Pittore (Forlì 1438 - ivi 1494). Si formò sulle teorie di Piero della Francesca, che conobbe probabilmente a Urbino, dove erano allora presenti P. Berruguete e Giusto di Gand. Nei suoi ritratti l'illusionismo [...] cappella del Tesoro a Loreto (eseguita da M. Palmezzano) e della cappella Feo in S. Biagio a Forlì. Opere giovanili di M. si possono ritenere il S. Marco Papa e il S. Marco Evangelista (Roma, S. Marco) e un'Annunciazione affrescata nel Pantheon. ...
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REED, Ishmael
Fedora Giordano
Scrittore afroamericano, nato a Chattanooga (Tennessee) il 22 febbraio 1938. Dopo studi universitari irregolari, si unisce all'avanguardia intellettuale nera, nella quale [...] rappresentato dalla danza estatica del vudù, che con i suoi loa (cioè le sue figure divine) formerebbe un pantheon sincretistico più ricco e significativo di quello elaborato dalla tradizione giudaico-cristiana. L'investigatore Papa La Bas (loa che ...
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GRAVES, Robert
Rosario Portale
(App. II, I, p. 1080)
Poeta, saggista e narratore inglese, morto a Maiorca il 7 dicembre 1985. Dopo la seconda guerra mondiale ha insegnato al Trinity College di Cambridge [...] 1960; D. J. Enright, Graves and the decline of modernism, in Essays in Criticism, 3 (1961); T. Gunn, In nobody's Pantheon, in Shenandoah, inverno 1962; A. Mendilow, The position of the present in fiction, theory of the novel, New York 1967; M. Simon ...
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Pittore e poeta (Napoli 1615 - Roma 1673). La sua fama è legata soprattutto alla rappresentazione di paesaggi, caratterizzati da una natura aspra e selvaggia, alle scene di battaglia, contraddistinte da [...] 1646, Londra, National Gallery). Dal 1649 tornò a Roma; si dedicò all'incisione, ed espose nelle mostre annuali al Pantheon e in S. Giovanni Decollato. Continuò a dipingere paesaggi, richiestissimi, e opere di contenuto morale e filosofico (Paesaggio ...
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Scrittore e filosofo (Parigi 1694 - ivi 1778). Nato da famiglia borghese, ricevette un'eccellente educazione umanistica al collegio Louis-le-Grand tenuto dai gesuiti. Precocissimo autore di versi leggeri [...] morì poco dopo, a Parigi, il 30 maggio. Nel 1791, con solenne cerimonia, le sue ceneri furono deposte nel Panthéon. ▭ V. volle essere soprattutto poeta e si cimentò con tutti i generi letterarî allora in voga trattando con versatilità impareggiabile ...
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Scrittore e giornalista italiano (Fucecchio 1909 - Milano 2001). Corrispondente e inviato speciale di varie testate, fu redattore del Corriere della sera (1938-73); fondò e diresse (1974-94) Il Giornale [...] , 1947); e di scritti giornalistici, specialmente "incontri" e ritratti, causticamente disegnati, di personaggi più o meno rappresentativi (Pantheon minore, 1950; Tali e quali, 1951; I rapaci in cortile, 1952; Busti al Pincio, 1953; Facce di ...
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Poesia latina
Edoardo D'Angelo
L'età sveva può essere definita, per l'Italia meridionale, l'età del trionfo definitivo della latinità, nel suo secolare incontro-scontro con le altre civiltà e lingue [...] destinate all'educazione del giovane Enrico VI (tranne il Liber universalis, dedicato a papa Gregorio VIII). Accanto al Pantheon (prosimetro), una storia del mondo dalla creazione fino all'età contemporanea (del quale la particula XV è costituita ...
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ANGELELLI, Massimiliano
Mario Barsali
Nato a Bologna il 28 ag. 1775, dal marchese Giuseppe Maria e da Teresa Malaspina di Lunigiana, seguì gli studi secondari nel Collegio dei nobili di Modena - allora [...] . A., in Strenna italiana di cose greche antiche filosofico politico-morali per l'anno 1855, Bologna 1855, pp.I-XX; M. A., in Pantheon di Bologna, Bologna 1881, pp. 121-128; F. Tarducci, Della vita e delle opere di M. A., Modena 1883; L. Frati, Opere ...
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Letteratura
Sergio Pautasso
Guido Andrea Pautasso
È l'insieme della produzione in prosa e in poesia in una determinata lingua, in cui si riconoscono valori e intenti artistici. Legata, come tutti i [...] e le gesta dell'eroe sono snaturate nella loro essenza originaria di sfida all'assoluto.
b) Il gigante. Nel pantheon teratologico delle narrazioni mitologiche, i giganti, creature mostruose dai corpi dilatati e dalle fattezze semiumane, esseri feroci ...
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Letteratura e società
Vittorio Strada
Boris Dubin
Lev Gudkov
Introduzione
Impostazione del problema.Il rapporto tra letteratura e società è suscettibile di varie interpretazioni non soltanto perché [...] una duplice definizione. In esso si accoppiano i criteri formali di un'astratta perfezione e le caratteristiche sostanziali di un pantheon di autori e di un corpus di loro testi rigorosamente scelti.
Verso il XVIII secolo i gruppi di élite, impegnati ...
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pantheon
pàntheon ‹pànteon› (o pànteon) s. m. [dal lat. pantheon (o pantheum), che è dal gr. πάνϑεον o πάνϑειον (ἱερόν) «(tempio) di tutti gli dei», comp. di παν- «pan-» e ϑεός «dio»; il sign. 2, sull’esempio del fr. panthéon]. – 1. a. Propr.,...
cetaceofobia
s. f. (scherz.) Avversione patologica, ripugnanza nei confronti delle balene. ◆ [Giuseppe] Fioroni non vuol sentire parlare del passato che ritorna. Il ministro dell’Istruzione dice di essere stufo di una certa «cetaceofobia bianca»,...