GIOVANNI XVII, papa
Antonio Sennis
Il suo nome era Giovanni ed era soprannominato Sicco. Non si conosce quasi nulla delle sue origini e della sua vita prima dell'ascesa al soglio pontificio nel 1003, [...] un sistema di potere basato sulla strettissima comunanza di interessi tra la potente consorteria familiare dei Crescenzi e il Papato, che sarebbe sopravvissuto per un cinquantennio. Da un lato, l'esercizio di questa autorità si fondava sul controllo ...
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Paolo III
Gino Benzoni
Terzogenito - prima di lui sono nati Angelo e Girolama; dopo di lui nasceranno Beatrice e Giulia - di Pierluigi di Ranuccio Farnese e di Giovannella figlia del signore di Sermoneta [...] papale. Carlo V sa che è questo il tasto più sensibile di Paolo III. E, in effetti, protagonisti, durante il suo papato, i suoi privati "interessi", le sue "cose particolari", le brame della sua "casa". Donde i nipoti fatti cardinali, donde, nel 1537 ...
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LEONE IV, papa, santo
Federico Marazzi
Figlio di Radualdo, nacque a Roma nel primo decennio del IX secolo.
Dal nome del padre si potrebbe dedurre l'appartenenza a una famiglia di origine longobarda [...] Paolo Brezzi, I, Roma 1988, pp. 272, 276, 284, 289 s.; G. Arnaldi, Natale 875. Politica, ecclesiologia, cultura del Papato altomedievale, Roma 1990, pp. 14 s., 69 s., 74; F. Guidobaldi, S. Clemente. Gli edifici romani, la basilica paleocristiana e ...
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GREGORIO VI, papa
Antonio Sennis
Il suo nome di nascita era Giovanni. Alcune fonti gli attribuiscono inoltre l'ulteriore appellativo Graziano sia da solo sia unito a Giovanni (per un elenco completo [...] Benedetto IX (Teofilatto dei conti di Tuscolo), in seguito a pressioni esercitate dai circoli riformatori romani, rinunciò al papato in suo favore (1° maggio 1045). Non è possibile stabilire con certezza chi fossero coloro che spinsero Benedetto ...
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Teologo e storico (Venezia 1552 - ivi 1623); ebbe la prima istruzione dallo zio sacerdote Ambrogio Morelli, e fu avviato agli studî di filosofia, teologia, matematica, greco ed ebraico da padre Giovanni [...] vasto di documenti e di testimonianze, considera il Concilio di Trento sostanzialmente come uno strumento della politica accentratrice del papato: una svolta decisiva per la Chiesa, in quanto abbatté gli ultimi residui delle sue antiche "libertà" e ...
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Chiese nazionali
In Età moderna (e oltre) la Chiesa cattolica si caratterizza quale federazione di C.n. i cui rapporti con Roma erano regolati da una serie di accordi e/o consuetudini. Martino V, ancora [...] territori e nel 1447 i cosiddetti concordati dei principi segnarono la resa del papa alle pretese tedesche. La debolezza del papato continuò a obbligare la Sede romana a concessioni: Niccolò V pensò alla Polonia e all’Aragona; Pio II al Portogallo ...
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Teologo e politico (Pieve S. Carlo, Lucca, 1812 - Torino 1887). Gesuita, prof. al Collegio Romano di teologia dommatica, il più zelante sostenitore del dogma dell'Immacolata Concezione (col padre C. Schräder [...] clero liberale italiano. Fondò a Torino Il mediatore (1862-66), bisettimanale politico-religioso, che si propose la conciliazione fra il papato e la nuova Italia, e più tardi il quotidiano La pace (1863-64), di analogo indirizzo. Sospeso a divinis ...
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BENEDETTO VI, papa
Paolo Delogu
Fu eletto papa alla morte di Giovanni XIII, verso la fine dell'anno 972; venne consacrato il 19 gennaio dell'anno seguente. Data l'energia con cui Ottone I sosteneva [...] attribuite a lui o al suo successore. Ma meritano di essere ricordati, a testimonianza dei prestigio che il papato andava assumendo, soprattutto per il clero tedesco, i due privilegi falsi, relativi alla lotta per la giurisdizione ecclesiastica ...
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URBANO III
Paolo Grillo
Uberto Crivelli nacque in data imprecisata, nella prima metà del XII secolo, da una prospera famiglia dell'aristocrazia milanese. Figlio di Guala, ebbe almeno quattro fratelli, [...] , a cura di A. Fliche-V. Martin, IX, 2, Torino 1974, pp. 668-70; M. Pacaut, Le traité de Constance et la Papauté, in Studi sulla pace di Costanza, Milano 1984, p. 180; Urbano III nell'VIII centenario della morte, Ferrara 1987; M.P. Alberzoni, Nel ...
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Lacordaire, Jean-Baptiste-Henri
(poi Henri-Dominique) Predicatore e pubblicista francese (Recey-sur-Ource, Costa d’Oro, 1802-Sorèze, Tarn, 1861). Ordinato sacerdote nel 1827; cappellano di suore e [...] , finché non si ritirò a Sorèze. Nel 1861 fu eletto all’Accademia francese. Moderatamente liberale, né ribelle al papato, né oltremontano, mediocre teologo e storico, fu l’apologeta e il predicatore del romanticismo francese sotto Luigi Filippo. ...
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papato
s. m. [dal lat. mediev. papatus -us]. – 1. a. La suprema dignità papale: elevare, innalzare al p.; Celestino V rinunciò al p.; aspirare al p.; succedere nel papato. b. L’istituto storico del pontificato, nella sua continuità: storia...
papiamento
papiaménto s. m. [dallo spagn. papiamento, der. del port. papear «parlare confusamente»]. – Lingua creola, a base spagnola e portoghese, parlata e usata anche come lingua di cultura (predicazione, libri, giornali) nell’isola di...