MARCHE
E. Simi Varanelli
Regione dell'Italia centrale, bagnata a E dal mare Adriatico e confinante a N con la Romagna, a O con la Toscana e l'Umbria, a S con il Lazio e l'Abruzzo. Esteso dallo spartiacque [...] primaria importanza, emulo di Venezia e di Pisa (Leonhard, 1983), in contatto da sempre con la cultura cui la lunetta con il Redentore benedicente tra i ss. Pietro e Paolo proveniente dalla chiesa di S. Pietro (Ancona, Mus. Diocesano d' ...
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PALAZZO
E. Zanini
Il termine, che dal punto di vista artistico designa "qualsiasi abitazione sontuosa, notevole per dimensione e per lusso, di ogni tempo e civiltà" (Samonà, 1935, p. 953; Zieger, 1949), [...] (Fonti per la storia d'Italia, 23-25), 3 voll., Roma 1895-1898; Paolo Diacono, Historia Langobardorum, a cura di L. Bethmann, G. Waitz, in MGH. SS famiglia dei Ventimiglia.A Venezia, l'esempio protoduecentesco di Ca' da Mosto attesta come assai ...
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CORDINI (Cordiani? non Condiani, Corolani, Coriolani e neppure Picconi come vuole il Vasari), Antonio, detto Antonio da Sangallo il Giovane
Arnaldo Bruschi
Figlio di Bartolomeo di Antonio di Meo, bottaio, [...] con le sculture di Baccio Bandinelli e di altri.
Al tempo di Paolo III (prima del 1547) al C. è attribuito (Giovannoni, 1959, , XIII (1954), pp. 3-11; R. Bonelli, Da Bramante aMichelangelo, Venezia 1960, ad Ind.; J. S. Ackerman, L'architettura ...
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Anima
J. Le Goff
J. Baschet
INQUADRAMENTO GENERALE
di J. Le Goff
I problemi filologici, teologici, filosofici e storici posti dall'a. sono di straordinaria complessità. Ci si limita qui a indicare [...] linea di sviluppo tra Antico e Nuovo Testamento, il corpo ritorna alla terra, da cui proviene, mentre l'a. sale nuovamente a Dio che l'ha donata a Venezia, si veda l'illustrazione dello Scivias, tav. 5, e le a. alate di Pietro e Paolo nel polittico ...
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1. Definizione. - I Cristiani hanno chiamato Nuovo Testamento la seconda parte della Bibbia (v.), contrapposta quale testimonianza del "nuovo patto nel sangue di Cristo" (I Cor., ii, 25, lat. novum testamentum) [...] a loro volta da modelli per le dominicae historiae picturae della chiesa di S. Maria e del chiostro di S. Paolo; in quest' valore le colonne del Ciborio di S. Marco in Venezia. Su queste quattro colonne sono nominate per iscritto 73 rappresentazioni ...
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FATTORI, Giovanni
Dario Durbè
Nacque a Livorno il 6 sett. 1825 (non il 25 di quel mese, come l'artista ebbe una volta a dichiarare, o nel 1828, come egli stesso ripeté due volte, anche se esitante). [...] Venezia" livornese), durante la difesa della città, l'11 maggio 1849, non partecipò come combattente (del suo gruppo solo il Baldesi risulta presente sulle barricate), ma come testimone (da col Corsini, il marchese Paolo Gentile Farinola (che ospitò ...
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BRONZO
M. Bernardini
Il b. è una lega di rame con stagno o zinco (calamina), che è possibile fondere e colare in ogni tipo di forma. Gli altri componenti, la cui presenza può essere individuata mediante [...] della bronzistica medievale offrono le porte di S. Marco a Venezia, fra loro diverse; in linea con la tradizione lagunare scene dell'Antico e del Nuovo Testamento, accompagnate da iscrizioni che, a differenza di S. Paolo f.l.m., non sono in greco ma ...
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LEGATURA
J. Vezin
O. Mazal
P. Canart
M. Bernardini
Procedimento che conclude la lavorazione del libro, costituito da un assemblaggio di quaternioni cuciti e protetti da una copertura flessibile o [...] del re Davide e dei ss. Pietro e Paolo. Una caratteristica di queste l. è l'impiego Venezia possedeva cinque l. lavorate a oreficeria, tre delle quali, di fattura bizantina, provengono quasi sicuramente da Costantinopoli; due di esse fanno ora da ...
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BRESCIA
G. Panazza
(lat. Brixia; Brisia, Bressa nei docc. medievali)
Città della Lombardia, capoluogo di prov. e diocesi vescovile, situata tra i fiumi Oglio e Chiese allo sbocco della val Trompia.Di [...] S. Apollonio in cattedra, i Ss. Faustino e Giovita, la croce). Da notare la petitio aurificum Brixiae al Consiglio Generale, con cui si chiede uno anni e in rapporto con il vescovo Maggi. PaoloVeneziano è presente in terra bresciana con varie opere ...
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PERUGIA
A. Caleca
(lat. Perusia; Peroscia nei docc. medievali)
Capoluogo dell'Umbria, centro di origine umbra e fiorente città in epoca etrusca e poi romana, nella Tarda Antichità assurse al ruolo di [...] a una fase risolutiva con la chiamata da Orvieto (1277) del veneziano Buoninsegna, il quale soppiantò tutti gli altri e poi quelli dei Ss. Severo e Agata, di S. Ercolano, di S. Paolo del Favarone, di S. Maria della Colombata, di S. Giuliana, di S. ...
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collabente agg. 1. In medicina, detto di un organo cavo le cui pareti si afflosciano o di un vaso le cui pareti vengono a combaciare. 2. Nella lingua giuridica e amministrativa, detto di edificio cadente, che è in rovina o vi sta andando. ◆...
santo
agg. e s. m. (f. -a) [lat. sanctus, propr. part. pass. di sancire «sancire, rendere sacro», in rapporto etimologico con sacer «sacro», essendo anche questo connesso con sancire]. – 1. agg. a. In origine, equivalente di sacro, riferito...