Le frasi oggettive (dette anche semplicemente oggettive) sono frasi subordinate di tipo argomentale (➔ sintassi, ➔ subordinate, frasi) corrispondenti al complemento oggetto (1) del verbo della frase reggente [...] pronominalizzazione dell’oggetto nel caso delle costruzioni percettive (76-77) evidenzia come il sintagma nominale Paolo sia soltanto l’oggetto diretto del verbo di percezione e come la frase dipendente sia una subordinata a sé stante:
(76) Mario lo ...
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L’opera in volgare di Francesco Petrarca (Arezzo 1304 - Arquà 1374) si esaurisce nelle 366 liriche d’amore che compongono i Rerum vulgarium fragmenta (indicato più comunemente, a partire dal Quattrocento, [...] ).
De Robertis, Domenico (1997), Memoriale petrarchesco, Roma, Bulzoni.
Manni, Paola (2003), Il Trecento toscano. La lingua di Dante, Petrarca, Boccaccio, in Storia della lingua italiana, a cura di F. Bruni, Bologna, il Mulino.
Praloran, Marco (2003 ...
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La conversazione è uno scambio verbale tra due o più partecipanti, come tipo di attività socialmente organizzata, prevalentemente di carattere informale e basata sulla ➔ lingua parlata. La conversazione, [...] risolto come in (4):
(4) 1 F: buongiorno ‹?› il cambio di residenza qua?
2 E: residenza o domicilio?
3 F: residenza
4 E and Italian, Bologna, CLUEB.
Giglioli, Pier Paolo & Fele, Giolo (a cura di) (2000), Linguaggio e contesto sociale, Bologna ...
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I pronomi sono un insieme di forme o classi di parole (➔ parti del discorso) accomunate sul piano funzionale dal fatto che, pur avendo valore referenziale, sono prive di capacità di referenza (➔ definizione [...] lo è [esserlo = essere laureato]
b. Sandro lava sempre i piatti, Paolo non lo fa mai [farlo = lavare i piatti]
Lo, come i reale del referente (in 40, l’uomo in carne e ossa che è di guardia: cfr. Chini 1993):
(40) all’ingresso c’è una guardia [ ...
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Per variazione diatopica (dal gr. diá «attraverso» e tópos «luogo») si intende la ➔ variazione linguistica su base geografica. L’espressione è stata, se non creata, certo diffusa negli studi linguistici [...] linguistiche sui “confini” dialettali nel contado aquilano, Alessandria, Edizioni dell’Orso.
Benincà, Paola et al. (a cura di) (1983), Scritti linguistici in onore di Giovan Battista Pellegrini, Pisa, Pacini, 2 voll., vol. 1º.
Bernhard, Gerald (1992 ...
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L’italiano di Milano si può definire come una sottovarietà galloitalica dell’➔ italiano regionale settentrionale (che esclude cioè l’italiano regionale del Triveneto). La sua fisionomia va collegata ai [...] Morgana, Silvia (1994), La Lombardia, in L’italiano nelle regioni. Testi e documenti, a cura di F. Bruni, Torino, UTET, pp. 101-170.
Bongrani, Paolo & Morgana, Silvia (1996), La Lombardia, in L’italiano nelle regioni. Storia della lingua italiana ...
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La Campania non è un’area uniforme dal punto di vista linguistico (Radtke 1997; De Blasi 2006a), poiché nessun dialetto (nemmeno il napoletano, parlato a Napoli e nei dintorni) ha mai raggiunto lo status [...] della lingua a Napoli e in Campania. I’ te vurria parlà, Napoli, Pironti.
D’Achille, Paolo (2002), L’italiano regionale, in I dialetti italiani. Storia, struttura, uso, a cura di M. Cortelazzo et al., Torino, UTET, pp. 26-42.
De Blasi, Nicola (2002a ...
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Gioco di parole è un’espressione comune di significato non univoco che viene impiegata anche in contesti tecnici.
In senso generico, per gioco di parole si intende l’attività verbale (e il suo risultato) [...] ha, per es., nella deformazione del nome (si pensi alla gag di Totò e l’onorevole Trombetta nel film Totò a colori), che si può it. Il motto di spirito e la sua relazione con l’inconscio, Torino, Boringhieri, 1975).
Valesio, Paolo (1967), Strutture ...
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Col termine burocratese si indicano, con accezione negativa, lo stile comunicativo e il linguaggio inutilmente complicato utilizzati da amministrazioni e istituzioni pubbliche nelle comunicazioni (prevalentemente [...] -277.
Trifone, Maurizio (2006), Il linguaggio burocratico, in Id. (a cura di), Lingua e identità. Una storia sociale dell’italiano, Roma, Carocci, pp. 213-240.
Zolli, Paolo (1980), Introduzione, in Gambini, Carlo, Alcune frasi e voci errate nel foro ...
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Il termine classicismo, che appare all’inizio dell’Ottocento, deriva dell’aggettivo sostantivato classico, a sua volta prosecuzione del lat. classicus, nell’accezione di «autore eccellente, da imitare». [...] (➔ neopurismo).
Discussioni e polemiche sul romanticismo, 1816-1826 (1975), a cura di A. M. Mutterle, Roma - Bari, Laterza, 1975, 2 voll.
Emiliani Giudici, Paolo (1844), Storia delle belle lettere in Italia, Firenze, Società editrice Fiorentina, 2 ...
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paolo
pàolo s. m. [dal nome del pontefice Paolo III]. – Nome dato al grosso papale (detto anche giulio) a cominciare dal pontificato di Paolo III (1534-1549), che lo volle aumentato di peso e migliorato di titolo; il nome fu poi esteso a monete...
foto di Vasto
loc. s.le m. Alleanza tra Partito democratico, Italia dei valori e Sinistra ecologia libertà, identificata per metonimia nell’immagine fotografica che ritrae insieme i leader delle tre formazioni politiche, al termine di un...