Gregorio Magno, san
Antonio Menniti Ippolito
Un papa alla guida di Roma sotto la minaccia dei Longobardi
Durante il suo pontificato, Gregorio I (papa dal 590 al 604) diventò il più valido punto di riferimento [...] capacità di Gregorio, che divenne la guida politica ‒ oltre che religiosa ‒ della città. Un'esperienza, questa, che trasformò il papato e che fece meritare a Gregorio l'appellativo di Magno, cioè "grande"
Nascita e formazione
Gregorio nacque a Roma ...
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Figlio (Invorio, Novara, 1250 - Crescenzago 1322) di Tebaldo e di Anastasia Pirovano. V. venne eletto capitano del popolo nel 1287, ed iniziò così la sua attività politica, nella quale si distinguono tre [...] prima il ritorno poi la concessione del vicariato nel 1311; infine le lotte sempre più violente con i guelfi e il papato sino alla morte.
Vita e attività
Appoggiò il prozio Ottone nella lotta contro il marchese di Monferrato. Per volere di Ottone ...
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Benedettino (n. nel territorio di Benevento 1030 circa - m. Roma prima del 1105); monaco a Montecassino dal 1060 circa sotto l'abate Desiderio, al quale fu legato da grande amicizia, vi fu maestro di grammatica [...] di Tours, e scrisse sull'argomento un trattato, andato perduto, De corpore Christi; intervenendo poi nella lotta tra papato e impero compose una seconda opera polemica (Contra Heinricum imperatorem de electione romani pontificis), anch'essa andata ...
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Giurista e uomo politico italiano (Torino 1828 - Sarteano 1908); prof. all'univ. di Torino prima di filosofia del diritto, poi di diritto penale, fino al 1876. Entrato in magistratura, fu dal 1902 primo [...] penale (Introduzione allo studio del diritto penale, 1867) e di questioni penitenziarie. Cattolico convinto, auspicò la necessità di un papato liberale e un accordo libero e spontaneo tra Stato e Chiesa (La questione religiosa e l'Italia, 1879). ...
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CLEMENTE XI, papa
Stefano Andretta
Giovanni Francesco Albani nacque il 22 o il 23 luglio 1649 ad Urbino da Carlo e da Elena Mosca, nobildonna pesarese.
La famiglia, già considerata "molto facoltosa [...] da dubbi di coscienza, sulla cui autenticità alcuni espressero riserve, circa la propria capacità a sostenere il peso del papato; e solo dopo aver consultato quattro teologi che gli illustrarono la "ratio praecipua" che lo obbligava ad accettare la ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Dal post-Rinascimento al Risorgimento
Sergio Bertelli
Una nuova idea di Italia
Nell’Italia della metà del 16° sec. il pathos che aveva sorretto l’impegno ‘politico’ di Niccolò Machiavelli e di Francesco [...] II, par. III, p. 1184). Questo il nuovo storico che aveva rifiutato di «intedescarsi»? Un uomo mosso da una fede incrollabile nel papato che lo porta ad attaccare Dante e il suo ghibellinismo (Croce 1947, 1° vol., pp. 125-26).
In quegli stessi anni ...
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GNOLI, Teresa
Raffaella Di Castro
Nacque a Roma il 23 ag. 1833, dal conte Tommaso e da Maddalena Dini. Nel 1848 il padre, decano degli avvocati concistoriali e avvocato dei poveri, impressionato dall'uccisione [...] con la moglie e i sette figli, trovando ospitalità presso parenti materni a Montepulciano. Malgrado questa prova di fedeltà al papato, con la restaurazione lo Gnoli lasciò la procura generale dei poveri, nello stesso anno (1850) in cui perdeva la ...
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Retorica
Benoît Grévin
L'elaborazione e l'uso di una retorica latina raffinata è una componente fondamentale della cultura della corte di Federico II almeno per tre motivi. La pratica della retorica [...] orientamento fondamentalmente pratico, che ne fa uno strumento di persuasione nelle lotte politiche che contrappongono l'imperatore al papato o alle città lombarde. Infine, lo stile dei documenti e delle lettere prodotte dalla cancelleria di Federico ...
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MATTEO da Chieti
Paolo Evangelisti
MATTEO da Chieti. – Nacque a Chieti intorno alla metà del XIII secolo; non si conosce la famiglia di provenienza. Non è noto a quale età egli sia entrato a far parte [...] e i Tartari, Milano 1930, p. 290; L. Wadding, Annales Minorum, V, Quaracchi 1931, pp. 284 s., 423 s., 444 s.; J. Richard, Le Papautè et les missions d’Orient au Moyen Âge (XIIIe-XVe siècles), Roma 1977, pp. 104, 109, 115, 134; J.D. Ryan, Nicholas IV ...
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GIGLI, Giacinto
Raffaello Morghen
Erudito e uomo di lettere, nato il 23 novembre 1594, a Roma dove morì l'11 dicembre 1671. Fu autore, tra l'altro, di un diario intitolato Memorie di G. G. di alcune [...] caporione e priore dei caporioni nella Municipalità romana, il G. era in grado di conoscere intimamente la vita di Roma e del papato del suo tempo. Pur essendo profondamente religioso, il G. non risparmia critiche a Urbano VIII e a Innocenzo X, e in ...
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papato
s. m. [dal lat. mediev. papatus -us]. – 1. a. La suprema dignità papale: elevare, innalzare al p.; Celestino V rinunciò al p.; aspirare al p.; succedere nel papato. b. L’istituto storico del pontificato, nella sua continuità: storia...
papiamento
papiaménto s. m. [dallo spagn. papiamento, der. del port. papear «parlare confusamente»]. – Lingua creola, a base spagnola e portoghese, parlata e usata anche come lingua di cultura (predicazione, libri, giornali) nell’isola di...