GIOVANNI di Jandun (Iohannes de Ianduno)
Guido Calogero
Amico e collega di Marsilio da Padova all'università di Parigi nei primi decennî del sec. XIV. Collaboratore di Marsilio nella stesura del suo [...] novità il principio della volontà popolare come fonte di ogni potere politico, e quindi fieramente avversa all'ideale teocratico del papato) procurò al suo autore, e con questo si rifugiò nel 1326 alla corte di Ludovico il Bavaro, che nel laicismo ...
Leggi Tutto
L'età del comune
Giorgio Cracco
La città "bifronte"
L'idea di "un'età aurea"
L'importanza fondante - per la città-Stato di Venezia - dell'epoca che va dalle origini del comune (1140 circa) alla fine [...] , in partic. pp. 29-32.
26. Paolo Brezzi, La pace di Venezia del 1177 e le relazioni tra la repubblica di Venezia, il papato e l'impero, in AA.VV., Venezia dalla prima crociata alla conquista di Costantinopoli, Firenze 1965, pp. 49-70, in partic. pp ...
Leggi Tutto
AZZONE
Vittorio De Donato
Vescovo di Città di Castello, nato presumibilmente nell'ultimo quarto del sec. XII. Fu eletto vescovo il 30 nov. 1234, quando era già canonico della cattedrale; in tale qualità, [...] fu costretto a vivere nella povertà per vari anni; ma il 14 luglio 1243 Innocenzo IV, per compensarlo della sua fedeltà al papato, lo nominò legato pontificio a Massa Trabaria; ufficio questo che A. dové poi abbandonare a causa di una malattia e nel ...
Leggi Tutto
Patriota e storico (Civitella del Tronto 1815 - Oulens, Vallese, 1881), venne a Roma nel 1845 e, durante il primo periodo del pontificato di Pio IX, manifestò idee moderatamente liberali che, spezzatosi [...] 'illimitata libertà di culto; caduta la repubblica, riparò in Svizzera, ove si accostò al protestantesimo, continuò a scrivere contro il papato e collaborò all'Italia del popolo di Mazzini, da cui poi si staccò; nel 1861 ebbe la cattedra di lettere ...
Leggi Tutto
Cardinale, nato a Sora il 30 ottobre 1538 da Camillo Barone (questo il cognome prima che Cesare lo latinizzasse in Baronius) e Porzia Febonia. Conseguì la laurea in giurisprudenza a Roma il 20 maggio 1561 [...] , alla proibizione del libro in tutti i dominî della Corona spagnola, all'esclusione, come s'è visto, del B. dal papato, non senza venire allegato dalla Curia pontificia anche nelle posteriori dispute al riguardo con Vittorio Amedeo II di Savoia e ...
Leggi Tutto
BENEDETTINI
B. Baroffio
Monaci seguaci di s. Benedetto che, vivendo in comunità, costituirono la prima vera e propria forma organizzata di vita monastica occidentale, basata sull'osservanza alla Regola. [...] . Garantisce alla società feudale la mediazione con il sacro, attraverso i fasti della civiltà liturgica cluniacense. Affianca il papato in quella riforma della Chiesa cui i B. hanno dato il più alto contributo in termini di elaborazione ideologica ...
Leggi Tutto
FEA, Carlo
P. Pelagatti
, Carlo Archeologo di larga fama: nato a Pigna (Oneglia), il 4 giugno 1753, morì a Roma nel 1836, il 17 marzo, e fu sepolto nella chiesa di S. Lorenzo in Lucina. Venuto giovanissimo [...] alla Sapienza e fu ordinato sacerdote. Ma abbandonò il giure per dedicarsi allo studio dell'archeologia. Per la sua fedeltà al Papato fu esiliato per breve tempo a Firenze, nel 1798, e subì anche un processo, nel 1799, che però si risolse felicemente ...
Leggi Tutto
guelfi
Fazione tedesca, sorta nel 12° sec. dopo la morte di Enrico V, dei sostenitori della casata dei Welfen, duchi di Baviera e di Sassonia, in contrapposizione ai , fautori degli Hohenstaufen, duchi [...] al significato originario, si designò come neoguelfo il programma politico di V. Gioberti, in quanto affidava al papato una funzione preminente nella costruzione dello Stato unitario, mentre gli avversari, anticlericali e ostili al dominio temporale ...
Leggi Tutto
SERGIO III papa
Mario Niccoli
Appartenente ad una nobile famiglia romana (è semplice ipotesi che fosse quella di Teofilatto), fu consacrato suddiacono da papa Marino (882-84). Ostile a papa Formoso, [...] di tenerlo lontano da Roma. Alla morte di Formoso, poiché un vescovo non poteva essere eletto papa, S., che aspirava al papato, si fece retrocedere al rango di diacono con l'aiuto del nuovo pontefice Stefano VI, del quale fiancheggiò attivamente la ...
Leggi Tutto
Liber constitutionum
Ortensio Zecchino
sommario: I. La storia esterna 1. Promulgazione. 2. Attività preparatoria e giuristi impegnati. 3. Entrata in vigore. 4. Fonti. 5. Prime reazioni. II. Il testo [...] Mentre sul versante della libertà interna il contrasto tra papato e Impero era stato sempre acuto, su quello della imperatore, cumulo di dignità non a caso sempre paventato dal papato.
Gregorio in definitiva dalle nuove leggi non poteva che aspettarsi ...
Leggi Tutto
papato
s. m. [dal lat. mediev. papatus -us]. – 1. a. La suprema dignità papale: elevare, innalzare al p.; Celestino V rinunciò al p.; aspirare al p.; succedere nel papato. b. L’istituto storico del pontificato, nella sua continuità: storia...
papiamento
papiaménto s. m. [dallo spagn. papiamento, der. del port. papear «parlare confusamente»]. – Lingua creola, a base spagnola e portoghese, parlata e usata anche come lingua di cultura (predicazione, libri, giornali) nell’isola di...