DOLCE, Agostino
Gianni Scarabello
Nacque da Giovanni Battista (per alcune fonti secondarie, Daniele) e Bragadina Bragadin a Venezia nel 1561. Nel 1584 provò presso l'avogaria di Comun, unitamente al [...] del Regno e sull'attività di carattere consolare che egli andava svolgendo. A richiesta del consultore in iure PaoloSarpi, in qualche dispaccio fornì puntuali descrizioni circa le prassi politico-amministrative seguite a Napoli a proposito di talune ...
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QUERENGHI, Antonio
Uberto Motta
QUERENGHI (Quarenghi), Antonio. – Nacque a Padova nel 1546, secondo figlio di Niccolò e di Elisabetta Ottellio. Il fratello maggiore Marco ereditò il nome del nonno paterno, [...] Gaspar Schopp, promosse una duplice manovra per tentare di comporre i rapporti tra il pontefice e, da un lato, PaoloSarpi (dopo la rimozione dell’Interdetto) e, dall’altro, Tommaso Campanella, prigioniero nel carcere napoletano di Castel Sant’Elmo ...
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MOISESSO, Faustino
Silvano Cavazza
– Nacque a Udine il 26 sett. 1582, primo dei nove figli di Ottilio Moyses e di Olimpia de Onestis.
Il padre portava ancora il nome originario del casato; la forma [...] sei mesi, intervennero anche altri magistrati veneziani, come il consultore in iure Servilio Treo e forse lo stesso PaoloSarpi. Le prime correzioni dell’autore evidentemente non furono giudicate soddisfacenti, perché nel corso del 1622 il Consiglio ...
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LIONELLO, Giovanni Battista
Vittorio Mandelli
Battezzato nella parrocchia di S. Stae a Venezia il 14 giugno 1588, fu l'unico figlio di Girolamo di Giovanni Battista (1553-1623), notaio "a San Marco, [...] Savoia.
Se la corrispondenza privata del Barbarigo, indispensabile tramite per la parte delle Lettere ai protestanti che PaoloSarpi indirizzò al teologo dei riformati Jérôme Groslot de L'Isle, riveste notevole interesse, non altrettanto si può dire ...
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COSTANTINI, Toldo
Vera Lettere
Nacque a Serravalle (oggi Vittorio Veneto prov. di Treviso) nel 1576, come si deduce dal ritratto posto nell'edizione del 1648 del suo poema in cui si legge "anno aetatis [...] però quali siano stati i contrasti che hanno opposto il C. al foro secolare. Certo nella Venezia dell'interdetto e di PaoloSarpi la difesa della supremazia del Papato, condotta dal C. nel suo poema, non poteva essere vista di buon occhio.
A Roma ...
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FALCETTA (Falconetti, Falzetta), Egidio
Renata Targhetta
Nacque a Cingoli (Macerata) nel 1496.
Venticinquenne, si laureò a Roma in utroque iure, "dove - come ebbe a scrivere egli stesso al cardinal [...] del concilio di Trento, in Problemi di vita religiosa in Italia nel Cinquecento, Padova 1960, p. 15; G. Cozzi, Paolo Paruta, PaoloSarpi e la questione della sovranità su Ceneda, in Boll. dell'Ist. di storia della società e dello Stato veneziano, IV ...
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ZACCHIA, Laudivio
Giampiero Brunelli
– Nacque nel 1565 a Vezzano, borgo dell’entroterra spezzino, da Gaspare e da Veronica de’ Nobili.
Si laureò in diritto civile e canonico all’Università di Pisa. [...] monsignor Z. nunzio in Venezia al cardinal Lodovisi segretario di Stato ed al cardinal Barberini sulla morte di fra PaoloSarpi, in Archivio storico italiano, IX (1882), 128, pp. 145-162; A. Zacchia Rondinini, Memorie della famiglia Zacchia Rondinini ...
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CACCINI, Tommaso (al secolo Cosimo)
Paolo Cristofolini
Nacque a Firenze il 26 aprile 1574, terzogenito di Giovanni di Alessandro e di Maddalena di Paolo Corsini, vedova Baroncelli. Giovanissimo, non [...] deposizione al S. Uffizio con l'accusare Galileo come sospetto in cose della fede, e amico intimo di fra' PaoloSarpi, tacciato di empietà. Inoltre, senza neppure essere stato interrogato in proposito, denunciò gli accademici lincei, dei quali faceva ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Medioevo plurale
Michele Ciliberto
Nel 1932, in un bel saggio sul Rinascimento, Delio Cantimori scrisse che quando si parlava del Medioevo gli uomini moderni non erano ancora capaci di esprimere un [...] valorizzazione della religione in tutte le sue componenti, alla quale appartiene a pieno titolo anche un personaggio come PaoloSarpi che tende, con massima consapevolezza e radicalità, a separare religione e politica, Chiesa e Stato, affermando il ...
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BARALDI, Giuseppe
Guido Verucci
Nato a Modena il 1° nov. 1778, compì gli studi letterari, teologici e filosofici all'università della sua città, dove ebbe maestro, fra gli altri, il matematico e filosofo [...] ),pp.241-272;Pio VIII e Gregorio XVI, ibid.,IX (1830), pp. 655-698; Osservazioni di monsignor G. B. intorno a fra PaoloSarpi, in Continuazione delle Memorie di Religione, di Morale e di Letteratura,I (1832),pp.73-99 (postumo); Sopra i temi di bella ...
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raviolo al vapore
loc. s.le m. (usato spec. al pl.) Preparato tipico di vari Paesi, in particolare orientali, costituito da un involucro di pasta, di varie forme, ripieno di diversi ingredienti (carni, verdure, frutti di mare, ecc.) e cucinato...
sinodo
sìnodo s. m. (letter. e ant. anche f.) [dal lat. tardo synŏdus (f.), gr. σύνοδος (f.) «adunanza, convegno» (e in astronomia «congiunzione di astri»: v. congiunzione), comp. di σύν «con, insieme» e ὁδός «via»]. – 1. Nell’antica Grecia,...