LOMBARDI, Giselda (in arte Leda Gys)
Jacopo Mosca
Nacque a Roma il 10 marzo 1892 da Giulio e Teresa Ilardi. Cresciuta in una famiglia piccolo-borghese, la L. si fece presto notare per la sua originale [...] del 1916, l'attrice interpretò, sempre diretta da Caserini, più di dieci film tra cui L'amor tuo mi redime, La pantomima della morte, Come in quel giorno…, Fiore d'autunno, Amore che uccide (questi ultimi tre girati in Spagna, dove la L. riscosse ...
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CORALLI (C. Peracini), Jean
Alessandra Ascarelli
Nato a Parigi il 15 genn. 1779 da genitori di origine bolognese, studiò danza in una scuola di ballo collegata con l'Opéra di Parigi ed in questo teatro [...] elenco di lavori composti dal C., tra cui: Paul und Rosette oder Die Winzer (5 marzo 1806), ripresentato poi forse come pantomima con musiche di M. Humlauff, Der grossmutige Kalif (5 maggio 1806), Amphion oder Der Zögling der Musen (20 sett. 1806 ...
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COPPOLA, Piero
Giancarlo Landini
Nacque a Milano l'11 ott. 1888 da Vincenzo e da Teresa Angeloni, entrambi cantanti, e l'avvio agli studi musicali divenne una scelta logica, se non quasi obbligata. [...] al concorso MacCormick, di Parma. Nikita (inedito) in realtà più che un'opera lirica è una strana composizione, ove pantomima e canto si inseguono con effetti bizzarri, ma comunque velleitari.
Come direttore d'orchestra, invece, egli si impose a ...
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BRAGAGLIA, Anton Giulio
Sisto Sallusti
Nacque a Frosinone l'11 febbr. 1890 da Francesco, poeta vernacolo e direttore artistico della Cines, e da Maria Tassi. Dal padre, estroso e mordace, e dalla madre, [...] . Bontempelli, canzoni del sec. XVII, Les petits riens di W. A. Mozart secondo la visione di Nicola Moscardelli, La torre rotta, pantomima in un atto di Guido Sommi Picenardi, una serie di danze con Jia Ruskaja e Lena Ertel. Furono assai ammirati gli ...
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PANSIOTTI, Ermenegilda
Francesco Santaniello
PANSIOTTI (Pansiotti Cambon, Pansiotti D’Amico), Ermenegilda (Gilda). – Nacque a Milano il 16 febbraio 1891 da Giuseppe e da Matilde Suzzara Verdi.
Il padre [...] annuali mostre organizzate dalla Società per le belle arti ed Esposizione permanente. Nel 1919 espose alla Quadriennale di Torino (Pantomima, Ritratto) e nel 1920 fu ammessa alla XII Esposizione internazionale d’arte di Venezia (Luci e colori del ...
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BONNARD, Mario
Sisto Sallusti
Nacque a Roma il 24 dic. 1889 da Nicola e da Ermelinda Reibaldi. Dopo una breve esperienza teatrale, esordì nel 1909 nel film Otello di M. Caserini. Nel 1911 interpretò [...] mi redime (un soggetto mediocre sulla scia di Ma l'amor mio non muore), cui seguì, sempre nello stesso anno, La pantomima della morte;contemporaneamente il B. fondava, pure a Torino, con P. A. Mazzolotti, la Bonnard Film e interpretava per essa La ...
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CAMPANINI, Barbara, detta la Barberina
Alessandra Ascarelli
Nacque a Parma nel 1721. Ebbe due sorelle: la prima, Marianna, mediocre ballerina, fece la sua carriera a Parigi ed entrò nel corpo di ballo [...] " di J. Thomson e di D. Mallet, cui seguì The Judgment of Paris di W. Congreve, si chiuse con balletti-pantomime in cui la grazia, la bellezza e la prodigiosa agilità della "Tersicore italiana" superarono di gran lunga l'aspettativa generale. Il ...
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DELL'ACQUA, Eva
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Figlia del pittore triestino Cesare e di Carolina van der Elst, nacque a Schaerbeek (Bruxelles) il 28 febbr. 1856.
La mancanza di dati biografici rende difficile la ricostruzione dell'itinerario [...] guerre (ms. 34.239); L'oiseau bleu (ms. 34.242); Tambour battant (1897; ms. 34.235); Feu de paille (1897; ms. 34.246); la pantomima Au clair de lune (ms. 34.249);le melodie per voce e pianoforte: J'ai vu passer l'hirondelle, villanella per soprano di ...
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LUCIANI, Sebastiano Arturo
Anna Ficarella
Nacque ad Acquaviva delle Fonti, presso Bari, il 9 giugno 1884 da Michele e da Giuseppa Gissi. Compì la sua formazione musicale dapprima a Napoli, dove studiò [...] L. alla prima stagione del teatro degli Indipendenti, in cui si ebbe la manifestazione più organica e più importante in Italia di pantomima a ballo: suo fu, infatti, l'adattamento di canzoni per liuto del secolo XVI trascritte e ridotte in forma di ...
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FAIMALI, Opilio (Upilio)
Maurizio De Meo
Nato a Gropparello, nell'Appennino piacentino, il 17 ag. 1824, nono figlio di Luigi e Antonia Magnani, modesti braccianti agricoli, ad appena undici anni si allontanò [...] . divenne il creatore di un particolare tipo di spettacolo, in voga nell'ultimo quarto del secolo decimonono, recitando una pantomima in cui, vestito da arabo, rievocava le sue avventure africane: in una grande gabbia rettangolare lottava contro ogni ...
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(pop. pantomina) s. f. [dal fr. pantomime (s. f.), diversificatosi nel genere da pantomime (s. m.) «pantomimo», che è dal lat. pantomimus (v. pantomimo)]. – 1. Rappresentazione scenica muta, in cui l’azione è affidata unicamente al gesto, all’espressione...
pantomimica
pantomìmica s. f. [femm. sostantivato di pantomimico, con riferimento generico a pantomima come «gesticolazione»]. – In psicodiagnostica, osservazione dinamica del soggetto in esame attraverso lo studio dei movimenti del volto...