Pittore (Belluno 1659 - Venezia 1734). Attivo nei principali centri artistici italiani ed europei, in particolare a Venezia, inaugurò un tipo di pittura chiara e luminosa, dall'impianto compositivo scenografico, [...] per palazzo Farnese a Piacenza eseguì il ciclo con Storie di papa Paolo III (Piacenza, Museo Civico). A Roma (1691-94) studiò locale attraverso la riscoperta del colorismo di P. Veronese, articolato su schemi decorativi e prospettici barocchi ( ...
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PADOVA (A. T., 24-25-26)
Arrigo LORENZI
Giuseppe FIOCCU
Attilio SIMIONI
Tammaro DE MARINIS
Roberto CESSI
Elio MIGLIORINI
Paola ZANCAN
Giusto ZAMPIERI
Città del Veneto, con 83.000 abitanti (secondo [...] (ora al Museo). In codesta chiesa, sull'altar maggiore, si trova la pala col Martirio della Santa, di PaoloVeronese. Restano inoltre nelle varie chiese della città numerose opere degli ultimi cinquecentisti veneti: Pietro Damini (Santo), Palma il ...
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È per importanza demografica ed economica la seconda città della Lombardia.
È situata a 45°32′ lat. N. e 10°13′ long. E. tra l'Oglio e il Chiese, allo sbocco in pianura della Val Trompia (Mella), a 149 [...] e datata (1522) di Tiziano; a S. Afra si conservano una Resurrezione del Tintoretto, il Martirio di S. Afra di PaoloVeronese, la Comunione di S. Apollonio di Francesco da Ponte; a S. Alessandro una Annunciazione di Jacopo Bellini, a S. Faustino ...
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TIEPOLO, Giambattista
Giuseppe Fiocco
Pittore e incisore. Nacque a Venezia nel 1696, morì a Madrid nel 1770. Per l'evidenza stessa della sua grandezza fu il primo e per un certo tempo l'unico artista [...] arte - non mai rilassata nella cifra e nella maniera - da non aver paragoni nel campo dell'affresco, nemmeno in PaoloVeronese. Una tale gloria pittorica non teme tramonti, anche se il gusto possa forse oggi portarci oltre quel trionfo troppo conscio ...
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GIORDANO, Luca
Alfonso De Romanis
Pittore, nato a Napoli nel 1632, morto ivi nel 1705. La sua attività pittorica, iniziatasi mentre il primo ciclo della pittura napoletana seicentesca si chiudeva, dominò [...] . Il cortonese gli spianò la via verso Venezia, ov'egli fissò la sua mente soprattutto sulla pittura di PaoloVeronese. Il passaggio dai cinquecentisti veneti a Rubens fu cosa perfettamente logica per lui. La sua opera, sviluppatasi secondo ...
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OJETTI, Ugo
Scrittore, figlio del precedente, nato a Roma il 15 luglio 1871. Esordì nel 1894 nella Tribuna e nella Nuova Rassegna. Dal 1904 al 1908, con lo pseudonimo "Il conte Ottavio", scrisse cronache [...] L. Dami, I, ivi 1925; II, ivi 1934); Tintoretto, Canova, Fattori (ivi 1928); Ad Atene per Ugo Foscolo (ivi 1928); PaoloVeronese (ivi 1928); La pittura italiana dell'Ottocento (ivi 1929); Bello e brutto, scritti d'arte (ivi 1930); Venti lettere (ivi ...
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MORONE, Domenico
Giuseppe Fiocco
Pittore, nato a Verona circa il 1442, morto ivi dopo il 1517. Mentre Liberale e il Bonsignori erano a Verona i rappresentanti della branca mantegnesca pura, Domenico [...] di santi maestosi e ben piantati, entro ricche vesti a campana, su cui gioca la marezzatura serica tanto cara poi a PaoloVeronese. Con l'aiuto di Francesco e di altri scolari, quale il giovane P. Cavazzola, Girolamo dai Libri e Michele da Verona ...
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Pittore, incisore, miniatore e scrittore. Nato nel 1613 a Venezia, dopo aver studiato belle lettere, imparò l'arte con Palma il Giovane; ma non se ne possono indicare esempi, perché sparita da tempo la [...] , in cui si studiano i principali pittori veneziani e si penetra con profonde osservazioni nell'arte di Giorgione, di PaoloVeronese e di Tintoretto; dei quali ultimi si definiscono la tecnica e lo stile, in modo spesso penetrantissimo. Notevole è ...
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MUZIANO, Girolamo
Pittore, nato nel 1528 ad Acquafredda presso Brescia, morto il 27 aprile 1592 a Roma. Giovanissimo, si recò a Padova, poi, circa il 1548 a Roma. Lavorò a Orvieto (1556-1558), a Foligno [...] , dal Romanino in special modo, ma anche il Moretto, il Savoldo, il Morone e, tra i Veneti, il Campagnola, PaoloVeronese e Tiziano contribuirono largagamente alla formazione del suo stile. Su questi elementi bresciano-veneti si sovrapposero, a Roma ...
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Pittore, nato a Mantova nel 1690 circa, morto in patria nell'agosto del 1769. Cagionevole di salute, il B. deve aver trascorsa intera la vita senza muoversi, o quasi, dalla città natale, ove fu professore [...] nelle chiese di Mantova dal Rubens e da Domenico Feti, e dallo studio dei grandi cinquecentisti veneziani, particolarmente di PaoloVeronese. L'opera del B., rimasta quasi sconosciuta, fino a pochi anni fa era tutta raccolta nella città e nel ...
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veronese
veronése agg. e s. m. e f. – Della città e provincia di Veróna, nel Veneto; appartenente o relativo a Verona: i colli v., i vini v.; il dialetto v. (o, come s. m., il v.), il dialetto veneto parlato a Verona; il territorio v., o,...
gastronauta
s. m. e f. Navigatore gastronomico: chi viaggia alla ricerca di prodotti e specialità gastronomiche genuini e raffinati. ◆ [tit.] Gli strascinati del Ghiottone / Storia di una pasta da leggenda e di un gastronauta ante litteram...