DIANI, Tito
Carla Casetti Brach
Tipografo a Roma, nacque probabilmente intorno alla metà del sec. XVI. Fu attivo assieme al fratello Paolo, dal 1583 al 1591. I due fratelli operarono sia in proprio, [...] marca di Vincenzo Accolti a Roma; l'ancora col delfino riporta ai Manuzio e, più precisamente, ad Aldo il Giovane, e anche s. il 1591 non si hanno più notizie né del D. né del fratello Paolo.
Fonti e Bibl.: D. Tordi, La stampa in Orvieto nei secc. ...
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CANDIDO, Pietro
Paolo Orvieto
Monaco camaldolese, è stato, e continua a esserlo tuttora, confuso con il più famoso Pier Candido Decembrio; tant'è vero che molte delle opere dell'uno sono state attribuite [...] Nel 1499dedicò allo stesso Delfino il De vita Christi Homerocentra di Eudocia Augusta (nella Collectio Christianorum poetarum di Aldo Manuzio, 1501), che era stata tradotta dal greco in latino. Pure al Delfino è dedicata la traduzione in latino della ...
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CRAVETTA, Aimone
Antonino Olmo
Nato a Savigliano (Cuneo) da Giovan Battista, giureconsulto, il 9 ott. 1504. si addottorò in diritto civile presso l'ateneo torinese, e, ventenne, già vi insegnava con [...] essendogli stato preferito, dietro le pressioni del cardinal Tournon, legato di Paolo III, A. Papio.
Il C. si trattenne a Chambéry ancora ci dà la misura della sua fama in quanto al Manuzio ne venivano corrisposti soltanto 200. A Torino, dove ebbe ...
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GRAZIANO da Brescia
Franco Bacchelli
Nato a Brescia verso la metà del XV secolo, la prima notizia su di lui è, probabilmente, quella che, con il nome di "frater Gratius de Brixia", lo registra come [...] assoldato dal Pio, lo spagnolo Giovanni Montesdoca, e Paolo Pisotti da Parma, che sarà poi eletto generale dell Padova, III (1970), p. 13; L. Balsamo, Alberto Pio e Aldo Manuzio, in Società, politica e cultura a Carpi ai tempi di Alberto III Pio ...
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DELLA ROVERE, Felice
Marina Frettoni
Figlia naturale di Giuliano Della Rovere, nacque, stando almeno alle indicazioni del Litta, da Lucrezia Normanni poi sposa di Bernardino De Cupis o Coppi da Montefalco. [...] verso la S. Sede e la grazia concessa nel 1535 da Paolo III allo stesso Girolamo per l'assassinio del fratellastro. Per lettere dell'ellenista Scipione Forteguerri (Carteromaco) al Manuzio che ella chiedeva insistentemente copie di libri latini ...
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GABUZIO, Giovanni Antonio
Dario Busolini
Nacque nel maggio del 1551 a Orlongo (oggi Valduggia nella Val Sesia) dal nobile Francesco e da Antonia Lomazzi, una parente del filosofo e medico G.B. Rasario. [...] ricevette gli ordini minori, quindi a Milano, dove conobbe P. Manuzio, O. Ferrari e F. Cicerei.
Nel 1573 ottenne la facoltà il G. fu nuovamente eletto preposito del collegio di S. Paolo, e Paolo V gli conferì un vitalizio per il lavoro al Rituale. ...
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CANCER, Matteo
Alfredo Cioni
Nacque a Brescia, ma si trasferì a Napoli, ove fu attivo come tipografo per oltre un quarantennio.
Non si conosce l'anno del suo arrivo a Napoli, né quello che segnò l'inizio [...] che fu seguita dalle nuove norme censorie emanate da papa Paolo III in concordanza con le deliberazioni della IV sessione - come già aveva fatto Giovan Battista Cappello - l'insegna dei Manuzio; ma usarono anche un'altra marca (due mani avvinte) col ...
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GABIA, Giovan Battista
Elena Del Gallo
Nacque a Verona in data imprecisata nei primi anni del sec. XVI.
Non si hanno notizie biografiche anteriori a quelle che attestano la sua presenza come professore [...] nell'Università di Roma durante i pontificati di Giulio III, Paolo IV, Pio IV, Pio V e Gregorio XIII. Ottenne la il G. diede alle stampe a Roma, per i tipi di P. Manuzio, la traduzione in latino dei commenti del vescovo di Ciro Teodoreto, vissuto fra ...
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