DANZA
L. Vlad Borrelli
Considerata dono degli dèi agli uomini e mezzo per questi di accostarsi alla divinità fino ad identificarsi con essa, presso tutti i popoli antichi la d. si accompagna alle più [...] C.). Su una delle fasce del vaso François del Museo Archeologico di Firenze compare invece la d., una specie di pantomima, che Teseo improvvisò con i quattordici giovinetti ateniesi strappati al Minotauro, d. che, col nome di γέρανος divenne propria ...
Leggi Tutto
GRISI
Roberto Staccioli
Famiglia di cantanti e ballerine.
Carlotta nacque a Visinada, in Istria, il 28 giugno 1819. Mostrata una precoce attitudine per la danza, entrò nella scuola del teatro alla Scala [...] andò in scena 28 giugno 1841 all'Opéra di Parigi; Carlotta vi ottenne un clamoroso trionfo per la naturalezza della sua pantomima, l'intensità drammatica della scena della pazzia, il dolce abbandono dei passi a due, la scioltezza tecnica negli assoli ...
Leggi Tutto
CLERICO, Francesco
Lorenzo Tozzi
Non se ne conoscono il luogo e la data esatta di nascita e di morte: sappiamo soltanto che nacque intorno al 1755 e che morì dopo il 1838, anno in cui è ricordato ancora [...] II, passim; III, pp. 1223, 1481; L. Rossi, Il ballo alla Scala,1778-1970, Milano 1970, pp. 40 s.; L. Tozzi, Il balletto pantomimo del Settecento. G. Angiolini, L'Aquila 1972, p. 151; N. Mangini, Iteatri di Venezia, Milano 1974, pp. 108, 130, 175, 221 ...
Leggi Tutto
GIOIA, Gaetano
Roberto Staccioli
Nacque a Napoli nel 1764 (nel 1768, secondo il Regli) da Antonio e Anna Carbani (Anna Fiori, secondo il Ritorni). Il padre, rinomato ballerino e maestro di danza, lo [...] fusione tra gesto e scrittura musicale, in un momento in cui il balletto narrativo era ancora in gran parte pantomimico. Inoltre, cominciò a portare sulla scena accorgimenti ispirati dalla sua passione per la pittura, contribuendo alla nascita del ...
Leggi Tutto
FORNAROLI, Lucia (Cia)
Paola Campi
Nacque a Milano il 16 ott. 1888 da Giovanni e da Santina Volonté. Compì gli studi di ballo presso la scuola di danza del teatro alla Scala di Milano e, dopo brevi esibizioni [...] essere un'espressione di bellezza ed una manifestazione dei sentimenti semplici, usuali, che formano le basi di qualunque pantomima e dalla mimica si debbono poter capire questi sentimenti che si vogliono esprimere e che sono suggeriti dalla soavità ...
Leggi Tutto
BLASIS, Carlo de (Carlo Blasis)
Vittoria Ottolenghi
Nacque a Napoli, il 4 nov. 1795, da Francesco Antonio de Blasis e Vincenza Coluzzi de Zurla.
Il padre, figlio di un alto ufficiale spagnolo, fu noto [...] danse, a cura di G. Lasky, in Dancing Times, ottobre 1952-marzo 1953; e The Theory of theatrical Dancing,with a chapter on Pantomime, London 1888), aprì al B. e a sua moglie, nel 1837 (dopo soggiorni a Firenze, a Milano e a Mantova), le porte della ...
Leggi Tutto
LAMBRANZI, Gregorio
Gloria Giordano
Attivo nei primi decenni del XVIII secolo come coreografo e ballerino, non se ne conoscono i dati anagrafici. Notizie biografiche si ricavano dal frontespizio e dall'introduzione [...] The pre-romantic ballet, London 1974, pp. 4, 46, 54, 84, 96, 114, 149, 151, 164, 261; S. Ewert, Ballett und Pantomime in der Commedia dell'Arte, erörtert am Beispiel von G. L.: "Neue und curieuse theatralische Tantz-Schul", in Maske und Kothurn, XXII ...
Leggi Tutto
CAROSO, Fabrizio
Alessandra Ascarelli
I dati biografici, desunti per lo più da notizie contenute in edizioni di sue opere, sono frammentari e lacunosi. Noto come scrittore, compositore di musica, coreografo [...] alcune danze del '400; nella cascarda, danza a coppie in sei parti tipica del C., "la varietà dell'antica pantomima - nota il Sachs - si è cristallizzata in una successione fissa di figure che più tardi costituirà la struttura delle contraddanze ...
Leggi Tutto
GALZERANI, Giovanni
Roberto Staccioli
Nacque a Porto Longone, l'attuale Porto Azzurro, nell'isola d'Elba, intorno al 1788-89.
Di famiglia benestante e di distinta posizione sociale, poté intraprendere [...] G., dunque, si trovò a operare in un momento in cui si cercava di dar vita a uno spettacolo concepito come fusione di pantomima e danza e il suo limite principale fu quello di non aver saputo mai raggiungere il perfetto equilibrio fra la danza e la ...
Leggi Tutto
CERRITO, Fanny (Francesca)
Alessandra Ascarelli
Nacque l'11 maggio 1817 a Napoli. Il padre Raffaele, secondo luogotenente di un reggimento di fanteria e veterano delle campagne napoleoniche, e la madre [...] espositive della trama, definendo, così quella consequenzialità narrativo-coreica che fa della sua opera, nella unità di danza e pantomima rimaste famose, ad esempio, nel "pas de l'ombre" di Ondine, il poetico coronamento del "ballet d'action ...
Leggi Tutto
(pop. pantomina) s. f. [dal fr. pantomime (s. f.), diversificatosi nel genere da pantomime (s. m.) «pantomimo», che è dal lat. pantomimus (v. pantomimo)]. – 1. Rappresentazione scenica muta, in cui l’azione è affidata unicamente al gesto, all’espressione...
pantomimica
pantomìmica s. f. [femm. sostantivato di pantomimico, con riferimento generico a pantomima come «gesticolazione»]. – In psicodiagnostica, osservazione dinamica del soggetto in esame attraverso lo studio dei movimenti del volto...