Tempio o luogo dedicato a tutti gli dei; soprattutto famoso il P. di Roma, costruito da Marco Vipsanio Agrippa (v. fig.), che lo dedicò a Marte, Venere e «a tutte le divinità». Per estensione, chiesa o edificio che contiene le tombe di uomini illustri, sia come nome proprio e tradizionale (per es. il P. di Parigi) sia con valore generico e traslato.
Nella terminologia storico-religiosa, il complesso ...
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(assiro Ashshū′r) Nome del dio eponimo e supremo del pantheon degli Assiri (mai adorato in Babilonia). Rappresentato nell’età più antica con un alto copricapo, un cerchio nella sinistra e un’arma a forma [...] di roncola nella destra, in monumenti più tardi assume l’aspetto di un disco alato terminante in busto umano talora in atto di tirare l’arco. Nell’arte achemenide il disco alato di A. diviene simbolo di ...
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AHURA MAZDĀH ("sapiente signore"; più tardi Ōrmazd, Ōrmuzd)
Divinità principale del pantheon persiano in epoca achemènide, considerato creatore dell'universo, benefattore di tutti i viventi e legislatore [...] supremo del mondo fisico e di quello morale, A. M. fu il risultato della riforma in senso monoteistico, voluta da Zaratustra. Egli fu il dio ufficiale della corte achemènide, al quale Dario I attribuiva ...
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BĒL ("signore, padrone")
G. Garbini
L È la principale divinità del pantheon palmireno. Il nome sembra di origine babilonese e, invero, è innegabile la identificazione di B. con la più importante divinità [...] di Babilonia, Bēl-Marduk, specialmente dall'epoca dei Seleucidi; è tuttavia possibile che con questo nome i Semiti di Palmira indicassero Bōl, divinità autoctona, del cui culto restano tracce in Siria. ...
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Vedi BES dell'anno: 1959 - 1994
BES
S. Donadoni
Divinità minore del pantheon egiziano, ignota prima della XII dinastia, il cui culto si diffonde nel Nuovo Regno e più nella bassa epoca, quando assume [...] valore di primo piano. Il suo aspetto mostruoso di nano a gambe storte, con grossa testa e barba irsuta, naso camuso, lingua penzoloni, non è tipicamente egiziano. Si suppone che il dio sia di origine ...
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TINIA (Tin, Tina)
G. Camporeale
Denominazione, attestata soltanto nelle fonti etrusche, della divinità suprema del pantheon etrusco, che per alcuni caratteri cultuali, religiosi, iconografici si avvicina [...] allo Zeus dei Greci e al Giove dei Romani (v. s. v.).
T. occupa tre delle sedici sezioni in cui è diviso il cielo (Mart. Cap., i, 45 ss.). Le divinità etrusche che lanciano fulmini sono nove, ma i generi ...
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DIOGENES (Διογένης, Diogĕnes)
G. Cressedi
1°. - Scultore di Atene, attivo in periodo imperiale, che aveva decorato il Pantheon di Augusto collocandovi delle cariatidi e delle statue sul frontone (Plin., [...] Nat. hist., xxxvi, 38); forse le cariatidi erano simili a quelle dell'Eretteo, che furono copiate per decorare anche il Foro di Augusto e poi il Canopo di Villa Adriana. Una base di statua trovata a Corinto ...
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POSIDONE (Ποσειδῶν; po-se-da-o nella Lineare B)
L. Vlad Borrelli
Divinità preellenica passata poi nel pantheon greco come dio dell'elemento liquido, figlio di Kronos e di Rhea, fratello di Zeus, sposo [...] di Anfitrite.
L'etimologia del nome che presenta variazioni da regione a regione, viene collegata sia con ποτός, ποταμός (fiume), sia con πότης -ιδ (ingrassare), -δο, δίδωμι (perchè dà la sposa allo sposo) ...
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MINERVA (Minerva)
F. Coarelli
Divinità italica, assimilata all'Atena greca. In origine, con tutta probabilità, non faceva parte del pantheon delle divinità indigeti. Il suo nome, infatti, non appare [...] nei più antichi calendarî romani.
L'etimologia del nome è di difficile determinazione (nominis in dubio causa est, Ovid., Fasti, iii, 839). Fra le soluzioni proposte fin dall'antichità, è da respingere ...
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pantheon
pàntheon ‹pànteon› (o pànteon) s. m. [dal lat. pantheon (o pantheum), che è dal gr. πάνϑεον o πάνϑειον (ἱερόν) «(tempio) di tutti gli dei», comp. di παν- «pan-» e ϑεός «dio»; il sign. 2, sull’esempio del fr. panthéon]. – 1. a. Propr.,...
cetaceofobia
s. f. (scherz.) Avversione patologica, ripugnanza nei confronti delle balene. ◆ [Giuseppe] Fioroni non vuol sentire parlare del passato che ritorna. Il ministro dell’Istruzione dice di essere stufo di una certa «cetaceofobia bianca»,...