GENGA, Bernardo (o Bernardino)
Luigi Torraca
Chirurgo, nato a Mondolfo nel ducato d'Urbino nel 1620, morto nel 1690. Fu chirurgo e professore di anatomia e chirurgia nell'ospedale di Santo Spirito in [...] . Il G. fu tra i primi a pronunziarsi a favore della circolazione del sangue, la scoperta della quale attribuì a fra PaoloSarpi.
Scrisse un trattato d'anatomia chirurgica (Anatomia chirurgica sive istoria dell'ossa e muscoli del corpo umano, con la ...
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MARSILI, Emilio
Vittorio Moschini
Scultore, nato a Venezia nel 1842, morto ivi nel 1926. Lasciò a Venezia diverse opere tra le quali il bassorilievo sulla facciata della chiesa della Pietà, la statua [...] di Fra PaoloSarpi (1892), un bronzo (Primi turbamenti) nella Galleria d'arte moderna, ecc. Eseguì anche varî gruppi infantili di sapore aneddotico. Con blando naturalismo formale cercò d'esprimere una certa nobiltà di contenuto, secondo il gusto del ...
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storiografia Scienza e pratica dello scrivere opere relative a eventi storici del passato, in quanto si possano riconoscere in essa un’indagine critica e dei principi metodologici.
Il complesso delle opere [...] storici dei 6°-9° sec., da Gregorio di Tours a Paolo Diacono, a Eginardo, è ancora sensibile l’interesse per il fatto . Pallavicino. La Istoria del concilio di Trento (1619) di Sarpi era infatti l’applicazione, a un argomento di carattere religioso, ...
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Doge di Venezia (Venezia 1536 - ivi 1612), dopo aver ricoperto varie cariche, era a Roma come ambasciatore quando fu eletto doge (1606). Trovatosi nel culmine della lotta con la Chiesa per l'imprigionamento [...] di due ecclesiastici colpevoli di reati comuni, il D., sostenuto dal Sarpi, si distinse per fermezza, anche quando Paolo V lanciò l'interdetto sullo stato veneto: non cedette a minacce di guerra, e vide infine trionfare il proprio punto di vista, sia ...
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MOROSINI, Andrea
Roberto Cessi
Storico, politico ed erudito, nato a Venezia il 14 febbraio 1658, morto ivi il 19 giugno 1618; figlio di Giacomo, ebbe maggior merito nel campo dell'erudizione che in [...] conflitto con la Chiesa di Roma, egli assorbì lo spirito del Sarpi, che si rivela nella sua produzione storica.
Le sue numerose dal 1521 al 1615, dettata a seguito di quella di Paolo Paruta, sebbene a questa inferiore, trattando di vicende assai ...
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GIANNONE, Pietro
Andrea Merlotti
Nacque il 7 maggio 1676 a Ischitella (Foggia), piccolo centro del Gargano, da Scipione (1646-1725), speziale, e Lucrezia Micaglia (1653-1709). Ebbe quattro fratelli: [...] , italiani ed europei. Fra i primi Guicciardini, Sarpi e, soprattutto, il Machiavelli delle Istorie fiorentine: della corte e della cultura, come i bibliotecari dell'Università Paolo Ricolvi e Antonio Rivautella, e, soprattutto, con il residente ...
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ZUCCOLO, Ludovico.
Vinzenzo Lavenia
– Nacque a Faenza il 18 settembre 1568 da Alessandro, membro del patriziato cittadino.
Dopo la nascita di Ludovico, Alessandro fu incriminato durante l’azione repressiva [...] Curzio Rufo e pubblicò gran parte delle proprie opere per i tipi di Marco Ginammi, stampatore legato a PaoloSarpi e ben vigilato dalla censura perché non in linea con gli indirizzi della Controriforma (impresse scritti criptolibertini come quelli ...
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SCHOPPE , Kaspar
Marco Cavarzere
SCHOPPE (Scioppio), Kaspar. – Nacque il 26 giugno 1576, probabilmente a Pappenberg, nei pressi di Norimberga, da un omonimo mugnaio; il nome della madre non è conosciuto.
La [...] realtà come inviato informale del papa. Durante il viaggio verso la Germania Schoppe si fermò a Venezia, dove incontrò PaoloSarpi; qui fu trattenuto brevemente in carcere dal Consiglio dei dieci. Con la partecipazione alla Dieta di Ratisbona si aprì ...
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Venezia dal Rinascimento all'Età barocca
Gaetano Cozzi
La pace d'Italia (1530)
La bella commissione in pergamena che la Serenissima Signoria di Venezia consegnava a Gasparo Contarini quando, verso [...] P. Prodi in questo volume.
262. Cf. su queste leggi e sui primordi della questione dell'Interdetto Federico Chabod, La politica di PaoloSarpi, Venezia-Roma 1962, pp. 50-51.
263. Cf. il contributo di M. Tafuri. Cf. poi G. Cozzi, Stato e Chiesa, p. 18 ...
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Le rappresentazioni della comunità
André Jean
Marc Loechel
Introduzione
Questo lavoro si propone di analizzare in che modo la città veneziana rappresentasse se stessa, ai propri occhi e agli occhi [...] se pittorica della politica dello Stato. La sfiducia veneziana nei confronti della Santa Sede, che ebbe nella persona di PaoloSarpi il più autorevole e facondo assertore, e il conflitto fra lo Stato serenissimo e la Chiesa appassionarono l'Europa ...
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raviolo al vapore
loc. s.le m. (usato spec. al pl.) Preparato tipico di vari Paesi, in particolare orientali, costituito da un involucro di pasta, di varie forme, ripieno di diversi ingredienti (carni, verdure, frutti di mare, ecc.) e cucinato...
sinodo
sìnodo s. m. (letter. e ant. anche f.) [dal lat. tardo synŏdus (f.), gr. σύνοδος (f.) «adunanza, convegno» (e in astronomia «congiunzione di astri»: v. congiunzione), comp. di σύν «con, insieme» e ὁδός «via»]. – 1. Nell’antica Grecia,...