Secondo la tradizione, autore del terzo Vangelo canonico e degli Atti degli Apostoli; fu probabilmente di Antiochia e discepolo di Paolo che accompagnò fino a Roma. Il Vangelo di L., scritto probabilmente [...] degli Atti degli Apostoli. L'autore si dimostra versato nella lingua greca e cerca di evitare, o per lo meno spiega, le certa accuratezza le malattie; si manifesta seguace di s. Paolo nell'insistere sull'universalità della salvezza portata da Cristo a ...
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Cardinale e umanista (Beverly, Yorkshire, 1469 circa - Londra 1535). Studiò a Cambridge (1483), di cui nel 1497 diveniva master; prete nel 1491, confessore e consigliere di Margherita Beaufort, madre di [...] arricchita di dotazioni, di due nuovi collegi e di cattedre (una di greco e una di ebraico), uno dei centri dell'umanesimo europeo. E dell ad autorità straniera, e fu imprigionato nella Torre. Paolo III sperò di aiutarlo conferendogli (20 maggio 1535) ...
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Religione
L’amore che, secondo il concetto cristiano, unisce gli uomini con Dio e tra loro, attraverso Dio.
Il termine latino caritas, che implica insieme l’idea di stima e di benevolenza, è stato preferito [...] amor, e quasi contrapposto a questo, come più preciso equivalente del greco ἀγάπη (contrapposto all’ἔρως). Per i cattolici, la c. è una delle tre virtù teologali, anzi, secondo s. Paolo, la maggiore di tutte: quella per cui gli uomini possono attuare ...
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vigilia religione La notte (o l’intera giornata) antecedente a una festa. Essa è dedicata a preparativi rituali (o spirituali) per la celebrazione della festa; nel primo caso, e spesso anche nel secondo, [...] fu anticipata al giorno precedente. Era chiamata v. (in greco παννυχίς) la veglia che i monaci passavano per tutta la notte (Natale, Pasqua, S. Giovanni Battista, SS. Pietro e Paolo, Assunzione della Vergine al cielo) è ora considerata, nell’uso ...
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stimmate Nel linguaggio ecclesiastico, le piaghe sul corpo di Cristo, conseguenza della crocifissione.
In greco il termine indicava il marchio impresso con ferro sul bestiame in segno di proprietà, o anche [...] punizione; nell’epistolario paolino (Gal. 6, 17) la parola ha un valore figurato: in contrapposizione alla circoncisione giudaica, Paolo vanta i patimenti sofferti per Cristo, che sono i suoi ‘marchi’. Successivamente fu introdotto l’uso di indicare ...
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Semitista (Roma 1890 - ivi 1964), abate dei canonici regolari lateranensi; studioso dell'Antico Testamento e delle origini del cristianesimo, prof. di storia del cristianesimo nell'univ. di Bari (dal 1950). [...] studî critici e versioni di varî libri biblici, versioni dal greco (Giuseppe Flavio, 1937) e dal siriaco, spiccano: la (2 voll., 1932-34); la Vita di Cristo (1941); il Paolo Apostolo (1949); gli Atti degli Apostoli (1951); una monografia su Giuliano ...
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Patriarca ecumenico ortodosso (Giannina 1886 - Costantinopoli 1972). Metropolita di Corfù (1923), arcivescovo e primate per l'America della Chiesa greco-ortodossa con sede a New York (1937), arcivescovo [...] verso un "colloquio" fra la Chiesa cattolica e quella ortodossa, avviato da Giovanni XXIII e sottolineato dagl'incontri, particolarmente calorosi, avvenuti a Gerusalemme nel gennaio del 1964 e a Costantinopoli e a Roma nel 1967 fra A. e Paolo VI. ...
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Benedettino (m. 709 o 710), di origine nordafricana, abate di Nisida, ove divenne abate dei SS. Pietro e Paolo (poi S. Agostino), venne dal papa Vitaliano designato arcivescovo di Canterbury, ma declinò [...] versato nelle scienze sacre e profane, cooperò con Teodoro all'istituzione di parecchie scuole, e speciale impulso dette a quella a lui affidata di Canterbury, che fu principale focolare di cultura greco-latina e di canto corale romano nell'isola. ...
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Tre Fontane, Abbazia delle Antica abbazia che sorge nella periferia sud-occidentale di Roma, sul luogo dove sarebbe stato decapitato s. Paolo: la testa, secondo la leggenda, sarebbe rimbalzata a terra [...] tre volte determinando il sorgere miracoloso di tre fonti. L’abbazia, eretta sul luogo di un cenobio greco fondato nel 6° sec., divenuto poi latino e nel 12° comunità cistercense, dopo una lunga decadenza sotto il regime commendatario e l’abbandono ...
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Monaca domenicana (Releza, Cettigne, 1493 - Cattaro 1565), di famiglia greco-ortodossa, si convertì al cattolicesimo a Cattaro; entrata come reclusa al monastero di S. Paolo di quella città, prendendo [...] l'abito di terziaria domenicana, formò poi intorno a sé un gruppo di altre terziarie. Culto approvato il 21 dic. 1927 ...
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feta (Feta) s. f. (non com. m.) inv. Formaggio di latte di pecora o di capra, ma anche, in tempi più recenti, di vacca, a pasta semidura e friabile, da consumare fresco o leggermente stagionato, prodotto in Grecia e in altre zone dell’area balcanica....
lettera
lèttera (o léttera) s. f. [lat. lĭttĕra; come sinon. di epistŭla il latino adoperava il pl. littĕrae; cfr. il gr. γράμμα, pl. γράμματα, nei due sign]. – 1. a. Ciascuno dei segni con cui si rappresentano graficamente i suoni delle vocali...