CONTI (de' Conti, de Comitibus, Comes, Comitius), Sigismondo
Roberto Ricciardi
Nacque a Foligno nel 1432 da Astorello, della nobile famiglia dei Conti (della madre si ignora il nome e l'origine).
Nessun [...] C. fu uditore dei principali maestri del tempo: Giorgio Trapezunzio, Giovanni Platina, Gioviano Pontano, Teodoro Gaza, Ermolao Barbaro, PaoloCortesi. Alla loro scuola apprese il latino e il greco e in generale rafforzò la sua innata predisposizione ...
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INGHIRAMI, Tommaso, detto Fedra
Stefano Benedetti
Nacque a Volterra negli ultimi mesi del 1470 da Paolo di Antonio, di una ricca famiglia patrizia discendente dagli Ingram, di origine germanica, e da [...] doti di attore dell'I. rimandano peraltro già testimonianze coeve, come il passo del De cardinalatu in cui PaoloCortesi ne sottolinea la giovanile disposizione "ad absolutam ethologiam", subito aggiungendo, tuttavia, come l'I. più che nel teatro ...
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MAFFEI, Mario
Stefano Benedetti
Nacque a Roma da ser Gherardo di Giovanni e da Lucia Seghieri nel 1463, secondo la datazione ricavata dalla lapide sepolcrale nella cattedrale di Volterra, che lo dice [...] di aedituus Vaticanus, ovvero di custode della basilica, ruolo forse già ricoperto in precedenza. A tale ruolo si riferirà PaoloCortesi nel De cardinalatu, esaltando in M. quelle doti di sottile ingegno e di prontezza alla facezia, che sempre gli ...
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GERALDINI (Gerardini, Giraldini), Antonio
Francesco Bausi
Nacque ad Amelia, presso Terni, da Andrea di Giovanni e da Graziosa di Matteo Geraldini, nel 1448 o 1449. Nel De vita Angeli Geraldini (che [...] suoi distici, e per la cui morte, nel 1487, il G. compose un breve epigramma. Il G. conobbe probabilmente anche PaoloCortesi, che lo menziona con parole di elogio nel De hominibus doctis (1489), lodandolo per la "morum suavitas" e la "doctrina ...
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PALMIERI, Matteo
Elena Valeri
PALMIERI, Matteo. – Nacque a Firenze il 13 gennaio 1406 da Marco, iscritto all’arte dei medici e speziali, e da Tommasa Sassolini.
La famiglia paterna era originaria del [...] , l’opera fu apprezzata dagli storici contemporanei e successivi (da Alamanno Rinuccini a Biondo Flavio, Cristoforo Landino, PaoloCortesi, Paolo Giovio) e fu continuata fino al 1482 dal letterato pisano Mattia Palmieri. Presentato molto spesso come ...
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DEL RICCIO BALDI, Pietro (Crinitus Petrus)
Roberto Ricciardi
Nacque a Firenze il 22 maggio 1474 da Bartolomeo e Lisa di Beltramone Tosinghi, ed ebbe come secondo nome Domenico. secondo quanto risulta [...] e la filologia. Il suo primo maestro fu Paolo Sassi di Ronciglione, e tracce del suo apprendistato rimangono storie letterarie dell'unianesimo con il De hominibus doctis di PaoloCortesi, se si eccettua il diseguale tentativo di Sicco Polenton ( ...
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POLENTON, Sicco
Paolo Viti
POLENTON, Sicco. – Figlio di Bartolomeo Ricci, detto Polenton, nacque a Levico, in Valsugana, nel 1375 o più probabilmente nel 1376. La famiglia era originaria di Padova e [...] la possibilità di individuarne la dipendenza; ma l’accusa si è rivelata falsa ed è stata ripetutamente smentita. A fine secolo PaoloCortesi, nel De hominibus doctis, riteneva l’opera di Polenton utile ma ormai quasi non più letta.
Nel 1430 lasciò l ...
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GRIFFOLINI, Francesco
Stefano Benedetti
LINI Nacque nel 1420 ad Arezzo da Mariotto, mercante in Ungheria, e dalla sua seconda moglie Bartolomea, figlia di Giovanni detto il Piccino. Alla tragica perdita [...] G. morì improvvisamente per una caduta da cavallo mentre stava partendo alla volta di Napoli, secondo la testimonianza di PaoloCortesi nel De hominibus doctis scritto nel 1490-91 (dove è indicato come "Franciscus Lippus Aretinus", forse a causa di ...
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CAPRANICA, Giovan Battista (Flavius Panthagatus)
Massimo Miglio
Nacque forse a Roma, nella prima metà del sec. XV, da Antonio; fu fratello di Nicolò e di Girolamo. Poche sono le notizie sugli inizi della [...] vasta risonanza, di cui l'eco più attenta, e come sempre puntuale, è nelle parole del De hominibus doctis di PaoloCortesi, che avverte dietro all'omicidio le tensioni di mondi a confronto, e suggerisce il raffronto tra la furia bestiale del popolo ...
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FAZINI, Marco Lucido, detto Fosforo
Franco Pignatti
Nacque probabilmente a Roma nella seconda metà del XV secolo. Le scarse notizie biografiche che lo riguardano sono relative per lo più alla pretesa [...] per lui presso Lorenzo. Il 13 febbr. 1491 il F., in una lettera scritta tumultuarie di passaggio nella casa di PaoloCortesi, manifesta il suo entusiasmo per i Miscellanea del corrispondente; il 14 maggio, poco meno di un anno prima della morte ...
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lettera
lèttera (o léttera) s. f. [lat. lĭttĕra; come sinon. di epistŭla il latino adoperava il pl. littĕrae; cfr. il gr. γράμμα, pl. γράμματα, nei due sign]. – 1. a. Ciascuno dei segni con cui si rappresentano graficamente i suoni delle vocali...