Leone VIII
VIII Papa (m. 965). Laico, fu eletto (963) da un sinodo convocato dall’imperatore Ottone I, che aveva fatto deporre Giovanni XII. Il Concilio lateranense del 964 dichiarò nulla la sua elezione, [...] e alla morte di Giovanni XII (964) i suoi avversari gli contrapposero Benedetto V. Grazie all’appoggio di Ottone I, L. poté riottenere il papato. ...
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Uomo politico italiano (Firenze 1809 - Brolio 1880). La sua azione politica negli anni del 1859-61 lo pone tra gli artefici dell'unità nazionale. Esponente del cattolicesimo liberale, cercò di indurre [...] le trattative con la Francia, proponendo al governo di Parigi di farsi mediatore di una conciliazione tra l'Italia e il papato. Inviso al re, favorevole ad affrontare prima la questione del Veneto, e attaccato dai conservatori più estremi per la sua ...
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GUELFI e GHIBELLINI
Raffaello Morghen
La tradizione narra che i nomi di guelfo e ghibellino (Hye Welff! Hye Waiblingen!) risuonarono per la prima volta, come gridi di battaglia, sotto le mura di Weinsberg, [...] ciò ha un carattere effimero e contingente: dopo brevissima sosta la lotta riprenderà più accanita e l'impero e il papato, ormai decadenti, vi saranno nuovamente travolti loro malgrado.
Ai principî del sec. XIV la lotta si va esaurendo nella polemica ...
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INNOCENZO II papa
Raffaello Morghen
Gregorio Papareschi, nato da nobile famiglia romana, fu destinato alla carriera ecclesiastica e creato cardinale di S. Angelo da Pasquale II (1116). Di costumi integerrimi, [...] di dignità e spesso anche di supremazia di fronte ai re e all'imperatore, mostrano in lui il degno rappresentante di quel papato che aveva poco prima vinto l'impero e si apprestava ora, conscio delle sue forze, ad attuare nel mondo la sua universale ...
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Enrico Galavotti
Tutti gli uomini di Francesco
La rivoluzione nella governance vaticana decisa da papa Bergoglio, a cominciare dall’inedito Consiglio di cardinali, rispecchia i nuovi orizzonti di un pontificato [...] peso della Curia romana e restituire autorità e responsabilità a tutti i vescovi del mondo.
Una delle peculiarità del papato romano sta nel fatto che al momento della conclusione di un pontificato si assiste alla decadenza automatica dalla carica ...
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Lambruschini, Raffaello
Pedagogista e politico (Genova 1788-San Cerbone, Figline Valdarno, 1873). Sacerdote, quando lo zio Giovanni Battista, vescovo di Orvieto, fu deportato in Francia da Napoleone, [...] e deportato in Corsica. Tornato dall’esilio, rinunciò alla carriera ecclesiastica non condividendo le direttive politiche del papato. Il tema delle campagne e della riforma morale dei contadini occupò una parte rilevante della sua meditazione ...
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Città del Lazio, capitale della Repubblica Italiana; capoluogo di regione e città metropolitana (Comune di 1.287,4 km2 con 2.813.365 ab. nel 2021).
Il problema dell’etimologia del nome di Roma si era presentato [...] centri morali della vita dell’Urbe. Durante la dominazione bizantina la classe dirigente e i papi furono di origine orientale e il papato divenne la suprema autorità cittadina. Tra la fine del 6° sec. e i primi anni del 7° si staglia la figura del ...
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Figlio naturale (n. 1232 - m. Benevento 1266) dell'imperatore Federico II e di Bianca Lancia, poi legittimato. Alla morte di Federico (1250) divenne reggente per l'imperatore Corrado IV (1228-1254), suo [...] nel 1258 scavalcò i diritti del nipote Corradino e si fece incoronare a Palermo. Cercò di creare un sistema di alleanze contro il papato, ma nel 1263 Urbano IV offrì il regno degli Svevi a Carlo d'Angiò, che sconfisse e uccise M. a Benevento.
Vita e ...
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Ecclesiastico (Roma 1270 circa - Avignone 1341), fu canonico vaticano. Da Bonifacio VIII fu creato cardinale diacono di S. Giorgio in Velabro (1295). Uomo colto e di gusto, commissionò a Giotto la famosa [...] trittico per l'altare maggiore (Pinacoteca Vaticana) e raccolse intorno a sé un gruppo di squisiti miniatori. Seguì il papato ad Avignone, esercitando qualche influenza su Clemente V senza riuscire peraltro a indurre il papa a ritornare a Roma. Dopo ...
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"E per tutto il cielo". Dinamiche religiose di uno Stato nascente
Giorgio Cracco
La religione civica al bivio
Guardando indietro
La religione cristiana - secondo un'opinione corrente - non cessò mai, [...] , verso la Chiesa e verso i prediletti della Chiesa che sono i poveri e bisognosi - l'ideale per ricucire i rapporti con il papato -, insomma su un uomo che era l'opposto del Gradenigo, Marino Zorzi.
Il quale, nel corso dei non molti mesi in cui ...
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papato
s. m. [dal lat. mediev. papatus -us]. – 1. a. La suprema dignità papale: elevare, innalzare al p.; Celestino V rinunciò al p.; aspirare al p.; succedere nel papato. b. L’istituto storico del pontificato, nella sua continuità: storia...
papiamento
papiaménto s. m. [dallo spagn. papiamento, der. del port. papear «parlare confusamente»]. – Lingua creola, a base spagnola e portoghese, parlata e usata anche come lingua di cultura (predicazione, libri, giornali) nell’isola di...