Botanica e zoologia
Il sapere botanico e zoologico del Rinascimento può essere visto e studiato come una tappa del costituirsi delle scienze della botanica e della zoologia; così è per tutti coloro che [...] che si conoscono" (Les observations, I, 1), principio metodologico che traspone, in maniera evidente, le parole di Paolo (Romani, I, 20) menzionate e citate dallo stesso Belon. Così egli non approverebbe il cosmografo André Thevet che rimprovera a ...
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Complesso di pagine dello stesso formato, contenenti testi e illustrazioni, ricavate da fogli di carta stampati o manoscritti, piegati in segnature, cuciti o incollati, e tenuti insieme da un rivestimento [...] di Guicciardini (1561). A Roma A. Baldo, su incarico di Paolo III, prima fonda una tipografia greca (1539), poi diviene stampatore Edizioni, Dalla parte delle bambine, Nuove Edizioni Romane, Coccinella ecc.), mentre editori non specifici propongono ...
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Anatomia comparata
B. timpanica Rigonfiamento dell’osso timpanico, che concorre a formare il temporale, nei Roditori, Carnivori e Perissodattili.
Botanica
Aspetto delle lamine fogliari che in seguito [...] ° sec. il bollo di piombo, recante l’effige di Pietro e Paolo da un lato, e il nome del pontefice dall’altro, è stato Bullarium taurinense, il Bullarium Benedicti XIV, la Bullarii romani continuatio ecc.), con le quali si hanno documenti fino ...
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GEOGRAFIA
Roberto Almagià
(gr. γεωγραϕία)
Nome e concetto
di Roberto Almagià
La geografia, come scienza, risale, come è dimostrato dallo stesso nome, all'età greca, e da allora fino ai nostri giorni [...] ; la meravigliosa unità di vita civile e politica creata dai Romani si spezzò; non il mondo conosciuto si restrinse, ma piuttosto anni anteriore e di molto minor levatura, di Paolo Merula: Cosmographiae generalis libri tres, item Geographiae ...
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VITE (lat. vitis; fr. vigne; sp. vid; ted. Winstock; ingl. vine)
Giovanni DALMASSO
Per vite, senz'alcun aggettivo, comunemente s'intende la vite europea o nostrana. Botanicamente, si tratta della specie [...] A questo periodo, che segnò l'apogeo della viticoltura romana, seguì una sensibile riduzione nella viticoltura del Lazio, lasciato da un tal Sante Lancerio bottigliere di papa Paolo III Farnese. Sempre per limitarci alle opere maggiori, ricorderemo ...
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TRENTINO-ALTO ADIGE
Olga Donati
Gioia Conta
Francesco Monicelli
Piero Spagnesi
(v. ALTO ADIGE, II, p. 711; App. II, I, p. 147; III, I, p. 76; IV, I, p. 108; TRENTINO, XXXIV, p. 266; App. II, II, [...] Alarico e degli Ostrogoti di Radagaiso. I castra citati da Paolo Diacono, distrutti nel 590 dai Franchi (sei per il Menis, Venezia 1991, pp. 121-225; L. Bosio, Le strade romane della Venetia e dell'Histria, Padova 1991; Bolzano. Dalle origini alla ...
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Storia della scienza. - Nel tracciare la storia degli studî botanici, conviene distinguere, per l'antichità e il Medioevo e anche per i primi tempi dell'età moderna, tra le conoscenze botaniche di carattere [...] conoscenze botaniche dei suoi tempi.
Le conoscenze dei Romani ebbero carattere essenzialmente pratico e così le opere botaniche notevolissime per la modernità dei concetti; Silvio (padre Paolo) Boccone (1633-1704); Giacomo Zanoni (1615-1682); Tobia ...
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Ecologia
Domenico Siniscalco
Umberto Colombo e Giuseppe Lanzavecchia
Economia e ambiente, di Domenico Siniscalco
Sviluppo sostenibile, di Umberto Colombo e Giuseppe Lanzavecchia
Economia e ambiente
SOMMARIO: [...] Sanità), insieme a Teheran, Seul, Rio de Janeiro, San Paolo, Parigi e Pechino.
Le deposizioni acide, secche e umide un esempio fondamentale di ‛tecnologia immateriale' della quale gli antichi Romani furono maestri.
L'uomo si è presto reso conto che ...
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PIROTTA, Pietro Romualdo
Alessandro Ottaviani
PIROTTA, Pietro Romualdo. – Nacque il 7 febbraio del 1853 a Pavia da Angelo, proprietario terriero, e da Ottilia Robinetti.
Fu allievo del Collegio Ghislieri; [...] , che Pirotta, coadiuvato dai giardinieri Giambattista Canneva e Paolo Mauri, riuscì in breve a trasformare in uno splendido l’aiuto di una nutrita compagine di allievi, gli anni romani furono comunque teatro di una vasta gamma di nuove ricerche, ...
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BIVONA BERNARDI, Antonio
Francesco Brancato
Nacque a Messina il 24 ott. 1778 da Andrea Bernardi e da Maddalena Chiocciola, romani. Perduti ancor piccolo i genitori, fu adottato dal barone Antonino Bivona [...] 'anno pubblicò una prima raccolta di piante sicule.
Lo studio delle piante aveva avuto in Sicilia avvassionati cultori, fra cui Paolo Boccone, e in ultimo soprattutto il Tineo, che aveva dato notevole incremento all'Orto botanico di Palermo. Ma è ...
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romaniano
s. m. Chi fa riferimento a Paolo Romani, deputato di Forza Italia. ◆ a colpire «politicamente» è che sulla strada del rimpasto [della Giunta comunale di Milano] si incontrino romaniani e formigoniani. Per una volta tanto d’accordo:...
quinto
agg. num. ord. e s. m. [lat. quintus (o quinctus), der. di quinque «cinque»]. – 1. agg. Che, in una sequenza o in una successione ordinata, occupa il posto corrispondente al numero cinque, cioè viene dopo altri quattro (in numeri arabi...