Il patrimonio toponomastico italiano – limitandoci ai comuni – può essere analizzato lungo almeno due prospettive. Una riguarda la lingua d’origine. L’italiano, come ben si sa, pur essendosi formato sul [...] liguri, leponzi, sanniti, volsci, siculi, messapi, oschi, sanniti, veneti, punico-fenici e la lista è ancora lunga. Due lingue in Carlo Collodi92 Le ossessioni e le bizze onomastiche di Paolo Emilio Gadòla restituito Carlo e Gadda93 L’asciuttezza e ...
Leggi Tutto
C’eravamo lasciati, nel rapporto tra araldica e toponomastica (Gli animali inventati nell’araldica dei nostri comuni), parlando di bovini, e i bovini araldici fuori posto sono ancora numerosi. Una testa [...] celtica da aqu ‘oscuro’ oppure da Acelum, omonimo dell’antica città dei Veneti, da una forma indoeuropea che significa ‘aguzzo’, dunque luogo in altura. Le ossessioni e le bizze onomastiche di Paolo Emilio Gadòla restituito Carlo e Gadda93 L’ ...
Leggi Tutto
Nei nomi dei quasi 8.000 comuni d’Italia è contenuto un patrimonio d’informazioni storiche, linguistiche, dialettologiche, geografiche, demografiche, antropologiche, di storia del costume, di tradizioni [...] scherzi14 I cognomi italiani, regione per regione: Lombardia, Veneto, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia15 Paternoster, De Carlo Collodi92 Le ossessioni e le bizze onomastiche di Paolo Emilio Gadòla restituito Carlo e Gadda93 L’asciuttezza e ...
Leggi Tutto
Esistono Comuni italiani i cui nomi sono noti in tutto il mondo per la fama del luogo, le bellezze artistiche, la cultura, o per i prodotti tipici – vini, acque, formaggi, ecc. – e dell’artigianato. Ce [...] città, come Bononia, Brixia, Parthenope e Tergeste, oltre a Venetia; altri ancora di regioni o subregioni o fiumi: Ciociaria, Carlo Collodi92 Le ossessioni e le bizze onomastiche di Paolo Emilio Gadòla restituito Carlo e Gadda93 L’asciuttezza e ...
Leggi Tutto
(I gueffus) Si chiamano così perché quando li mettiamo a caramella nella carta, tagliuzziamo i bordi a denti piatti, come le torri dei castelli guelfiMichela Murgia L’Italia dei mille campaniliI prestiti [...] , di Pellegrino Artusi, come si legge nella dichiarazione di Paolo Monelli in Barbaro dominio (Monelli 1933: 203): Preghiamo i e la sbrisolona mantovana; dal Friuli il dolce gubana; dal Veneto il tiramisù e i risi e bisi; dall’Emilia Romagna ...
Leggi Tutto
Luigi Baldacci - Franco Fortini«Parlare di tutto». Un’idea della critica. Il carteggio Baldacci-Fortinia cura di Marco VillaFirenze, Firenze University Press | Siena, Usiena Press, 2023 Ricercatore in [...] 19 giugno 1962 concernente un suo amico, il poeta veneto Giacomo Noventa (di cui, a suo avviso, Baldacci «Beato chi non condanna sé stesso in quello che approva», dice San Paolo. Ma è vero anche l’inverso.) quanto il piano stilistico delle locuzioni ...
Leggi Tutto
Origini ed evoluzione del friulanoSi può affermare che il friulano (furlan o marilenghe “madrelingua”) sia il prodotto dell’evoluzione del latino volgare parlato nella regione di Aquileia (colonia romana [...] era già definita, pur accogliendo molti prestiti veneti.Il veneto è però penetrato in Friuli espandendosi nella zona 40 ebbe inizio una nuova fase della letteratura friulana con Pier Paolo Pasolini e il gruppo di autori de la Risultive. Autori ...
Leggi Tutto
hypercar (Hypercar, ipercar) s. f. inv. Auto di lusso, considerata un’evoluzione della supercar e caratterizzata da prezzi più alti a fronte di prestazioni superiori in termini di manovrabilità e leggerezza e dal disegno innovativo. ◆ Ma kers...
granchio blu (granchio reale blu) loc. s.le m. Nome corrente di un crostaceo decapode caratterizzato dalla tipica colorazione, appartenente alla famiglia dei Portunidi, che si è diffuso accidentalmente oltre gli habitat originari delle due specie...
Nome sotto cui è noto il filosofo e teologo Paolo Nicoletti (Udine 1368 circa - Venezia o Padova 1428 o 1429). Eremitano, studiò a Oxford e Padova, ove divenne professore (1408); ambasciatore della Repubblica veneta presso il re di Polonia (1413)....
PAOLO Veneto
Pio Paschini
Nacque a Venezia dalla famiglia degli Albertini verso il 1430; entrò fra i serviti, e professò il 30 maggio 1446. Studiò a Padova e vi divenne baccelliere in teologia il 22 marzo 1455; si addottorò a Bologna il 27...