GRAMMATICA, Antiveduto
Roberto Cannatà
Nacque nei pressi di Roma dai senesi Imperiale e Artemisia Camoja (Baglione; Forcella). Non si conosce l'esatta data di nascita collocabile sul finire del 1570 [...] via de' Condotti, dove già dal 1607 viveva Baglione.
Il 16 maggio 1604 entrò a far parte della Congregazione dei Virtuosi al Pantheon. Il 1° apr. 1606 insieme con Giuseppe Cesari, detto il Cavalier d'Arpino, stimava le pitture fatte in S. Pietro da ...
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MARINUZZI, Giovanni detto Gino senior
Consuelo Giglio
– Nacque a Palermo il 24 marzo 1882 da Antonio, avvocato e senatore, e da Giuseppina Lucifòra.
Pochi giorni prima della sua nascita era partito da [...] a contatto con A. Favara. Nel 1900, conseguito il diploma, scrisse un Requiem per Umberto I che fu diretto da Zuelli nel Pantheon cittadino e gli valse la croce di cavaliere d’Italia.
Nell’estate del 1901 diresse a Palermo sue musiche sinfoniche al ...
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Vedi CABIRI dell'anno: 1959 - 1994
CABIRI (v. vol. II, p. 238)
L. Beschi
Dopo la fondamentale monografia di Hemberg (Die Kabiren, Uppsala 1950) non è ancora apparsa una sintesi aggiornata sui problemi [...] nella prima metà del VII secolo. Allora, con ogni probabilità, si dovette procedere a una prima organizzazione del culto con un pantheon di divinità locali tracie, forse per impulso del vicino Kabìrion di Lemno già operante. Solo nel corso del VI sec ...
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MASSEI, Girolamo
Stefano Pierguidi
– Nacque a Lucca probabilmente intorno agli anni 1540-45. Dovette formarsi accanto al senese Bartolomeo Neroni, detto il Riccio, che, dopo la caduta della Repubblica [...] dalla mano inaridita e la Resurrezione della figlia di Giairo.
Nel 1578 venne accolto nella Compagnia di S. Giuseppe al Pantheon, alle cui sedute fu quasi sempre presente negli anni successivi (Tiberia, 2000). Nei primi anni Ottanta il M. prese parte ...
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LABRUZZI, Pietro
Francesco Leone
Nacque a Roma nel 1738, primogenito di Giacomo Romano, fabbricante di velluti controtagliati, e di Teresa Folli, genovese.
Il L. - la cui iniziale formazione artistica [...] italiana, a cura di A. Cera, Milano 1987, pp. 461-466, 671; A. Lo Bianco, I dipinti sei-settecenteschi degli altari del Pantheon: Bonzi, Camassei, Maioli, L., in Bollettino d'arte, LXXII (1987), 42, pp. 91-116; A.M. Rybko, in La pittura in Italia ...
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PRETI, Gregorio
Rosanna De Gennaro
– Nacque nel 1603 circa a Taverna, in Calabria, da Cesare e da Innocenza Schipani (De Dominici, 1745, 2008, p. 590 s.). La sua figura di pittore è rimasta a lungo [...] 1632, e per oltre quarant’anni, fece parte dell’Accademia di S. Luca e della Congregazione dei Virtuosi al Pantheon (G. P. calabrese, 2004, pp. 97-101).
A Roma, facilitato verosimilmente dalla protezione degli Aldobrandini, titolari in Calabria del ...
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ALBACINI (Albaccini, Albagini), Filippo
Mario Pepe
Scultore, indicato spesso erroneamente (per es. Thieme-Becker) come Carlo il Giovane. Figlio di Carlo A., nacque a Roma il 14 febbr. 1777. Apprese [...] bellezza, oltre vari monumenti sepolcrali, ritratti, ecc. Nella serie di busti rappresentanti uomini celebri un tempo al Pantheon ed oggi conservati nella Protomoteca Capitolina, furono da lui scolpiti quelli di Leonardo e del Correggio (entrambi ...
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TALOS, 2° (v. vol. VII, p. 586)
P. E. Arias
Un recente riesame delle numerose interpretazioni della mitica figura dell'eroe cretese dal corpo bronzeo vulnerabile in un sol punto (Federico, 1989) sottolinea [...] relative alla casa di Efesto (IL, XVIII, 370 ss.), ma anche l'inserimento del nome di T. in una genealogia del pantheon eteocretese, affine, in un certo modo, a quel «toro» bronzeo usato da Falaride di Agrigento contro i suoi oppositori politici, e ...
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Bellini, Iacopo
Marta Ancona
Pittore (Venezia, primi anni del 1400 - ivi 1470-71). Sarebbe autore, secondo alcuni, fra cui A. Venturi e G. Fiocco, di un ritratto di D. appartenente, almeno fino all'epoca [...] un foglio ove usualmente il pittore scriveva il suo nome, ma priva di iscrizione; D. appare, come in quasi tutti i ritratti che di lui ci sono conservati, coronato d'alloro.
Bibl. - G. Fiocco, D. und Petrarca von J.B., in " Pantheon " V (1932) 41-43. ...
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(lat. Iuppiter, Iupiter, Iovis)
La divinità suprema della religione romana dalla latinità primitiva alla fine del paganesimo, corrispondente allo Zeus greco, dal quale tuttavia si differenzia per alcuni [...] nelle quali il G. precapitolino è sistematicamente associato a Marte e Quirino in una triade divina posta al vertice del pantheon romano. La triade, alla quale è generalmente riconosciuta un’alta antichità, è stata comunque ritenuta dai più come il ...
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pantheon
pàntheon ‹pànteon› (o pànteon) s. m. [dal lat. pantheon (o pantheum), che è dal gr. πάνϑεον o πάνϑειον (ἱερόν) «(tempio) di tutti gli dei», comp. di παν- «pan-» e ϑεός «dio»; il sign. 2, sull’esempio del fr. panthéon]. – 1. a. Propr.,...
cetaceofobia
s. f. (scherz.) Avversione patologica, ripugnanza nei confronti delle balene. ◆ [Giuseppe] Fioroni non vuol sentire parlare del passato che ritorna. Il ministro dell’Istruzione dice di essere stufo di una certa «cetaceofobia bianca»,...