, delle quali la seconda e la terza brevissime, e l'Apocalisse (v.). Nelle lettere [...] dalla mistica conforme a quella giovannea. Tale conformità si rileva pure nell'unica lettera che possediamo di S. Policarpo. Che Papia vescovo diGerapoli in Frigia, il quale verso il 130 scrisse cinque libri, ora perduti, d'Interpretazioni dei detti ...
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