Beni ecclesiastici sono tutti quelli, di qualsiasi natura, posseduti da enti ecclesiastici. Cose sacre sono invece quelle destinate al culto, siano esse di proprietà di enti ecclesiastici o di privati.
Storia. [...] reddito. Un concilio francese del 506 ci apprende che questo modo di retribuire i chierici viene già praticato, e papaSimmaco nel 513, mentre riafferma il generale divieto di alienazione dei beni ecclesiastici, ammette che questi possano venire dati ...
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Capoluogo di provincia, nell'interno della Campania. Antico il nome (Abellinum), ma non il sito della città, che gli scrittori dell'età romana ricordano come appartenente agl'Irpini e posta nell'alta valle [...] della provincia ecclesiastica risale almeno al sec. V, per la menzione di un Timoteo Abellinas nel concilio romano di papaSimmaco (499). Gli successe Sabino, che la tradizione mette in capo all'incerta cronotassi vescovile della città. Certo nel ...
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Nato fra il 469 e il 471, entrò diciottenne nel clero di Chalon-sur-Saône, e due anni dopo nel monastero di Lérins. Per ricuperare la salute si recò ad Arles. Qui ebbe maestro di rettorica Giuliano Pomerio, [...] il concilio d'Agde. Acquistò poi a Ravenna, la fiducia del nuovo re, l'ostrogoto Teodorico, e ottenne, a Roma, da papaSimmaco, la conferma dei privilegi metropolitani della sua chiesa, contro le pretese di S. Avito vescovo di Vienne. Allora tnne i ...
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Nome di alcuni santi: 1. Cesario. Diacono a Terracina (sec. 1º), africano d'origine; martire sotto Nerone insieme a Giuliano, Felice, Eusebio, secondo la Passio leggendaria (sec. 5º-6º); festa, 12 novembre. [...] sacerdote e nel 503 succedette ad Aonio capo della diocesi. Contro Avito, vescovo di Vienne, ottenne per Arles da papaSimmaco la primazia sulle chiese della Gallia e della Spagna. Convocò molti sinodi, dei quali il più importante quello di Orange ...
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Teologo e poeta (Vienne, Delfinato, 450 circa - ivi 518 o, secondo altri autori, 525). Vescovo di Vienne (dal 490 circa), fu in relazione con il re burgundo Sigismondo che, convertito da A. al cattolicesimo, [...] e l'eresia di Eutiche (in due lettere che costituiscono insieme un piccolo trattato in prosa) e sostenne papaSimmaco durante lo scisma laurenziano. Dei suoi scritti ci restano i due poemetti in esametri De spiritualis historiae gestis (5 ...
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Senatore romano (se ne ignora il gentilizio); console nel 472, collaborò poi con Teodorico; si recò a Costantinopoli (497) per chiedere all'imperatore Anastasio di riconoscere l'autorità di Teodorico in [...] Italia, promettendo di adoperarsi perché il papa firmasse l'Enotico; sostenne poi, contro il papaSimmaco, l'antipapa Lorenzo, e alla fine lo accolse nella villa dove egli stesso si era ritirato. ...
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Arcidiacono (sec. 5º-6º), alla morte di Anastasio II (498) fu contrapposto a papaSimmaco da un partito favorevole a una intesa con l'Oriente. Dopo essersi sottomesso (499) ritirandosi a Nocera, riprese [...] (501-05) la lotta e lo scisma, che si concluse con il trionfo di papaSimmaco. ...
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Figlio di Sigisvulto e quindi di razza germanica, con forma inusitata in Roma, da arcidiacono era stato da Felice IV suo predecessore designato a succedergli. Anzi a quest'atto papa Felice aveva dato una [...] due partiti: una sessantina di preti con parte del senato nominò papa nella basilica Costantiniana il diacono Dioscoro, che s'era reso illustre specialmente sotto i papi Simmaco e Ormisda; il partito contrario si raccolse nella basilica Giulia, ch ...
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AGAPITO I, papa
Ottorino Bertolini
Appartenne ad illustre famiglia dell'aristocrazia senatoria romana (che non era però, come si vuole da alcuno, della grande casata degli Anici): aveva il suo palazzo [...] .; A. M. Colini, Storia e topografia del Celio nell'antichità, Roma 1944, pp. 202-205. Per la cronologia dell'aggressione a papaSimmaco: G. B. Picotti, I sinodi romani nello scisma laurenziano, in Studi storici in onore di G. Volpe, II, Firenze 1958 ...
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DIOSCORO, papa
Gabriella Braga
Greco di origine e diacono della Chiesa di Alessandria, nella seconda metà del V secolo giunse a Roma per sfuggire alle violenze della fazione monofisita, che lo avevano [...] , come dimostra il libellus del diacono Giovanni, che in quella data abbandonò il partito laurenziano ed abiurò nelle mani del papaSimmaco; mentre e dell'11 marzo 507 - secondo la datazione proposta dal Vogel - il rescritto al Senato, con cui il re ...
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