CODAGNELLO, Giovanni
Girolamo Arnaldi
Un notaio piacentino di questo cognome, talvolta latinizzato in "Caputagni", e di questo nome compare come rogatario o come teste in un manipolo di documenti conservati [...] per oggetto il primo dei due.
Benché contenga anche excerpta di varia natura e provenienza (Historia Romana e Historia Langobardorum di Paolo Diacono; prologo della Lex Baiuwariorum, ecc.), la cronaca favolosa - cui va annesso il frammento sulla ...
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GUICCIARDINI, Luigi
Michael Mallet
Figlio di Piero di Luigi e di Agnola di Andrea Buondelmonti, nacque a Firenze il 25 maggio 1407.
Il nonno, Luigi di Piero, era uno degli uomini più ricchi della città, [...] creato conte palatino da Sigismondo di Lussemburgo re dei Romani.
Nonna del G. era Costanza di Leonardo Strozzi Milano nel giugno 1469 per persuadere Galeazzo Maria Sforza a opporsi a Paolo II e mandare truppe a Rimini. Le prime settimane del suo ...
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CHIEPPIO, Annibale
Gino Benzoni
Nacque nel 1563 a Mantova da Giovanni e Anna di Paolo Arrigoni, entrambi d'origine milanese. Quasi povero, il padre - un po' si risolleva, comunque, acquistando, con [...] l'argenteria presso il Monte di Verona - 15 mila scudi romani per soddisfare i suoi numerosi creditori di Roma e di Firenze. 1968, p. 6; C. Monteverdi, Lettere..., a cura di D. De' Paoli, Roma 1973, pp. 33-37, 341 s.; lettera del 15 settembre del 1612 ...
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DELLA TORRE, Francesco
Gino Benzoni
Nacque nel 1519 da Giovanni Febo detto il Giovane (1462-1547) - a sua volta figlio di quel Febo il Giovane più volte capitano di Gorizia al quale il conte di questa, [...] Antiveneziani pure i due figli natigli dalla prima moglie Paola di Pagano Savorgnan; ché Chiara (la quale muore nel al D., già nominato nella dedica della sezione Poematon al re dei Romani Massimiliano, sono indirizzati i versi alle pp. 1-6 (è, ...
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ISOLANI, Jacopo
Giorgio Tamba
Nacque a Bologna verso il 1356 primogenito dei quattro figli di Giovanni di Domenico e di Alenia (Alignia) di Gentile Alidosi.
Nel 1378 sposò Bartolomea, figlia postuma [...] (Tarquinia) e quindi Viterbo; ma non poté piegare né i baroni romani né i difensori di Castel Sant'Angelo. Il 25 luglio i padri occupare saldamente Castel Sant'Angelo e con il loro comandante, Paolo Orsini, l'I. dovette di fatto condividere il potere ...
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CENCIO (Cintius, Cinchius, Quintus, Crescentius)
Lorenzo Baldacchini
Di ragguardevole famiglia romana (suo padre fu praefectus Urbis anteriormente al 25 aprile del 1051), nacque nella prima metà del [...] di fatto dalle cariche e dagli uffici pubblici. Secondo Paolo di Bernried, fu appunto tale misura, che colpiva C a salvarsi solo grazie all'intervento di numerosi esponenti della nobiltà romana e, pare, anche a quello di Matilde di Canossa, allora ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Carlo Sigonio
Guido Bartolucci
L’opera di Carlo Sigonio rappresenta un momento di passaggio tra la storiografia politica del primo Cinquecento e le opere del 17° sec., in un periodo di profonda trasformazione [...] , anche polemico, della respublica litterarum. Insieme alla storia romana, Sigonio ampliò la sua ricerca all’opera di Aristotele e di fonti archeologiche e documentarie. Sollecitata dallo storico Paolo Giovio, pubblicata nel 1558, ampliata e rivista ...
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LOTTINI, Giovanfrancesco
Stefano Tabacchi
Nacque a Volterra nel 1512 da Antonio e da Costanza Giovannini, membri del patriziato cittadino. Sulla sua giovinezza non si hanno molte notizie. Sembra che [...] la paternità del L. per i resoconti dei conclavi di Marcello II, Paolo IV e Pio IV pubblicati nella raccolta curata da G. Leti dei Conclavi de' pontefici romani (s.l. 1667, con molte ristampe).
Opere manoscritte. Biblioteca apost. Vaticana, Barb ...
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GUGLIELMO da Pastrengo
Monica Cerroni
Nacque intorno al 1290 da Iacopo e Armelina, quasi certamente a Verona: l'appellativo, che sempre accompagna il suo nome, indica, più che il luogo di nascita, l'origine [...] storia del diritto medievale e per le opere dei giuristi romani.
Il De originibus, suddiviso in sei parti, è ispirato la lettera d'accompagnamento, una copia in prestito da parte di Paolo De Bernardo. Dopo la stampa cinquecentesca, fu riscoperta nel ' ...
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BURATTINI (Boratyni), Tito Livio
Domenico Caccamo
Nato ad Agordo (Belluno) l'8 marzo 1617 da famiglia nobile e agiata, abbandonò giovane il suo paese per motivi imprecisati. Animato da interessi archeologici [...] di Cracovia che diresse per qualche tempo con l'aiuto di Paolo Del Buono, già matematico del granduca Leopoldo, incontrato a superbissime opere fatte dagli antichi Egizi, Persiani, Greci e Romani che in quel Regno dominarono".
Nella lettera al de ...
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romaniano
s. m. Chi fa riferimento a Paolo Romani, deputato di Forza Italia. ◆ a colpire «politicamente» è che sulla strada del rimpasto [della Giunta comunale di Milano] si incontrino romaniani e formigoniani. Per una volta tanto d’accordo:...
quinto
agg. num. ord. e s. m. [lat. quintus (o quinctus), der. di quinque «cinque»]. – 1. agg. Che, in una sequenza o in una successione ordinata, occupa il posto corrispondente al numero cinque, cioè viene dopo altri quattro (in numeri arabi...