Letteratura
Particolare forma di commedia basata sulla rappresentazione realistica e buffonesca della vita, sviluppatasi come genere teatrale e letterario, in versi e in prosa, presso gli antichi Greci [...] di stati d’animo, sentimenti, azioni.
Nei sec. 15° e 16° si diffuse in tutta Europa il genere della pantomima, vera narrazione senza parole.
Il m. ha assunto grande importanza dagli anni 1930, soprattutto in Francia. Sulla scorta dell’insegnamento ...
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Scrittore romeno (Golesti, Argeş, 1862 - Bucarest 1929). Diresse in due riprese, dal 1905 al 1908 e dal 1911 al 1913, il Teatro nazionale di Bucarest. Oltre a poesie, cronache teatrali e una pantomima, [...] scrisse il dramma storico in versi Plaicu Vodǎ (1902), che è considerato un'opera classica ed è tuttora rappresentato ...
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Scrittore e giornalista (Kensington 1846- Melbourne, Australia, 1881). Emigrò in Australia nel 1863. Noto soprattutto per il romanzo For the term of his natural life (1874). Scrisse anche per il teatro [...] australiano: Twinkle, twinkle little star (1873), giudicata la migliore pantomima rappresentata in Australia, e Plot (1873). I suoi Collected works sono stati pubblicati postumi nel 1890. ...
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DE GAMERRA, Giovanni
Gabriella Romani
Nacque a Livorno nel 1743.
Fu mandato in seminario per intraprendere gli studi. In alcuni versi scritti all'età di diciassette anni si definiva abate, probabilmente [...] , forse per la prima volta sulle scene, d'una musica suggestiva. Il commento musicale sottolineava, oltre alle famose pantomime fra gli atti, alcune situazioni nelle quali prevaleva l'aspetto mimico-gestuale, nonché i passaggi più intensi e patetici ...
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Scrittore ceco (Biskoupky, Moravia, 1900 - Praga 1958). È il più notevole rappresentante del gruppo dei «poetisti», che ha avuto il merito di portare nella letteratura ceca, tradizionalmente gravata di [...] che sfocerà nella poesia-manifesto del poetismo, Papoušek na motocyklu («Il pappagallo in motocicletta», 1924), e nella raccolta Pantomima (1924). I poemetti Akrobat («L'acrobata», 1927), Edison (1928) e Signál času («Il segnale del tempo», 1931 ...
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Scrittore libanese di lingua francese (Alessandria d'Egitto 1910 - Parigi 1989). Autore di liriche d'ispirazione surrealista (Poésies, 1938; Poésies zéro ou l'écolier sultan, 1950; la raccolta complessiva [...] del surrealismo, e l'antimilitarista Histoire de Vasco (1956; trad. it. 1962). Tra gli altri testi che egli scrisse per il teatro si ricordano Monsieur Bob'le (1951), Le voyage (1961; trad. it. 1962) e la pantomima L'habit fait le prince (1973). ...
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Colette (propr. Colette, Gabrielle-Sidonie)
Catherine McGilvray
Scrittrice francese, nata a Saint-Sauveur-en-Puisaye (Yonne) il 28 gennaio 1873 e morta a Parigi il 3 agosto 1954. Autrice di romanzi di [...] La chatte (1933). Dopo essersi dedicata al teatro, in qualità di autrice e critica, nonché come attrice (esordì nel 1906 in una pantomima di F. De Croisset e Nouguès), avviò un rapporto non casuale con il cinema. Dal 1916 al 1919 tenne la rubrica di ...
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ZINGARESCA
Alfredo BONACCORSI
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. Si chiamano con questo nome (o con quello di zingane) certe poesie popolari, in cui sono introdotte le zingare a indovinare il passato e predire il futuro con l'esame [...] che si canta e si recita all'aperto nella Lucchesia, nel Pistoiese e nell'Aretino. Originariamente deve essere stata una pantomima, nella quale i musici contadini accompagnavano i mimi con zampogne e flauti, e sarebbe stata appresa da una compagnia ...
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Scrittore greco (n. a Samosata nella Siria Commagene verso il 125 d. C. - m. verso la fine del sec. 2°). Di origine forse semitica, apprendista scultore da ragazzo, si volse presto agli studî letterarî [...] e dalla vita tumultuosa della capitale; altri, infine, scritti di filosofia pratica, come il Ballo, difesa del ballo e della pantomima considerati passatempi ed elementi di cultura, e i Saturnali, in cui tende a conciliare il mecenatismo dei ricchi e ...
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Poeta sovietico, nato nel villaggio di Bagdadi (ora Majakovskij), in Georgia, il 7 luglio 1893, e morto suicida a Mosca il 14 aprile 1930. Nel 1906, dopo la scomparsa del padre, boscaiolo, si trasferì [...] , resoconti di viaggi, odi, due commedie fantastiche, Klop (La cimice, 1928) e Banja (Il bagno a vapore, 1929), e la pantomima Moskva gorìt (Mosca arde, 1930). Ultimo scritto fu Vo ves- golos (A gran voce), introduzione a un poema incompiuto sulla ...
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(pop. pantomina) s. f. [dal fr. pantomime (s. f.), diversificatosi nel genere da pantomime (s. m.) «pantomimo», che è dal lat. pantomimus (v. pantomimo)]. – 1. Rappresentazione scenica muta, in cui l’azione è affidata unicamente al gesto, all’espressione...
pantomimica
pantomìmica s. f. [femm. sostantivato di pantomimico, con riferimento generico a pantomima come «gesticolazione»]. – In psicodiagnostica, osservazione dinamica del soggetto in esame attraverso lo studio dei movimenti del volto...