LUCIANI, Pietro
Alessio Leggiero
Nacque a Salerno nel febbraio del 1823. Di famiglia agiata, ebbe il primo educatore nel padre, Gregorio, uomo di deciso orientamento liberale che nel 1799 aveva aderito [...] Italia provocarono la sua totale emarginazione dal sistema educativo napoletano: fu infatti sua convinzione che il "dispotismo panteistico" dominante nell'ateneo cittadino (Del destino religioso d'Italia, p. 497) gli precludesse l'autorizzazione al ...
Leggi Tutto
GIORGIONE (appellativo di Giorgio da Castelfranco)
Lionello Venturi
Pittore. Fra tutti i maggiori artisti del Rinascimento italiano, G. appare quello più difficile da conoscere, non solo per la difficoltà [...] da quell'affetto verso la natura che il cristianesimo ha scoperto. Se non una concezione, certo quello di G. è un sentimento panteistico della natura. E infine G. ha creato anche l'ambiente sociale della sua pittura. Prima di lui le pitture a Venezia ...
Leggi Tutto
PASSIONE
Nicola TURCHI
Fernando LIUZZI
Termine filosofico, corrispondente a quello greco di πάϑος, che in generale designa lo stato di "sofferenza" o "passività" (è l'astratto del verbo πάσχειν "subire, [...] della natura universa e quindi, in certo senso, le giustifica. Più decisamente Spinoza è portato, dal suo determinismo panteistico e dal vivissimo senso dell'attività pratica dello spirito, a sentire il valore universale dell'affectus (la passione in ...
Leggi Tutto
MASETTI, Pirro (Mastri, Pietro)
Alice Cencetti
– Noto con lo pseudonimo anagrammatico di Pietro Mastri, nacque a Firenze il 24 apr. 1868 da Enrico ed Emilia Bolognesi, entrambi originari del Mugello.
L’infanzia [...] l’autore si proponeva di compiere un percorso per tornare nel seno della grande madre natura. Era infatti un impulso panteistico, tradotto di frequente in bozzettismo, a costituire il motivo ispiratore dell’intera raccolta; per quanto, come già nella ...
Leggi Tutto
Poeta, narratore, drammaturgo tedesco (Francoforte sul Meno 1749 - Weimar 1832). Genio fra i più poderosi e poliedrici della storia moderna, si manifestò in un'epoca in cui ormai risultava operante la [...] Prometheus, di cui rimasero solo brevi ma significativi frammenti. A questi, però, si affiancano inni a sfondo cosmico-panteistico, che sono testimonianze inequivocabili d'un sentimento integralmente aperto a un'esperienza di totalità, sull'onda d'un ...
Leggi Tutto
UNIVERSALI, Questione degli
Bruno NARDI
La questione intorno al valore conoscitivo degli universali, dibattuta nella scolastica dal sec. IX in poi ed entrata nella fase acuta alla fine del sec. XI e [...] aveva finito con l'attribuire realtà metafisica a tutti i gradi dell'astrazione logica. Di questa forma di realismo neoplatonico, panteistico o no, sono documento, fra i latini, il De divisione naturae di Giovanni Scoto Eriugena, fra gli arabi il ...
Leggi Tutto
L'Alfarabi o Alpharabius o Avennasar, ecc. degli scritti latini medievali, uno dei più famosi filosofi musulmani, soprannominato in arabo al-mu‛allim ath-thānī "il secondo maestro" (il primo essendo Aristotele), [...] quindi al-Fārābē, inspirandosi al neoplatonismo, escogita un suo sistema di successive emanazioni spiritualistiche, al quale toglie ogni sapore panteistico affermando in varî scritti la netta distinzione di Dio dal mondo e negando che "le cose da Lui ...
Leggi Tutto
RIMSKIJ-KORSAKOV, Nixolaj Andrmvič
Guido Maria Gatti
Compositore, nato a Tikvin, governatorato di Novgorod (Russia) il 18 maggio 1844, morto a Ljubensk presso Pietroburgo il 21 giugno 1908. Passò tutta [...] mai lirico né drammatico. Perciò le sue pagine migliori son quelle "naturistiche": la natura è compresa da lui con animo panteistico e la creatura umana vi si dissolve (la fanciulla di neve che si discioglie ai raggi del sole, la principessa Volkova ...
Leggi Tutto
SERVETO (Servet), Miguel
Delio Cantimori
Conosciuto anche sotto i nomi di Miguel de Vilanova, e Michel de Villeneuve, nacque (data più probabile) il 29 settembre 1511 a Vilanova de Sixena (Lérida); [...] preferiti sono i neopitagorici, Ermete Trismegisto, Zoroastro. Su questo sfondo egli costruisce la sua dottrina teologica monistico-panteistica, che lo conduce alla negazione del tradizionale concetto della Trinità. La vera essenza e il vero essere ...
Leggi Tutto
GIANELLI, Giulio
Carlo D'Alessio
Nacque a Torino il 7 ott. 1879 da Pietro, ingegnere, e da Gennarina Bauducco. Due anni dopo il padre emigrò per ragioni di lavoro in Argentina, dove presto scomparve [...] particolare insistenza sul tema cimiteriale, nonostante la sua principale linea ispiratrice restasse sempre legata a uno slancio panteistico, ora anche più marcato, in cui l'annullamento nelle dinamiche naturali assumeva il senso di un'iniziazione ...
Leggi Tutto
panteistico
panteìstico agg. [der. di panteismo, panteista] (pl. m. -ci). – Che concerne il panteismo o ha carattere di panteismo: concezioni p.; corrente, tendenza p.; religione p.; un amore p. della natura. ◆ Avv. panteisticaménte, secondo...
panteista
s. m. e f. [dall’ingl. pantheist (comp. del gr. πᾶν «tutto» e ϑεός «dio»), termine coniato nel 1705 dal teologo irland. J. Toland] (pl. m. -i). – Seguace del panteismo. Anche agg., con il sign. di panteistico.