Termine con il quale si è espressa sia una generica solidarietà fra tutti gli Slavi o parte di essi sia l’aspirazione a un’unione politica di tutti i popoli slavi o parte di essi. In questo secondo senso il p. ispirò alcuni progetti federativi, riguardanti i popoli slavi sottoposti al dominio dell’Impero austro-ungarico, che furono discussi dal Congresso slavo di Praga del giugno 1848. Nella Russia ...
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Uomo politico croato (Žitnik, Gospić, 1823 - Zagabria 1896). Deputato alla Dieta croata dal 1861, fu intransigente sostenitore dell'autonomia della Croazia, fondando con E. Kvaternik il Partito croato [...] del diritto. Contrario al panslavismo come al panserbismo e alla stessa idea iugoslava, fu arrestato (1871) dopo la rivolta di Rakovica, organizzata da E. Kvaternik. Rilasciato, fu nuovamente deputato. ...
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Uomo politico bulgaro (Slavovica 1879 - ivi 1923); si dedicò al movimento agrario per l'emancipazione dei contadini, divenendo capo del partito radicale contadino, da lui fondato nel 1908. Contrario alla [...] (anche per la presenza in essa della Russia, cui egli guardava con simpatia, nella prospettiva culturale di un generico panslavismo), avversò la politica triplicista dello zar Ferdinando che lo tenne in carcere per tutta la durata della prima guerra ...
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Buscalioni, Carlo Michele
Uomo politico (Mondovì 1824 - Napoli 1885). Discepolo di Rosmini, dopo la laurea in filosofia (1848) e in pedagogia (1849) si dedicò all’insegnamento, promuovendo a Torino diverse [...] formazione di una sorta di lega dei paesi latini, guidata dalla monarchia sabauda, in opposizione al pangermanesimo e al panslavismo. Divenuto, nel 1864, direttore dell’Agenzia Stefani, fissò la sua dimora a Firenze. Negli ultimi anni sostenne, con ...
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Termine tedesco («Europa di Mezzo» o «Centro-Europa») usato per evocare l’ambiente e la tradizione culturale dell’Impero asburgico al suo tramonto.
Impreciso sotto il profilo geografico (dai Mari del Nord [...] dell’Austria a garanzia dei diritti delle nazionalità minori nel Centro-Europa contro le pressioni del germanesimo e del panslavismo russo, propose il federalismo nell’Impero; pure l’austromarxismo pensava a soluzioni federali. Un’unione federale di ...
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BUSCALIONI, Carlo Michele
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Mondovì il 24 ott. 1824 da Giov. Antonio e da Francesca Bocca. Il padre ebbe parte di non grande rilievo nei moti del 1821 e poi nella organizzazione [...] assumere la posizione di guida di una sorta di lega dei paesi latini in opposizione al pangermanesimo ed al panslavismo, tornava a Torino dove era designato alla presidenza della Società nazionale ormai languente, essendo stati raggiunti i suoi scopi ...
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Slavi
Silvia Moretti
I popoli che abitano l’Europa orientale
I popoli slavi costituiscono una grande famiglia: sono distinti in Slavi occidentali (Polacchi, Cechi e Slovacchi), orientali (Russi, Ucraini [...] e del romanticismo, caratterizzò la storia di questi popoli che espressero l’aspirazione a una grande unione politica (panslavismo), centrata ora sui popoli slavi dell’Impero asburgico (Croati, Boemi, Slovacchi), ora sul ruolo guida della Polonia o ...
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La Prima guerra mondiale
Guido Pescosolido
Nella storiografia sui conflitti della prima metà del secolo 20° si è affermata negli ultimi anni la tendenza a inserire Prima e Seconda guerra mondiale in [...] Per Halévy l’origine della guerra non era da ricercare a Occidente, ma a Oriente, dove il pangermanesimo e il panslavismo erano l’un contro l’altro armati per il controllo dell’Europa centro-orientale. La responsabilità della Germania era consistita ...
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Panarabismo
Bernard Lewis
sommario: 1. Introduzione. 2. Fermenti nazionalistici e panarabi nell'Impero ottomano. I precursori. 3. Dalla rivolta contro i Turchi (1916) alla prima guerra arabo-israeliana [...] Turchia dalle varie popolazioni di lingua turca soggette al vasto Impero russo. Costoro, che si erano scontrati con il panslavismo in Russia, avevano reagito con un panturchismo di proprio conio, che introdussero poi in Turchia sperando di indurre i ...
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IMBRIANI, Matteo Renato
Giovanni Brancaccio
Nacque a Napoli il 28 nov. 1843 da Paolo Emilio e da Carlotta Poerio. Tenendolo a battesimo, il nonno paterno Matteo volle per amore di Cartesio, della cui [...] l'I. aveva sottolineato in un applaudito discorso in francese i rischi insiti nel pangermanesimo e nel panslavismo.
Nel valutare con attenzione le conseguenze della crisi economica generale e della guerra commerciale italo-francese sull'agricoltura ...
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panslavismo
s. m. [comp. di pan- e slavo, col suff. -ismo]. – Movimento di pensiero formatosi nel sec. 19° e sviluppatosi nella prima metà del 20°, tendente a realizzare sia una generica solidarietà sia una vera e propria unione politica fra...
panslavista
s. m. e f. e agg. [der. di panslavismo] (pl. m. -i). – Fautore, sostenitore, seguace del panslavismo; che ha rapporto col panslavismo, che tende all’unione di tutti i popoli slavi: movimento p., orientamenti panslavisti.