COMI, Girolamo
Madga Vigilante
Nacque a Casamassella (Lecce) il 23 nov. 1890, da Giuseppe e da Costanza de Viti de Marco. La famiglia paterna vantava il titolo baronale di Lucugnano (Lecce), dove possedeva [...] apparso in Nuova Antologia (1° ag. 1928, p. 294). In queste prime prove, il C. esprime i suoi "stati d'animo panteistici e panici", pervasi da una "terrestre ebbrezza", con moduli stilistici nei quali è evidente la lezione del simbolismo francese da ...
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In senso generale questo termine, secondo l'etimologia, significa l'arte e la scienza della giustificazione e della difesa. E dell'arte l'apologetica tiene certamente, per l'intento pratico che si propone, [...] 'Inghilterra e indirettamente dalla Francia. Alla sua azione diedero maggior forza certi indirizzi filosofici, come il kantismo, i sistemi panteistici, ecc., e anche i metodi storici ispirati da tali tendenze. In un primo periodo dalla metà del sec ...
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Impulsi riformatori del mondo di fuori: dal Rinascimento all'Illuminismo
Vittorio Frajese
Al volgere del Quattrocento si parlava molto di riforma. La denuncia dei mali della società italiana e della [...] tutto, usciva dalla scena dell’Italia moderna portandosi dietro i suoi umanisti e la loro idea di religione.
Proposte panteistiche e magiche
La riforma che si affermò in Italia andò in direzione opposta a quella indicata dai teorici della religione ...
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panteista
s. m. e f. [dall’ingl. pantheist (comp. del gr. πᾶν «tutto» e ϑεός «dio»), termine coniato nel 1705 dal teologo irland. J. Toland] (pl. m. -i). – Seguace del panteismo. Anche agg., con il sign. di panteistico.
panteistico
panteìstico agg. [der. di panteismo, panteista] (pl. m. -ci). – Che concerne il panteismo o ha carattere di panteismo: concezioni p.; corrente, tendenza p.; religione p.; un amore p. della natura. ◆ Avv. panteisticaménte, secondo...