COSTA, Margherita (Maria Margherita)
Martino Capucci
Nacque a Roma (i frontespizi delle sue opere la dichiarano sempre romana e nessun serio fondamento ha una tradizione marginale che la vuole ferrarese), [...] s. d., p. 38) e anche questo breve soggiorno (nell'agosto 1645 era di nuovo a Roma dove tra l'altro si sarebbe recata insieme al bandito Cesare Squilletti, detto Fra' Paolo) lasciò traccia nella sua bibliografia con le ottave L'Alpi dedicate a Madama ...
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GRILLO, Angelo
Luigi Matt
Nacque a Genova, da Nicolò e Barbara Spinola, molto probabilmente nel 1557 (l'anno è stato indicato solo di recente, con buoni argomenti, da E. Durante e A. Martellotti), forse [...] (C. Monteverdi, G. Caccini e L. Marenzio).
Dopo un periodo passato a Subiaco, nel 1602 il G. venne destinato al monastero di S. Paolo fuori le Mura, a Roma, in cui rimase malvolentieri per cinque anni. Il 1602 vide anche la princeps del primo libro ...
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ANDRÉS, Giovanni
Miquel Batllori
Nacque a Planes, nell'antico regno di Valenza (oggi in provincia di Alicante, Spagna), il 15 febbr. 1740, da Miguel (di famiglia di origine aragonese stabilitasi nella [...] filosofia e scienze (Gerona 1757-59). Dal 1759 al 1763 studiò la teologia nel collegio di San Paolo a Valenza e vi fu ordinato sacerdote.
In quegli anni, tra i gesuiti spagnoli, i membri della provincia aragonese erano all'avanguardia del movimento ...
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FESTARI, Girolamo
Paolo Preto
Nato a Valdagno (Vicenza) il 12 ott. 1738 da Giuseppe, medico condotto, e da Margherita Tonelli, studiò medicina a Padova e Bologna e poi tornò nel paese natale ad esercitare [...] , pp. 43, 190, 193, 557 s.; G. Auzzas, Gallomania e anglomania, in Storia della cultura veneta. Il Settecento, V, 1, a cura di G. Arnaldi-M. Pastore, Vicenza 1985, p. 582; P. Preto, L'illuminismo veneto, ibid., V, 1, p.37; K. Pomian, Collezionisti d ...
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Filosofo e scrittore latino (n. Cordova 4 a. C. - m. 65 d. C.). Figlio di Seneca il Retore, compì i suoi studî a Roma, con Papirio Fabiano, retore e filosofo stoico, lo stoico Attalo, il cinico Demetrio [...] alla cultura greco-romana. Da uno spunto contenuto in una lettera di s. Paolo nacque addirittura la leggenda di S. cristiano, corroborata da una corrispondenza apocrifa tra lui e s. Paolo stesso (v. oltre). S. fu pertanto uno degli scrittori latini ...
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Letterato fiorentino (m. Firenze 1569). Frate, cavaliere di S. Giovanni, fu avverso ai Medici, patì l'esilio e, sotto Giulio III, la prigionia. Tradusse Svetonio, scrisse Regole, osservanze e avvertimenti [...] sopra lo scrivere correttamente la lingua toscana (1545), rime, e il poemetto Fisica (post., 1578) ...
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PARRONCHI, Alessandro
Anna Dolfi
Poeta, traduttore e critico d'arte, nato a Firenze il 26 dicembre 1914. Ha insegnato Storia dell'arte nelle università di Urbino e di Firenze ed è tra i rappresentanti [...] al 1960, sia pur nell'influenza de Il giusto della vita di Luzi, fonde la tristezza dell'incertezza amorosa e del suo e gli studi dedicati ad artisti dall'inquietante modernità come Paolo Uccello e Michelangelo, o a protagonisti della pittura moderna ...
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GOZZANO, Guido
Marziano Guglielminetti
Nacque a Torino il 19 dic. 1883, da genitori entrambi canavesani, più precisamente di Agliè. Il padre, Fausto, ingegnere (1839-1900), e la madre, Diodata Mautino, [...] , pp. 177-190). Amore e morte concorrono pure nel prediletto dall'autore Paolo e Virginia. I figli dell'infortunio, poemetto in versi liberi cavato dal libro celebre di Bernardin de Saint-Pierre, con variazioni suggerite non una volta sola da Dante ...
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GREGORIO da Città di Castello
Stefano Pagliaroli
Nacque a Città di Castello nel 1414, da Ventura e Angela.
Una biografia di G. è conservata in un'epistola contenuta alle cc. 157r-161v del codice conservato [...] Strabone fu anch'essa commissionata a G. da Niccolò V: incominciata a Roma fu completata a Milano alla fine dell'estate del 1456.
Paolo Giovio riferisce di aver sentito dire da Leone X che fosse da attribuire a G. la paternità della traduzione latina ...
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Prosatori Latini del Quattrocento – Introduzione
Eugenio Garin
I
L'insidia implicita nel concetto stesso di genere letterario ha non di rado contribuito a falsare la prospettiva necessaria a ben collocare [...] Per questo le litterae sono una cosa terribilmente seria, e la responsabilità di un termine bene usato è gravissima, e non v'è posto per l liberorum populorum ... res gestas cognoscere.[15] E Paolo Cortesi, in quel felice dialogo De hominibus doctis ...
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paolo
pàolo s. m. [dal nome del pontefice Paolo III]. – Nome dato al grosso papale (detto anche giulio) a cominciare dal pontificato di Paolo III (1534-1549), che lo volle aumentato di peso e migliorato di titolo; il nome fu poi esteso a monete...
foto di Vasto
loc. s.le m. Alleanza tra Partito democratico, Italia dei valori e Sinistra ecologia libertà, identificata per metonimia nell’immagine fotografica che ritrae insieme i leader delle tre formazioni politiche, al termine di un...