Nacque da nobile famiglia a Hochheim presso Gotha circa il 1260, ed entrato nell'ordine domenicano, fu successivamente vicario di Turingia, provinciale di Sassonia, vicario generale di Boemia, provinciale [...] delle opere. È naturale che i motivi immanentistici abbiano reso possibile l'influenza della dottrina eckhartiana sulle correnti del panteismo eretico-popolare, come ad esempio su quella dei Fratelli e Sorelle del Libero Spirito. Ma la sua azione più ...
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Le eredita/1: i rosminiani
Paolo Marangon
Antonio Rosmini (Rovereto 1797-Stresa 1855) si presenta come una personalità geniale e poliedrica, il cui influsso nell’Ottocento e nel Novecento si estende [...] (III), «Barnabiti studi», 9, 1992, pp. 201-214.
32 G.M. Cornoldi, Il rosminianesimo sintesi dell’ontologismo e del panteismo, Roma 1881; cfr. L. Malusa, L’ultima fase della questione rosminiana e il decreto “Post obitum”, Stresa 1989.
33 Cfr ...
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MANCINO, Salvatore
Giuseppe Landolfi Petrone
Nato a Palermo, nel 1802 da genitori di modeste condizioni, vi compì gli studi umanistici e vi intraprese la carriera ecclesiastica come canonico della cattedrale [...] 1838 dei Fragments philosophiques, con l'intima speranza che l'adesione di un uomo di Chiesa facesse cadere i sospetti di panteismo che colpivano la sua filosofia. Il M. fu in contatto epistolare con Cousin, e del carteggio fra i due si conservano ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Carolina Belli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La rappresentazione storiografica del processo che dalla fine del Seicento alla fine [...] Heinrich Jacobi fa sapere a Moses Mendelssohn che Lessing, prima di morire (1781), gli ha rivelato di condividere il panteismo (usato come sinonimo di ateismo) di Spinoza. La divulgazione della notizia coinvolge tutto il mondo accademico tedesco e ...
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AVOGADRO della Motta, Emiliano
Guido Verucci
Nacque a Vercelli il 16 ottobre 1798, dal conte Ignazio e da Teresa Avogadro di Casanova. Laureatosi in legge, ricoprì dal 1833 al 1847 la carica di riformatore [...] ristampata a parte nei decenni seguenti, l'A. accusava il sistema rosminiano di riprodurre l'errore del secolo, il panteismo, e di condurre, nelle sue conseguenze politiche e sociali, al liberalismo e al socialismo; egli entrava così pienamente nella ...
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stoicismo
Gérard Verbeke
Accanto alle informazioni esplicite sui filosofi e la dottrina dello s., in D. ci sono anche temi stoici che sono sviluppati senza che l'autore sia cosciente della loro vera [...] intero e dirige il corso della storia, si trova in special modo nello spirito dell'uomo. Senza far suo il panteismo stoico, D. usa espressioni che accentuano singolarmente il carattere divino dello spirito umano: quella fine e preziosissima parte de ...
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Poeta, narratore, drammaturgo tedesco (Francoforte sul Meno 1749 - Weimar 1832). Genio fra i più poderosi e poliedrici della storia moderna, si manifestò in un'epoca in cui ormai risultava operante la [...] di quella immanenza del divino che aveva già avvertito in forma intuitiva. Si compiva così la maturazione di quel panteismo cui del resto già da tempo aderiva. La produzione letteraria di questo periodo si può considerare limitata alle liriche ...
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STORIA (fr. histoire; sp. historia; ted. Geschichte; ingl. history)
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Arnaldo MOMIGLIANO
Carlo ANTONI
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Il concetto di storia, che nel pensiero antico e medievale ha [...] storia" del Hegel. La Provvidenza cede il posto al conflitto delle idee, alla dialettica, immanente nella storia medesima. Al panteismo dello Spinoza il Lessing aveva già cercato d'imprimere vita e movimento: il Hegel compie l'ultimo passo celebrando ...
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MENDELSSOHN, Moses
Enzo Bonaventura
Filosofo, nato a Dessau il 6 settembre 1729 da povera famiglia ebraica; a 14 anni seguì a Berlino il suo maestro di Talmüd, rabbino Fraenkel. Acquistata una vasta [...] -religiose è innegabile l'influsso dello Spinoza: se grande è il divario tra il personalismo etico del primo e il panteismo naturalistico del secondo, ambedue erano "spiriti illuminati" e tenevano in ugual grado alla libertà del pensiero. Per la sua ...
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VARISCO, Bernardino
Pantaleo Carabellese
Filosofo. Nato a Chiari (Brescia), il 20 aprile 1850, ivi morto il 21 ottobre 1933. La famiglia, "molto religiosa e aliena da ogni setta, era italianamente patriottica". [...] la necessità del pensiero, e che è l'Unità suprema dell'universo", noi, secondo il V., non superando il panteismo, non rendiamo ancora razionalmente conto dell'esigenza religiosa.
Il Dio Persona che adoriamo, superando con tale Personalità quell ...
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panteismo
s. m. [dall’ingl. pantheism, formato successivamente a pantheist «panteista»]. – Termine coniato agli inizî del Settecento e ampiamente usato nella storiografia per indicare posizioni filosofiche e teologiche che identificano tutta...
panteistico
panteìstico agg. [der. di panteismo, panteista] (pl. m. -ci). – Che concerne il panteismo o ha carattere di panteismo: concezioni p.; corrente, tendenza p.; religione p.; un amore p. della natura. ◆ Avv. panteisticaménte, secondo...