Giornalista italiano (n. Milano 1949). Notista politico nelle file de l’Espresso (1967-85), ha fatto parte della redazione de La Repubblica (1985-86), passando poi in qualità di editorialista a La Stampa (1986), di cui è stato anche direttore (1990-92). Dal 1992 al 1997 ha diretto il Corriere della sera, avviando una nuova formula più vicina ai modi e alle tematiche dell’attualità. Nominato direttore ...
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GIORNALE e GIORNALISMO
Paolo Murialdi
(XVII, p. 184; App. I, p. 675; II, I, p. 1057; IV, II, p. 78)
La stampa italiana dal 1978 al 1992. − Grandi cambiamenti sono avvenuti nel sistema italiano dei mass [...] un foglio autonomo, pacato, senza concessioni al sensazionalismo, e attualmente diretto da V. Feltri. Nel settembre 1992, inoltre, P. Mieli è passato dalla direzione de La Stampa a quella del Corriere della Sera, succedendo a U. Stille, mentre alla ...
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Giornalismo
Paolo Murialdi
Agli inizi del 21° sec. il g. di molti Paesi è stato dominato dalla presenza del terrorismo di impronta islamica, dalle guerre che ne sono conseguite e dal conflitto fra Israele [...] editore. Nella stanza che fu di L. Albertini ritornò P. Mieli il quale, dopo la precedente direzione, non aveva perso i contatti di un periodo particolare, segnato dalla morte di Giovanni Paolo ii e dalla elezione del suo successore Benedetto xvi, ...
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Giornale e giornalismo
Paolo Murialdi
(XVII, p. 184; App. I, p. 675; II, i, p. 1057; IV, ii, p. 78; V, ii, p. 459)
La stampa nell'ultimo decennio del 20° secolo ha attraversato tempi difficili, non [...] quarantenni di notevole mestiere (a La Stampa, dopo Mauro, C. Rossella e poi M. Sorgi; al Corriere della sera, dopo Mieli, F. de Bortoli), cresciuti nell'era della televisione, il ricorso alla teledipendenza è tuttora praticato con l'uso di molte ...
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mielismo
s. m. Il modo di fare e di concepire il giornalismo, lo stile giornalistico di Paolo Mieli. ◆ «Questioni di confine» […] Si direbbe un’autobiografia di un singolare protagonista della società culturale di questi anni, «centauro» equamente...
mielista
agg. Relativo al modo di fare e di concepire il giornalismo, allo stile giornalistico di Paolo Mieli. ◆ si resterebbe dunque, a prima vista, basiti davanti agli articoli che, ogni quindici giorni, lo stesso Paolo Mieli va collezionando...