Tanucci, Bernardo
Politico (n. Stia, Casentino, 1698-m. presso Napoli 1783). Professore di diritto a Pisa, divenne consigliere di Carlo di Borbone, allora duca di Parma, e lo seguì a Napoli (1734), dove [...] preminente durante la reggenza e quando Ferdinando IV raggiunse la maggiore età, fino al 1775. Riformista e oppositore del papato, che era formalmente signore feudale del regno, T. tentò di rafforzare il controllo statale sulla Chiesa meridionale e ...
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Desiderio
Re dei longobardi (m. Corbie dopo il 774). Duca di Tuscia, fu proclamato successore di Astolfo (756) anche grazie all’appoggio di papa Stefano II, che lo sostenne contro Rachi, fratello di [...] . Favorevole all’alleanza con i franchi, D. diede la figlia in moglie a Carlomagno (770). A causa dell’appoggio fornito dal papato ai duchi di Spoleto e Benevento, entrò in conflitto con i pontefici Stefano III e Adriano I. Chiamato in aiuto da quest ...
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Storico, giornalista e uomo politico (Firenze 1925 - Roma 1994). Professore di storia contemporanea all'univ. di Firenze dal 1950, fu direttore de Il Resto del carlino (1955-68), del Corriere della sera [...] sulle relazioni tra Chiesa e Stato, sulla cultura laica e sui partiti politici nell'Italia moderna. Tra le opere: Il papato socialista (1950); L'opposizione cattolica da Porta Pia al '98 (1954); Giolitti e i cattolici 1901-1914 (1960); L'autunno ...
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(ted. Welfen) Con i nomi di guelfi e ghibellini si suole designare i due partiti sorti in Germania dopo la morte di Enrico V (1125), il primo guidato dai G., l’altro capeggiato dagli Hohenstaufen, signori [...] religiosi), non sempre collegati alla lotta tra Impero e Papato.
Durante il Risorgimento italiano, si designò come neoguelfo il programma giobertiano, in quanto affidava al Papato una funzione diretta suggerendo per gli avversari, ...
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Nobile siciliano di parte guelfa (m. 1287); proscritto da Manfredi per aver partecipato, nel 1254, alla congiura contro di lui, ebbe alti uffici da Carlo d'Angiò. Tornato a Messina (1279), durante la rivolta [...] e fu maestro giustiziere del Regno (1282-84), ma, caduto in sospetto di intrighi miranti alla cessione dell'isola al Papato, fu tenuto prigioniero in Catalogna. Richiamato, fu fatto uccidere per ordine di re Giacomo II durante il viaggio per mare ...
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Costantino nella storiografia italiana su Roma
Federico Santangelo
Costantino e il suo tempo rappresentano banchi di prova fondamentali per il farsi della disciplina storica in Italia. Bastino due esempi, [...] Costantino e l’indagine con la quale Scipione Maffei prova la falsità della tradizione, all’epoca accettata anche dal papato e dall’imperatore, che attribuisce a Costantino la fondazione dell’ordine costantiniano1. La rilevanza di queste controversie ...
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Secondogenito (n. verso il 1264 - m. Barcellona 1327) di Pietro III il Grande e di Costanza, figlia di re Manfredi di Sicilia, dopo la rivoluzione del Vespro si recò in Sicilia, di cui fu proclamato re [...] di Catalogna-Aragona. Nel 1295, concludendo tutta una linea politica di ravvicinamento alla Francia e di riconciliazione col papato, rinunciò alla Sicilia in favore della casa d'Angiò. I Siciliani, ritenendosi traditi, non accettarono, e proclamarono ...
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Gioberti, Vincenzo
Filosofo e uomo politico (Torino 1801 - Parigi 1852). Nato da famiglia di modeste condizioni economiche, si laureò nel 1823 in teologia e nel 1825 fu ordinato sacerdote. Cappellano [...] e di armonizzare gli interessi particolari. Il neoguelfismo mirava dunque a una saldatura tra la riaffermazione del potere civile del papato e l’unificazione nazionale e, al tempo stesso, tracciava una via consensuale, pacifica e aliena da fratture ...
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Figlio di Carlo III (Napoli 1377 - ivi 1414). Successe al padre, assassinato a Buda (1386), sotto la reggenza della madre, Margherita di Durazzo. Nel 1399 riuscì a battere Luigi II d'Angiò, che aveva occupato [...] di Taranto, si proclamò protettore di Roma (1404), e l'occupò militarmente (1408), estendendo poi l'occupazione al Lazio. Il papato reagì opponendogli Luigi II d'Angiò, incoronato re di Napoli. Ma L., con accorta politica, riuscì ad accordarsi con l ...
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Figlio (n. 1017 - m. Bodfeld nel Harz 1056) dell'imperatore Corrado II e di Gisella, vedova di Ernesto I duca di Svevia. Duca di Baviera (1027) e più tardi (1038) anche di Svevia, fu incoronato re di Germania [...] tornò in Germania dove si stava organizzando una rivolta contro di lui. E. esercitò larga influenza sulla Chiesa e sul papato, riuscendo a far eleggere alla tiara, uno dopo l'altro, quattro prelati tedeschi (Clemente II, Damaso II, Leone IX, Vittore ...
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papato
s. m. [dal lat. mediev. papatus -us]. – 1. a. La suprema dignità papale: elevare, innalzare al p.; Celestino V rinunciò al p.; aspirare al p.; succedere nel papato. b. L’istituto storico del pontificato, nella sua continuità: storia...
papiamento
papiaménto s. m. [dallo spagn. papiamento, der. del port. papear «parlare confusamente»]. – Lingua creola, a base spagnola e portoghese, parlata e usata anche come lingua di cultura (predicazione, libri, giornali) nell’isola di...