Uomo politico italiano (n. Milano 1947). Giornalista pubblicista, è stato editore di televisioni locali e anche corrispondente di guerra in Iraq e Iran e in Romania. Deputato dal 1994 al 2013 eletto nelle [...] fila di Forza Italia e del Popolo delle libertà, nel 2013 e nel 2018 è stato eletto al Senato nelle fila del PDL e di FI. Dal 1998 al 2005 è stato coordinatore regionale di Forza Italia della Lombardia. ...
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Pio VII
Philippe Boutry
Barnaba Chiaramonti nacque a Cesena il 14 agosto 1742 dal conte Scipione e dalla contessa Giovanna Coronati Ghini. Le due famiglie appartenevano al patriziato locale, ma non [...] alla vigilia della partenza da Roma (22 marzo), il vescovo di Imola si richiamò con forza all'insegnamento di s. Paolo (Romani 13, 2) per raccomandare ai fedeli la sottomissione al "Vittorioso Supremo Generale dell'Armata Francese d'Italia" (era la ...
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Autorità
Carlo Galli
Introduzione
Il termine 'autorità' riveste, nel linguaggio comune e in quello scientifico, una vasta gamma di significati, designando sia il fondamento o il criterio che origina [...] la trascendenza possa coesistere con l'ordine politico.
I termini della questione sono già presenti nell'affermazione di san Paolo (Romani, 13, 1) "non est potestas nisi a Deo", che legittima l'assetto politico esistente, facendolo discendere da Dio ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
«La personalità di B[onifacio] VIII è indubbiamente fra le più rilevanti nella storia del Papato medievale. [...] Figura di sanguigna umanità, ebbe meriti e demeriti ugualmente spiccati [...]. Fra i [...] Geremia 1, 10]), ha la potestas di giudicarlo perché «non est potestas nisi a Deo; quae autem sunt, a Deo ordinata sunt» (Paolo, Romani 13, 1). È il pontefice romano, il successore di Pietro, al quale è stato dato il potere di «legare e di sciogliere ...
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Cristiano di Roma (secondo alcuni di Efeso), salutato da s. Paolo (Romani, 16, 10). Leggende tardive lo identificano con uno dei 72 discepoli di Gesù, che fu poi vescovo e martire a Smirne ed è commemorato, [...] con un Lucio (forse di Cirene; detto vescovo di Laodicea) e un Clemente (detto vescovo di Sardi), il 22 aprile e il 10 settembre ...
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PAOLO da Gualdo Cattaneo
Cristiana Pasqualetti
PAOLO da Gualdo Cattaneo. – Nato prima del 1380, questo scultore, attivo a Roma e nel Lazio meridionale nei primi due decenni del Quattrocento, era originario [...] sensibilmente plasmati rispetto a quelli degli stemmi Carafa» (p. 25) fanno sospettare l’intervento di un collaboratore dei primi tempi romani di Paolo, che forse non poteva ancora contare su allievi diretti per fare fronte alle commissioni.
A Roma ...
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PAOLO III, papa
Gigliola Fragnito
PAOLO III, papa. – Alessandro Farnese nacque a Canino il 28 febbraio 1468, secondogenito di Pier Luigi e di Giovannella Caetani, figlia di Onorato III duca di Sermoneta.
La [...] e alla diffusione di dottrine eterodosse tra cardinali e prelati, pur decisi a rimanere entro la Chiesa romana e a riconoscere l’autorità pontificia, Paolo III dovette mediare tra questi ultimi, che, graditi a Carlo V e capaci diplomatici, si ...
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PAOLO I, papa
Paolo Delogu
PAOLO I, papa. – Appartenente a una famiglia della nobiltà romana che aveva le sue case nella regione della via Lata (odierna via del Corso), venne allevato ed educato nelle [...] di cui facevano parte, oltre agli stretti collaboratori di Stefano II, anche esponenti della nobiltà laica romana. L’elezione di Paolo avvenne dunque in un contesto conflittuale. Lo stesso biografo ammette che riuscì a prevalere sull’arcidiacono ...
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Paolo di Tarso, san
Raffaele Savigni
L’apostolo delle genti
Cittadino romano di nome Saulo, di famiglia ebraica, perseguitò duramente i cristiani fino a quando, dopo aver avuto una visione, si convertì [...] lettere principali (indirizzate ai Romani, a Corinzi, ai Galati) Paolo sottolinea il primato della fede la questione venne convocato il Concilio di Gerusalemme, nel quale Paolo riuscì a far prevalere, con qualche compromesso pratico, il principio ...
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Paolo Scolari, romano (m. ca. 28 marzo 1191); cardinale e vescovo di Palestrina, eletto a Pisa il 19 dic. 1187, successe a Gregorio VIII. Pacificatosi con i Romani, ribelli dal 1143, riportò la Curia pontificale [...] a Roma (1188); promise al Barbarossa la corona imperiale per il figlio Enrico, ottenendone il riconoscimento dello Stato pontificio nei limiti segnati da Lucio III. Promosse la 3a crociata; staccò la Chiesa ...
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romaniano
s. m. Chi fa riferimento a Paolo Romani, deputato di Forza Italia. ◆ a colpire «politicamente» è che sulla strada del rimpasto [della Giunta comunale di Milano] si incontrino romaniani e formigoniani. Per una volta tanto d’accordo:...
quinto
agg. num. ord. e s. m. [lat. quintus (o quinctus), der. di quinque «cinque»]. – 1. agg. Che, in una sequenza o in una successione ordinata, occupa il posto corrispondente al numero cinque, cioè viene dopo altri quattro (in numeri arabi...