MATEMATICA
Federico Enriques
Matematica, o matematiche (gr. τὰ μαϑηματικά da μάϑημα "insegnamento") significa originariamente "disciplina" o "scienza razionale". Questo significato conferirono alla [...] quarto, attraverso gli studî di G.-L. Lagrange, P. Ruffini e N. Abel, metteranno capo a riconoscere l'impossibilità di di quell'epoca e del secolo successivo - da Lorenzo Ghiberti a Paolo Uccello, a Leonardo da Vinci, a Alberto Dürer - s'innalzano, ...
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REGIA (XXIII, p. 9; App. II, 11, p. 678)
Luigi Squarzina
Paolo Puppa
Dai tardi anni Cinquanta ai tardi anni Settanta la r. teatrale, se sotto un aspetto ha visto la sua inarrestabile affermazione, sotto [...] de la réprésentation, a cura di A. Helbo, Bruxelles 1975; T. Kowzan, Littérature et spectacle, Parigi 1975; F. Ruffini, Semiologia del teatro, Roma 1978.
Come studi specifici a singole poetiche, molti sono i nuovi contributi sulle avanguardie ...
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TEATRO
Mario Verdone
Il t. di prosa dell'ultimo ventennio ha preso caratteristiche che ne hanno modificato sensibilmente l'aspetto, determinando anche notevoli cambiamenti nella vita e nell'assetto [...] attività drammatica - dopo Tutti contro tutti, Ping-Pong, PaoloPaoli - con Anime morte, Primavera 71, Politica degli avanzi Granozio (The defense rests), D. De Matteo (Paradis Kid), G. Ruffini (Father's day), R. Veter (Paradise), L. Melsi (Untitled ...
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Benedetto Caetani discendeva per parte del padre Roffredo I da una delle più cospicue famiglie di Anagni, per parte della madre Emilia dalla nobile casa dei Patrasso di Alatri, imparentata con Alessandro [...] , visitassero le basiliche di San Pietro e di San Paolo. Si fa ascendere a 200.000 il numero dei forestieri Bel, Lovanio-Parigi 1926, e rimandi ivi, p. 442 segg.; F. Ruffini, Dante e il protervo decretalista innominato, in Memorie della R. Acc. delle ...
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GIANSENIO, Cornelio (Cornelis Jannsen)
Arturo Carlo Jemolo
Nato il 28 ottobre 1585 ad Ackov nella contea di Leerdam (Olanda) studiò a Utrecht e poi a Lovanio: qui si distinse negli studî teologici, cui [...] romano) condannava, come contrastanti con il divieto di Paolo V di stampare opere sulla materia de auxiliis divinae Rivoluzione, Bari 1928; E. Buonaiuti, C. G., Milano 1928; F Ruffini, Il "Masso" del Natale manzoniano e il giansenismo, in Rivista d ...
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ZWINGLI, Huldreich (Ulrico Zuinglio)
Delio Cantimori
Riformatore religioso della Svizzera, fondatore della chiesa propriamente detta "riformata". Nacque il 10 gennaio 1484 a Wildhaus, il paese più alto [...] le dottrine più specialmente teologiche di S. Paolo attraverso la dottrina della predestinazione, intesa in protestant doctrine of the Lord's Supper..., Glasgow 1927; F. Ruffini, I problemi centrali della Riforma. La questione Eucaristica, in Religio, ...
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TIMOTEO
Silvio Rosadini
Personaggio del Nuovo Testamento (Atti, XVI, 1-3). Quando, verso il 50, S. Paolo ripassò per Listri, gli fu mostrato questo discepolo (probabilmente da lui condotto alla fede [...] 1923; H. E. Hillard, The Pastoral Epistles of St Paul, Londra 1919; E. Ruffini, La gerarchia della Chiesa negli Atti degli Apostoli e nelle lettere di S. Paolo, Roma 1921; J. Parry, The Pastoral Epistles. Introduction, Text a. Commentary, Cambridge ...
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Secondo la tradizione cattolica il carisma è un dono soprannaturale dello Spirito Santo concesso in via straordinaria ad alcuni membri deila Chiesa per il bene generale della comunità cristiana. Come tale, [...] volontà, pieni di Spirito Santo e di sapienza" (Atti, VI, 3; cfr. E. Ruffini, La Gerarchia della Chiesa negli Atti degli Apostoli e nelle Lettere di S. Paolo, V, Carismi e Carismatici, Roma 1921). Tanto i carismi quanto i loro soggetti appartengono ...
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Voce biblica, indicante una cosa profeticamente raffigurata da un avvenimento anteriore, detto con termine correlativo tipo. Per sé "tipo" (gr. τύπος, da τύπτειν) sarebbe l'impronta che lascia un corpo [...] I, 20 segg.).
In questo senso il vocabolo antitipo è già adoperato da S. Pietro (I Petr., III, 21). S. Paolo invece, nella lettera agli Ebrei (IX, 24), usa ἀντίτυπα per "tipi", preferendo dare alle cose del Nuovo Testamento simboleggiate nel Vecchio ...
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In Atti, VI, 2-6, si narra che gli Apostoli, non bastando alla predicazione e all'amministrazione, scelsero sette cristiani e li preposero al disbrigo delle faccende assistenziali e di servizio nella Chiesa [...] stabile, ma solo dì breve passaggio, con pure mansioni liturgiche (v. ecclesiastici).
Bibl.: E. Ruffini, La gerarchia della Chiesa negli Atti degli Apostoli e nelle lettere di S. Paolo, Roma 1921; F. Hallier, De Hierarchia Ecclesiastica, Parigi 1646. ...
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dialettofobia
s. f. Avversione nei confronti dei dialetti. ◆ «È terminata l’epoca in cui il nostro dialetto era considerato la marca del degrado e il simbolo dell’impossibilità di progredire la scala sociale», spiega Giovanni Ruffino, preside...