CAPPONI, Nicola, detto Cola Montano
Paolo Orvieto
Nacque nella prima metà del secolo XV a Gaggio della Montagna nel Bolognese, donde il nome Montano; il padre aveva nome Morello. Nulla sappiamo della [...] sappiamo quanto vera) di aver violentato una fanciulla. PaoloGiovio parla anche di una fustigazione pubblica che il C della troppo severa educazione ricevuta dall'antico maestro (P. Giovio, Elogia..., Florentiae 1551, p. 138).
Alla fine del ...
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BIDELLI, Giovan Battista
Alfredo Cioni
Nacque in Milano intorno al 1580 da un Bartolomeo; sposò Vittoria Locarni della famiglia di tipografi che ebbe lunga attività in Milano; dal matrimonio ebbe cinque [...] del De bello mussiano di Galeazzo Capella (1629). Molto bella è l'edizione delle Vite dei Dodici Visconti di PaoloGiovio tradotte in italiano da Lodovico Domenichi (1632): è ristampata dall'edizione giuntina di Firenze (1549) ed è adornata da ...
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BLADO, Antonio
Francesco Barberi
Nacque nel 1490 ad Asola (Mantova) da Gerardo.
Dall'appellativo Platina (o Platyna), che si legge in poche sottoscrizioni di sue edizioni, il Fumagalli arguì la probabile [...] dotti e della scuola le opere storiografiche del Machiavelli, del Giannotti, del Giovio e del Foglietta, le traduzioni da autori greci e latini di Achille Stazio, Angelo Caiani, Paolo del Rosso e altri; le grammatiche di Vincenzo Termini e di Evenzio ...
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MALATESTA
Davide Ruggerini
Dinastia di stampatori, attiva a Milano dalla fine del XVI sino a tutto il XVIII secolo. L'arte tipografica fu tramandata di padre in figlio, e fino a tutto il secolo XVII [...] 1627 senza poter realizzare l'opera.
Furono i figli Gerolamo e Paolo Pandolfo a stampare le Historiae patriae di T. Calco (1627 [ le Duodecim Vicecomitum Mediolani principum vitae di P. Giovio e l'inedita Philippi Mariae Vicecomitis Mediolani( vita ...
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MAJORANO, Niccolò
Massimo Ceresa
Nacque a Melpignano, presso Otranto, intorno al 1491-92 da famiglia nobile originaria di Reggio Calabria.
È probabile che abbia appreso presto la lingua greca seguendo [...] il commento non raggiunse mai la stampa. Al principio del 1556 Paolo IV, intento a promuovere la riforma della Chiesa, costituì a alla morte, il 31 luglio 1597.
Fonti e Bibl.: P. Giovio, Elogia virorum literis illustrium, Basileae 1577, p. 44; F.M ...
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BINDONI, Francesco
Alfredo Cioni
Figlio maggiore di Alessandro, fu anch'egli editore, tipografo e libraio a Venezia, durante il sec. XVI. Seppure sia possibile che sia nato nell'Isola Bella del Lago [...] (1553), la traduzione di L. Domenichi degli Elogia del Giovio (1558, 1560), le due ristampe dei Compassionevoli avvenimenti di " (Altobello Salicato); nel 1570 il terzo volume dei Consilia di Paolo da Castro fu stampato "apud G. Bindoni & socios" ...
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CIGALINI, Francesco
Roberto Ricciardi
Nacque a Como da Paolo, medico, nel 1489, Seguì la professione patema, ma si interessò, oltre che di medicina, anche di storia patria, lingue antiche e astrologia. [...] comaschi di epoca romana.
Il C. ebbe tre figli, Paolo (1528-1598), Marco e Zanino, dei quali il primo , Epistol. libri XII, I, Milano 1782, pp. 5 s.; G. B. Giovio, Gli uomini della comasca diocesi (diz. ragionato), Modena 1784, pp. 60 ss., 351 ...
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ciampiano
agg. Proprio dello stile e del pensiero di Carlo Azeglio Ciampi, decimo presidente della Repubblica italiana (1999-2006). ◆ Nel discorso di [Silvio] Berlusconi, parlando di Europa è affiorata a un certo punto una frase di sapore...
non expedit
‹... èkspedit› locuz. lat. (propr. «non giova, non conviene»), usata in ital. come s. m. – Formula di dissuasione o divieto attenuato usata dalla Chiesa romana (forse con riferimento alla frase della 1a lettera di s. Paolo ai Corinzî...