Cristina Acidini
La formazione
Quando Michelangelo Buonarroti morì a Roma il 18 febbraio 1564, alla prodigiosa età di ottantanove anni, i protagonisti della politica, della religione, della cultura e [...] questa ingenua falsificazione, la prima grande avventura romana di Michelangelo perché il cardinale, scoperto ben presto i colori, a partire dal costoso azzurro «oltramarino»33. Paolo III si recò di persona allo studio di Michelangelo a Macel ...
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Teologo e iniziatore della Riforma in Germania (Eisleben 1483 - ivi 1546). Figlio di un minatore divenuto agiato imprenditore, studiò a Magdeburgo, Eisenach e nell'univ. di Erfurt (1501-05), laureandosi [...] il peccato dell'uomo e la giustizia di Dio, secondo la parola di Paolo "il giusto vivrà per fede" (Rom. 1,17). Tale nucleo della papa sulle anime del purgatorio e la venalità della curia romana. Redatte in forma provocatoria e in latino per suscitare ...
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Apostolo (n. Tarso in Cilicia inizio sec. 1° - m. Roma tra il 58 e il 68), massimo propagatore del messaggio cristiano nel mondo ellenistico-romano (perciò chiamato l'Apostolo). La ricostruzione della [...] parte dei giudei. Fu salvato dal tribuno della coorte romana di occupazione, il quale però lo arrestò. Come cronologica varia, appunto, di almeno due anni: in questo caso, infatti, Paolo viene arrestato nel 55 (invece che nel 57-58) e giunge a ...
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Nome di santi e di beati:
1. Bonifacio, santo. Martire (probabilmente sec. 4º, a Tarso); le sue reliquie furono portate, tra il sec. 6º e il 7º, a Roma, dov'ebbe sull'Aventino una chiesa, che, nel sec. [...] allo scopo di conferire prestigio a un monastero fedele agli usi romani che, secondo la leggenda, il preteso B., dopo essere quando volle visitare, come metropolitano, la chiesa di S. Paolo a Londra e per entrarvi ricorse alla forza, si scatenò ...
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Nome con cui è noto il pittore Francesco Mazzola (Parma 1503 - Casalmaggiore 1540). Fu tra i più importanti artefici del manierismo, di cui rappresentò l'ideale di grazia, di raffinatezza. Meglio che nei [...] a Fontanellato, che pure richiamano l'opera del Correggio alla Camera di S. Paolo. Nel 1523 il P. si recò a Roma, dove fu presentato a notevoli esempi di trasfigurazione stilistica d'elementi romani e correggeschi, venne fatto prigioniero durante il ...
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Architetto (Roma 1762 - ivi 1839). Complessa figura di progettista di singoli edifici e sistemazioni urbane, ma anche di attento restauratore di monumenti antichi, V. si staglia sullo sfondo delle vicende [...] piazza del Popolo e del Pincio, 1824).
Vita
Nato da genitori romani (i suoi avi erano emigrati dalla Francia in Roma nel 1714), ); Progetti architettonici (1807); Della basilica di S. Paolo sulla via Ostiense (1823); Opere di architettura e ...
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Agàmben, Giorgio. - Saggista italiano (n. Roma 1942); docente di estetica presso le università di Macerata (1988-92), Verona (1993-2003) e IUAV di Venezia. Ha promosso e curato per Einaudi, fino al 1996, [...] e il testimone (1998); Il tempo che resta (2000), in cui ha proposto un'originale rilettura della Lettera ai Romani dell'apostolo Paolo; L'aperto: l'uomo e l'animale (2002); Stato di eccezione (2003); La potenza del pensiero (2005); Il regno ...
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Famiglia di marmorarî romani, attivi nei secc. 12º-13º, esponenti significativi dell'arte cosmatesca. Documentata intorno alla metà del sec. 12º con la tomba (distrutta) del card. Guido in SS. Cosma e [...] di opere che recano la firma V. conservati in chiese romane (S. Saba, S. Croce in Gerusalemme, S. Pudenziana di stile sono attribuiti ai V. l'ala nord del chiostro di S. Paolo fuori le Mura e la decorazione dell'atrio, nonché i capitelli della navata ...
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Oratore e scrittore barnabita (Coldirodi, Imperia, 1867 - Sparanise 1931). Fu uno degli uomini pubblici più in vista del cattolicesimo italiano agli inizî del sec. 20º. Predicatore e conferenziere celebre, [...] sangue cristiano (1901); Dogma, gerarchia e culto nella Chiesa primitiva (1902); Scienza e fede e il loro preteso conflitto (1903); Il pensiero di s. Paolo nella lettera ai Romani (1903); Memorie di guerra (1924); Nuove memorie di guerra (1928). ...
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Teologo ariano (m. dopo il 341); retore pagano, poi discepolo di Luciano di Antiochia, nella persecuzione di Massimiano defezionò; riaccolto nella Chiesa, fu presente in varî sinodi; oltre il Syntagmation, [...] e da s. Atanasio, scrisse (secondo s. Girolamo, De vir. ill., 86, 94) commentarî ai Vangeli, alla lettera di s. Paolo ai Romani, e ai Salmi. Filostorgio gli rimprovera (Hist. Eccl., II 15) di aver falsato la dottrina del maestro nella teologia del ...
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romaniano
s. m. Chi fa riferimento a Paolo Romani, deputato di Forza Italia. ◆ a colpire «politicamente» è che sulla strada del rimpasto [della Giunta comunale di Milano] si incontrino romaniani e formigoniani. Per una volta tanto d’accordo:...
quinto
agg. num. ord. e s. m. [lat. quintus (o quinctus), der. di quinque «cinque»]. – 1. agg. Che, in una sequenza o in una successione ordinata, occupa il posto corrispondente al numero cinque, cioè viene dopo altri quattro (in numeri arabi...