CALDERINI (Calderinus, Caldarinus, de Caldarinis), Domizio (Domitius, Domicius, Dominicus)
Alessandro Perosa
Nacque a Torri del Benaco agli inizi del 1446 da Antonio e da Margherita di Domenico Pase. [...] cattedra nello Studio, e l'anno dopo, alla morte di Paolo II, un posto nella segreteria apostolica.
Il C. dovette iniziare . In tutte e due le lettere ricorda poi i comuni amici romani, tra i quali Pomponio Leto, cui ha già scritto senza ottenere ...
Leggi Tutto
BENI, Paolo
Giancarlo Mazzacurati
Non è certa la data della sua nascita, anche se diverse testimonianze raccolte dallo Iacobillo affermano che al momento della morte, avvenuta in Padova il 12 febbr. [...] dà una diretta testimonianza in alcune lettere a Paolo Gualdo (Pignoria, in Lettere d'uomini illustri poesia, VI, Milano 1749, pp. 671-76; G. Carafa, De profess. Gynmasii Romani, Roma 1751, II, p. 561; A. Zeno, Annot. alla Biblioteca dei Fontanini, ...
Leggi Tutto
D'ARRIGO, Stefano
Mauro Bilotta
D’ARRIGO, Stefano (Fortunato Stefano)
Nacque il 15 ottobre 1919 ad Alì Marina (od. Alì Terme), da Giuseppe e Agata Miracolo.
I primi anni
Ad Alì Marina, piccolo borgo [...] . 7). Inevitabile la rarefazione dei contatti con gli ambienti romani. Anche l’intensa amicizia con Guttuso si esaurì nel 1959 partecipazione alle riprese del film di esordio di Pier Paolo Pasolini Accattone (1961), nel quale D’Arrigo interpretò la ...
Leggi Tutto
DELLA VALLE, Pietro
Claudia Micocci
Nacque a Roma l'11 apr. 1586 da Giovanna Alberini e da Pompeo, la cui nobile famiglia vantava origini medievali (di essa il D. scrisse una Storia oggi perduta).
Il [...] educazione musicale poté svilupparsi sotto la guida di alcuni dei più prestigiosi maestri romani dell'epoca: fra questi si ricordano Stefano Tavolaccio, Quinzio Solini e Paolo Quagliati per il cembalo, Marco Fraticelli per la viola da gamba, ancora ...
Leggi Tutto
DOLCE, Lodovico
Giovanna Romei
Nacque a Venezia nel 1508 da un'antica famiglia che aveva accesso al Maggior Consiglio: ma, di essa, un ramo si estinse nel 1248 con Filippo e l'altro ne fu escluso dalla [...] 1545. Ma in una lettera del 10 marzo dello stesso anno a Paolo Crivelli il D. affermava: "per dire il vero levato Messer Tiziano esterne" e "civili" dei Romani di Appiano Alessandrino, 1554 e '59; il compendio de "i fatti de' Romani" di Sesto Ruffo e ...
Leggi Tutto
CONTILE, Luca
Claudio Mutini
Nacque a Cetona (Siena) nel 1505 da famiglia forse non nobile, ma agiata e notevolmente stimata.
Lo stesso C. fornisce importanti ragguagli circa la sua famiglia nel Ragionamento [...] 1550) mostra un esempio di amicizia virtuosa tra due giovani romani, Lucio e Curzio. Di Curzio si innamora Erminia, nell'autunno dello stesso '57, dopo un'ambasciata a Roma presso Paolo IV, il C. venne licenziato da Cristoforo Madruzzo e assunto da ...
Leggi Tutto
DE GUBERNATIS, Angelo
Lucia Strappini
Nacque a Torino il 7 apr. 1840 da Giambattista (morto nel 1867), figlio di un capitano dell'esercito sardo, che era stato funzionario del ministero delle Finanze [...] ), Vita e civiltà vedica (confrontata con la vita degli antichi romani), Roma 1906; introduzione e testo descrittivo alla Mitologia illustrata da B e il suo epistolario (Firenze 1875); Paolo Mantegazza. Ricordo biografico (Firenze 1879); Alessandro ...
Leggi Tutto
BRANCATI, Vitaliano
Nino Borsellino
Nacque a Pachino (Siracusa) il 24 luglio 1907eintraprese gli studi a Modica proseguendoli a Catania dove, nel 1929, si laureò in lettere discutendo con N. Busetto [...] , ancora una volta ricalcati su esemplari dostoevskiani. Allo stesso modo nel secondo tempo del romanzo, occupato dalle esperienze romane di Paolo, i fatti privati si proiettano in una successione di scene di vita sociale (il salotto di casa Ippolito ...
Leggi Tutto
CURIONE, Celio Secondo
Albano Biondi
Nacque a Ciriè nel Canavese (prov. di Torino) il 1° maggio 1503, ultimo dei ventitré figli di Jacomino Troterio e di Carlotta Montrotier, dama di corte di Bianca [...] poi ritrovato nell'esilio: gli agostiniani Pietro Martire Vermigli, Paolo Lazise, Celso Martinenghi e Gerolamo Zanchi (che sarebbe stato traduce in latino, prodotti della tradizione pasquillesca romana dai primi del Cinquecento, vi unisce testi ...
Leggi Tutto
MAFFEI, Scipione
Gian Paolo Romagnani
Nacque a Verona il 1 giugno 1675, terzogenito maschio e ultimo degli otto figli del marchese Giovanni Francesco e della marchesa Silvia Pellegrini.
Dal 1689 al [...] moderna, dedicando ampie schede a siti e monumenti di età romana e a manufatti e palazzi di età medievale e moderna. Lione, Avignone, Arles e Nîmes, dove studiò gli anfiteatri romani e incontrò il naturalista e antiquario F. Séguier, "gentiluomo ...
Leggi Tutto
romaniano
s. m. Chi fa riferimento a Paolo Romani, deputato di Forza Italia. ◆ a colpire «politicamente» è che sulla strada del rimpasto [della Giunta comunale di Milano] si incontrino romaniani e formigoniani. Per una volta tanto d’accordo:...
quinto
agg. num. ord. e s. m. [lat. quintus (o quinctus), der. di quinque «cinque»]. – 1. agg. Che, in una sequenza o in una successione ordinata, occupa il posto corrispondente al numero cinque, cioè viene dopo altri quattro (in numeri arabi...