(gr. Φοίνικες) Popolazione semitica, anticamente insediata nell’omonima regione ( Fenicia), nella zona costiera del Mediterraneo orientale.
Gli Stati fenici
Nella prima metà del 2° millennio, gli archivi [...] divini possano oscillare, e che sincretismi di persone e di funzioni da un lato, sdoppiamenti dall’altro siano frequenti. Nel pantheon prevale la figura di El, ma il personaggio più attivo è Baal, dio della pioggia e della vegetazione, che ha ...
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punica, cultura
Si definisce così la cultura fenicia (➔ ) dell’Occidente, fiorita a Cartagine e nelle sue colonie. La documentazione sugli aspetti storici e politici, a parte le iscrizioni numerose ma [...] Sicilia e dalla Sardegna recano un contributo notevole alle nostre conoscenze; oltre a testimoniare una sostanziale aderenza al pantheon fenicio, esse rivelano un ricco repertorio simbolico, nel quale spicca il cosiddetto segno di Tanit. Le stele ...
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Le province europee dell'Impero romano. Le province danubiano-balcaniche. Pannonia
Sergio Rinaldi Tufi
Pannonia
Fu Ottaviano, nel 35 a.C., a lanciare un’offensiva sistematica contro Aravisci e Arviates, [...] culturale (schemi iconografici sia dall’Italia, sia dalla Dalmazia, sia dai paesi di lingua greca) e religioso (divinità del Pantheon greco-romano e culti provenienti dall’Oriente, come Mitra e Giove Dolicheno). Ma nel III secolo l’equilibrio si ...
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Le province europee dell'Impero romano. Le province germaniche
Sergio Rinaldi Tufi
Province germaniche
Le province di Germania Superior e di Germania Inferior, disposte rispettivamente lungo il corso [...] ) sono scolpite in rilievo, secondo un’iconografia e uno stile piuttosto classicheggianti, personificazioni e divinità tratte dal Pantheon romano. In genere, invece, queste colonne presentano sulla sommità un Giove (spesso a cavallo mentre abbatte un ...
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La periodizzazione della Grecia antica. Il periodo classico
Antonio Giuliano
Il periodo classico
In qualsivoglia civiltà artistica si osservano fenomeni che riconoscono come emblematici i fatti iconografici [...] rarefazione, alcune divinità assumono quasi il carattere di personificazioni, o nasce il culto per personificazioni vere e proprie, un Pantheon minore si fa sempre più evidente. Satiri e Menadi non appartengono più a una sfera diversa da quella umana ...
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Comune dell’Emilia-Romagna (183,19 km2 con 189.013 ab. nel 2020), capoluogo di provincia. Sorge nell’area dove si congiungono i conoidi dei fiumi Panaro e Secchia, nella Padania, quasi ai piedi del versante [...] , a cinque navate con decorazioni in cotto sulla facciata), S. Bartolomeo (1607, affreschi di A. Pozzo); S. Vincenzo (1617, pantheon ottocentesco degli Estensi); S. Biagio (14° sec., rifatto nel 1661); S. Agostino (1663); S. Domenico (1708); S. Maria ...
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Dai primi insediamenti al fenomeno urbano. Mondo etrusco-italico e romano
Paolo Sommella
Manlio Lilli
Giuseppe M. Della Fina
Sergio Rinaldi Tufi
Josep Guitard i Dunand
Luigi Caliò
Luisa Migliorati
Pierre [...] gli schemi urbanistici romani e che a livello cultuale consentono una commistione continua tra il vecchio ed il nuovo Pantheon. La ristrutturazione di Leptis da parte di Settimio Severo è un'opera architettonicamente organica, che prevede tra l'altro ...
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L'Europa tardoantica e medievale. Il cristianesimo. La penetrazione del cristianesimo nella societa romana
Antonio Carile
Pier Giorgio Spanu
Il cristianesimo e l’impero
di Antonio Carile
Il termine [...] soprattutto nelle aree più romanizzate e dove la presenza legionaria stanziale aveva diffuso un ricco Pantheon specialmente di derivazione orientale e con caratteristiche preminentemente soteriologiche, anche se talvolta combinate sincretisticamente ...
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L'Europa in eta protostorica. I Celti
Daniele Vitali
I celti
Fonti storico-letterarie
Nell’antichità i Celti furono conosciuti con nomi diversi: i Greci li chiamarono Kελτοί e Γαλάται; quest’ultimo [...] Massimo sono interessati agli aspetti morali dei Celti, il poeta Lucano è il solo che registra una parte del Pantheon celtico (Pharsalia, I, 444-65); Plinio il Vecchio recupera nella Naturalis historia numerosi riferimenti al sapere dei Celti, Tacito ...
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Roma antica
Tommaso Gnoli
La città padrona del mondo
La città di Romolo sorse nell’8° secolo, ma è in età etrusca che si sviluppa fino alla prima cinta muraria costruita da Servio Tullio. La caduta [...] interessarono il Campo Marzio. Qui in età augustea vennero costruite le Terme di Agrippa, alle quali era collegato il Pantheon, il Teatro di Marcello – più scostato verso il Tevere, ancora oggi visibile incorporato nel Palazzo Orsini – e, vicino, il ...
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pantheon
pàntheon ‹pànteon› (o pànteon) s. m. [dal lat. pantheon (o pantheum), che è dal gr. πάνϑεον o πάνϑειον (ἱερόν) «(tempio) di tutti gli dei», comp. di παν- «pan-» e ϑεός «dio»; il sign. 2, sull’esempio del fr. panthéon]. – 1. a. Propr.,...
cetaceofobia
s. f. (scherz.) Avversione patologica, ripugnanza nei confronti delle balene. ◆ [Giuseppe] Fioroni non vuol sentire parlare del passato che ritorna. Il ministro dell’Istruzione dice di essere stufo di una certa «cetaceofobia bianca»,...