Vedi SPALATO dell'anno: 1966 - 1997
SPALATO (v. vol. VII, p. 427)
N. Cambi
L'approfondimento delle indagini, condotte soprattutto nel settore meridionale, cioè nella parte residenziale, ha consentito [...] , inoltre, nel duomo di S.), e il témenos a O, comprendente un tetrastilo (splendidamente conservato) dedicato a un culto panteistico e due thòloi circolari (di cui restano invece poche, seppur ben visibili tracce) dedicate a Venere e a Cibele.
A ...
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Ā È il titolo della famosa teodia (Mahābhārata, VI, 25-42), ove Kṛṣṇa, il dio fatto uomo, "canta" ossia espone in versi ad Arjuma dottrine, che tutte le sette viṣṇuitiche riguardano ancora come canoniche. [...] incompatibilità delle due dottrine. Questo critico sostenne l'originario carattere teistico del poema, che sarebbe stato rielaborato in senso panteistico nel sec. II d. C. Conseguentemente egli espunse come interpolate tutte le strofe di contenuto ...
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Mistico (Strasburgo 1300 circa - ivi 1361). Discepolo di Eckhart, influenzato dallo Pseudo-Dionigi, T. volse tutta la sua speculazione all'intento di raggiungere Dio e unirsi a Lui. Grazie forte apprezzamento [...] un precursore della Riforma, ma la critica moderna ha sottolineato il suo sforzo di evitare le posizioni di tipo panteistico che caratterizzarono il pensiero del suo maestro Eckhart e di tenersi quindi nel solco dell'ortodossia cattolica. Perciò T ...
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panteismo
Composto dei termini gr. πάν «tutto» e ϑεός «dio». Ogni dottrina che consideri divina la totalità delle cose o che identifichi la divinità con il mondo. Il termine entrò in uso agli inizi del [...] e via via a tutte le divinità del pantheon. Tuttavia, anche dall’antico Egitto abbiamo testimonianze di una concezione più decisamente panteistica, in cui il dio unico e identico all’Universo pervade anche il soggetto adorante: «non c’è in me un solo ...
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Macaulay, Thomas Babington
Eric R. Vincent
Statista, storico e letterato inglese (Rothley Temple, Leicestershire, 1800 - Londra 1859), nominato Baron Macaulay nel 1857. Educato in scuole private e al [...] e da ospedale ".
Considerando l'atteggiamento di D. verso il mondo fisico della natura e confrontandolo con quello quasi panteistico dei poeti contemporanei, il M. lo definisce " il poeta dell'uomo ". La natura, cioè, è soltanto la cornice nella ...
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A quasi tutte le forme della vita religiosa è comune l'esistenza di un rapporto con potenze superiori; non tutte però si possono qualificare come divinità. Negli stadî inferiori, sono oggetto della religiosità [...] : in esso è sempre difficile stabilire i confini tra le singole divinità, e ciò tanto più, in quanto l'elemento panteistico, che agisce in ogni sintetismo, vi è particolarmente accentuato.
Il panteismo è in realtà una via migliore del sincretismo per ...
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Città della Francia nordoccidentale, capoluogo del dipartimento di Eure-et-Loire, con 23.630 ab. (1926). È posta sulla riva sinistra dell'Eure, all'estremità del fertile altipiano della Beauce. Le strade [...] neoplatonica porta con sé l'impiego non infrequente di formule di spiccato colorito panteistico. In realtà non si tratta che di designazioni in origine panteistiche, il cui significato non era ancora nettamente circoscritto, ma non impiegate in senso ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Carlo Schiavi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Jackson Pollock domina la realtà dell’avanguardia artistica americana degli anni [...] United States al Museum of Modern Art. Si appassiona all’arte dei nativi, ai totem e all’animismo immanente e panteistico degli sciamani che associa agli interessi giovanili per Krishnamurti e la teosofia. A causa di sofferenze personali incontra la ...
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VERHAEREN, Émile
Diego Valeri
Poeta belga di lingua francese, nato a Saint-Amand, presso Anversa, il 21 maggio 1855, morto, travolto da un treno, a Rouen, il 27 novembre 1916. Finiti gli studî di giurisprudenza, [...] e ad amare ogni cosa, la terra e il cielo, il bene e il male, in un inesauribile impeto di entusiasmo panteistico. Les Visages de la Vie (1899), Les Forces tumultueuses (1902), La multiple Splendeur (1907) dichiarano, fin dai titoli, il nuovo animo ...
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PERRONE, Giovanni
Luciano Malusa
PERRONE, Giovanni. – Nacque a Chieri (Torino) l’11 marzo 1794 da Francesco ed Elisabetta Chiandana.
Studiò teologia nel seminario di Torino e il 10 novembre 1815 entrò [...] prove sensibili e percettive, portò al trascendentalismo e quindi all’errore scettico, da un lato, e agli sviluppi del pensiero panteistico di Fichte, Schelling ed Hegel, dall’altro (ibid., pp. 35-36).
Perrone non chiarì il ruolo della teologia nell ...
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panteistico
panteìstico agg. [der. di panteismo, panteista] (pl. m. -ci). – Che concerne il panteismo o ha carattere di panteismo: concezioni p.; corrente, tendenza p.; religione p.; un amore p. della natura. ◆ Avv. panteisticaménte, secondo...
panteista
s. m. e f. [dall’ingl. pantheist (comp. del gr. πᾶν «tutto» e ϑεός «dio»), termine coniato nel 1705 dal teologo irland. J. Toland] (pl. m. -i). – Seguace del panteismo. Anche agg., con il sign. di panteistico.