DAVIDICO, Lorenzo
Carlo von Flüe
Paolo Lorenzo Castellino nacque nel 1513 a Castelnovetto nella Lomellina (diocesi di Vercelli, provincia di Pavia), da Giorgio di Davide e da Giovanna sua moglie. Lasciò [...] dove ebbe occasione di conoscere prelati importanti e di assistere alle dispute di sacra dottrina che si tenevano alla corte di Paolo II I.
È lo stesso D. che ne parla in un suo opuscolo De congrua gratioris nonditis electione (in De columba animae ...
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Alessandro Farnese (Canino 1468 - Roma 1549). Papa dal 1534, il suo pontificato fu segnato soprattutto dalla reazione contro il protestantesimo. Approvò l'ordine dei gesuiti, costituì la Congregazione [...] . Per la politica nepotistica (in favore dei quattro figli: Costanza, Pier Luigi, Paolo, Ranuccio, avuti prima dell'imposizione degli ordini sacri), fu in contrasto con i Della Rovere per Camerino e compì la famosa infeudazione a Pier Luigi di Parma ...
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Paolo di Tarso, san
Raffaele Savigni
L’apostolo delle genti
Cittadino romano di nome Saulo, di famiglia ebraica, perseguitò duramente i cristiani fino a quando, dopo aver avuto una visione, si convertì [...] di Cristo) e non «secondo la carne» (ossia seguendo gli impulsi egoistici).
Gli Atti degli apostoli descrivono i viaggi missionari di Paolo, e anche l’ultimo viaggio verso Roma, ove giunse, scortato da soldati, per difendersi dalle accuse degli ...
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La storia dell’Italia unita è segnata, nei suoi rapporti tra Stato e Chiesa cattolica, da un arcipelago di realtà religiose che riguardano non soltanto le istituzioni, ma anche e soprattutto le multiformi [...] processi di beatificazione di alcuni ‘operai’ (in particolare di Alberto Marvelli, proclamato beato da Giovanni Paolo II nel 2004), sono i frutti che, dopo la scomparsa di Gedda nel 2000, rimangono legati a questa esperienza religiosa che è testimone ...
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PAOLO Veneto
Alessandro D. Conti
PAOLO Veneto (Paolo Nicoletti). – Paolo (Ordine degli eremitani di Sant’Agostino), figlio di Nicoletto Antonio da Venezia e di una donna Elena, di cui si ignora il casato, [...] per chiunque voglia rendersi conto della peculiarità e dell’attualità dell’aristotelismo tardomedievale e umanistico.
I primi studi sul pensiero di Paolo datano a quasi due secoli fa, ma soltanto di recente si sono potute valutare adeguatamente ...
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Paolo Scolari, romano (m. ca. 28 marzo 1191); cardinale e vescovo di Palestrina, eletto a Pisa il 19 dic. 1187, successe a Gregorio VIII. Pacificatosi con i Romani, ribelli dal 1143, riportò la Curia pontificale [...] a Roma (1188); promise al Barbarossa la corona imperiale per il figlio Enrico, ottenendone il riconoscimento dello Stato pontificio nei limiti segnati da Lucio III. Promosse la 3a crociata; staccò la Chiesa ...
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I martirologi indicano varî martiri di nome Pudente (un P. è anche nella comunità romana all'età di Paolo, cfr. II Tim. 4, 21); un P. è indicato come padre di Pudenziana e Prassede (v.) e ricordato il [...] 19 maggio dal Mart. rom.; ma nulla sappiamo di lui, come pure di Pudenziana, cui è dedicata in Roma una chiesa (sec. 4º) ...
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Gian Pietro Carafa (Sant'Angelo a Scala 1476 - Roma 1559). Inquisitore, divenne papa nel 1555. Intransigente fautore della Controriforma, ampliò i poteri dell'Inquisizione e nel 1559 pubblicò il primo [...] suoi compagni a cagione del sacco di Roma (1527), i molti incarichi politici non gli impedirono di preoccuparsi segnatamente del riforme durissime, sancì l'obbligo della residenza per i vescovi, affrontò con eccessiva intransigenza la situazione ...
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Pietro Barbo (Venezia 1417 - Roma 1471). Divenuto cardinale prete del titolo di S. Marco (1440) per volontà dello zio materno Eugenio IV, godette di una posizione influente sotto Nicolò V e Callisto III, [...] Venezia; incoraggiò l'arte della stampa, ma avversò i circoli umanistici romani, considerandoli ispirati a idee paganeggianti; Romana si sarebbe perciò organizzata una congiura, i cui capi, tra i quali Pomponio Leto e il Platina, furono processati ...
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Camillo Borghese (Roma 1552 - ivi 1621). Fu eletto pontefice nel 1605. All'inizio del pontificato entrò in conflitto con Venezia, che aveva promulgato leggi restrittive in materia di proprietà ecclesiastica, [...] anzi espulse quel clero regolare che osservava l'interdetto, difesa dal suo teologo di stato Paolo Sarpi; se la mediazione di Francia e Spagna poté avviare a un componimento (i gesuiti non furono però riammessi se non nel 1657), il prestigio di P. V ...
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non ti disunire loc. aforistica Invito a non perdere la propria unità e saldezza interiore. ◆ Di quel categorico «non ti disunire» (già un tormentone per cinefili) Capuano (quello vero) specifica che era una frase usata nel calcio, niente a...
cörsivœ (Cörsivœ, corsivoe) s. m. Modo di parlare lanciato sui social media e diffuso soprattutto tra i giovani come parodia di un certo birignao esibito da persone che affettano snobismo. | Nei media è spesso presente la grafia tradizionale...