Si definiscono dialettismi (o dialettalismi) parole (ma anche locuzioni, forme e costrutti) di origine dialettale inseriti in contesti di italiano. I dialettismi più numerosi (e più studiati) riguardano [...] ar Cipolla. Conservazione e innovazione nel romanesco contemporaneo, Roma, Carocci.
D’Achille, Paolo & Thornton, Anna M. (2005), Strategie di commento alla citazione di esotismi, in Lingua, cultura e intercultura: l’italiano e le altre lingue ...
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L’Italia può vantare il maggior trattato di linguistica dell’Europa medievale, il De vulgari eloquentia di ➔ Dante Alighieri, scritto in latino per definire i caratteri del volgare illustre, in cui, per [...] evolution, Stanford, University Press, 1980).
Benincà, Paola (1994), Linguistica e dialettologia italiana, in Lepschy 1990-1994, vol. 3º, pp. 525-644.
Contini, Gianfranco (1972), Modernità e storicità di Carlo Salvioni, in Id., Altri esercizi (1942 ...
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Assieme ai ➔ nomi, i verbi sono una categoria di parole (➔ parti del discorso) cruciale nell’organizzazione lessicale e grammaticale delle lingue, al punto da essere considerati un universale linguistico: [...] non è sempre vero: si trovano infatti coppie di verbi sinonimici di cui l’uno è transitivo e l’altro è intransitivo. Un esempio è dato dalla coppia di verbi chiamare e telefonare: devo chiamare Paolo alle sette (transitivo) rispetto a devo telefonare ...
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L’area linguisticamente meridionale d’Italia comprende in realtà anche zone che, dal punto di vista geografico, sono ancora centrali, come una parte della provincia di Ascoli Piceno, a sud del fiume Aso, [...] Vito (1886-1951), i cui modelli sono Pascoli e Di Giacomo; per l’area foggiana e garganica, Filippo M. Pugliese (1889-1956) e Francesco Paolo Borazio (1918-1953), autodidatta e autore di poemetti eroicomici; per l’area barese meridionale e tarantina ...
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Il termine ortografia (dal gr. ortographía, comp. di orthós «retto, corretto» e -graphía «scrittura») identifica l’insieme delle convenzioni normative che regolano il modo di scrivere una lingua considerato [...] , il Mulino, 2 voll., vol. 2°, pp. 1515-1546.
Manni, Paola (2003), Il Trecento toscano. La lingua di Dante, Petrarca, Boccaccio, in Storia della lingua italiana, a cura di F. Bruni, Bologna, il Mulino.
Maraschio, Nicoletta (1994), Grafia e ortografia ...
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I verbi transitivi e quelli intransitivi (la cui definizione e la cui terminologia furono fissate già nella grammatica antica) rappresentano un’opposizione fondamentale tra i ➔ verbi di una lingua. Nella [...] Libro de’ Vizi e delle Virtudi e Il Trattato di virtù e di vizi, a cura di C. Segre, Torino, Einaudi.
Orosio, Paolo (1849), Delle storie contro i Pagani libri VII, volgarizzamento di Bono Giamboni, con note di F. Tassi, Firenze, T, Baracchi.
L’Ottimo ...
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Nella frase, le singole parole si dispongono in sequenze linearmente ordinate, che formano unità dette sintagmi. Il sintagma (fr. syntagme, ingl. phrase) è una struttura linguistica costituita o da una [...] di mirto e di ulivo e pezze di canapa e lino e lumi di sego e di cera, e gli uomini recarono forme di formaggio e otri di vino e pani di frumento e di Milano, Il Saggiatore, 1974).
D’Achille, Paolo (2003), L’italiano contemporaneo, Bologna, il Mulino ...
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Per lingua delle cancellerie o cancelleresca può intendersi, in senso stretto, quella della corrispondenza ufficiale delle cancellerie tardomedioevali e rinascimentali e, in senso lato, quella di statuti, [...] a li fortezi del dito segnor, sì che per tuto el dì de martedì, chi serà octavo dì d’augusto, siano condute, sì che fora de li dite forteze e pratiche” fiorentine, 1505, Roma, Bulzoni.
Trovato, Paolo (1994), Il primo Cinquecento, in Bruni 1989-2004 ...
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La grammaticalizzazione è il fenomeno per cui forme linguistiche libere (per es., parole) perdono gradualmente l’autonomia fonologica e il significato lessicale, fino a diventare forme legate con valore [...] Italiana (Firenze, 7-9 maggio 1982), a cura di L. Agostiniani, P. Bellucci Maffei & M. Paoli, Roma, Bulzoni, pp. 11-26.
Ramat, Paolo (2005a), Pagine linguistiche. Scritti di linguistica storica e tipologica, Roma - Bari, Laterza.
Ramat ...
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La corrispondenza epistolare comincia a diffondersi nella prima metà del Duecento, in concomitanza con la diffusione degli usi scritti del volgare, in seguito a due mutamenti di carattere materiale: l’inizio [...] primi decenni del Duecento, si deve l’iniziativa di adattare al volgare l’apparato retorico, formulare e stilistico , Paris, Fayard.
D’Achille, Paolo (1994), L’italiano dei semicolti, in Storia della lingua italiana, a cura di L. Serianni & P. ...
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paolo
pàolo s. m. [dal nome del pontefice Paolo III]. – Nome dato al grosso papale (detto anche giulio) a cominciare dal pontificato di Paolo III (1534-1549), che lo volle aumentato di peso e migliorato di titolo; il nome fu poi esteso a monete...
foto di Vasto
loc. s.le m. Alleanza tra Partito democratico, Italia dei valori e Sinistra ecologia libertà, identificata per metonimia nell’immagine fotografica che ritrae insieme i leader delle tre formazioni politiche, al termine di un...