ARNO, Carlo
Roberto Abbondanza
Nacque a Torino il 4 ott. 1868 da Valentino, matematico, e da Paola Sineo, figlia di Riccardo, uomo politico. Nel 1890 si laureò in giurisprudenza nell'università di quella [...] Ulpiano da una parte, in Giuliano, Africano, Venuleio, Paolo dall'altra parte; ed essi sarebbero ancora alla base e postaugustea (Gand 1926); Le due grandi correnti della giurisprudenza romana (Modena 1926); La grande influenza del "liber de dotibus" ...
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LANCELLOTTI, Giovanni Paolo
Raissa Teodori
Nacque a Perugia nel 1522, da Ludovico, in una famiglia non particolarmente agiata. Della madre non si hanno notizie; Oldoino riferisce di un fratello di nome [...] II mostrarono interesse per il suo lavoro. Il mecenatismo di Paolo IV e l'appoggio di personaggi influenti spinsero il L. a opera sull'insegnamento del diritto canonico. Salvo brevi soggiorni romani il L. trascorse a Perugia il resto della vita, ...
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FEA, Carlo
P. Pelagatti
, Carlo Archeologo di larga fama: nato a Pigna (Oneglia), il 4 giugno 1753, morì a Roma nel 1836, il 17 marzo, e fu sepolto nella chiesa di S. Lorenzo in Lucina. Venuto giovanissimo [...] .
Si oppose a che la riedificazione di S. Paolo, distrutta dall'incendio del 1821, non corrispondesse, secondo E. Tea, C. F. e lo scavo del Foro Romano, in Atti III Congr. Studi Romani, II, Bologna 1935, pp. 230-235; G. de Angelis d'Ossat, C. F. e ...
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Giurista romano (sec. 3º d. C.). Si conoscono di P. ottantasei opere (in 319 libri), oltre le note a opere altrui. Fra le maggiori sono i commenti ad Edictum e ad Sabinum. Grande fu la fama che godette [...] Alessandro Severo. È uno dei più fecondi giuristi romani. Benché più volte raccogliesse materiali tratti da altri i cinque libri sententiarum pervenutici in estratto attraverso la Lex romana Wisigothorum, ma si tratta in realtà di una tarda ...
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romaniano
s. m. Chi fa riferimento a Paolo Romani, deputato di Forza Italia. ◆ a colpire «politicamente» è che sulla strada del rimpasto [della Giunta comunale di Milano] si incontrino romaniani e formigoniani. Per una volta tanto d’accordo:...
quinto
agg. num. ord. e s. m. [lat. quintus (o quinctus), der. di quinque «cinque»]. – 1. agg. Che, in una sequenza o in una successione ordinata, occupa il posto corrispondente al numero cinque, cioè viene dopo altri quattro (in numeri arabi...